L’editto di purezza del 1516 ed il “Giorno delle Birre Tedesche”

Anche se non in via ufficiale, oggi è un giorno di festa importantissimo per la Germania tutta. Il 23 aprile viene celebrato il “Giorno delle Birre Tedesche”, ovvero l’anniversario del Reinheitsgebot (Editto di Purezza), firmato da Enrico IV nel 1516 ad Ingolstadt, città bavarese. Questa è una delle più antiche leggi che regolamentano la produzione della bevanda nazionale tedesca ed è giunta fino ad oggi quasi intatta nella Legge Fondamentale della Repubblica Federale. Il Reinheitsgebot stabiliva non solo a quanto dovesse corrispondere il prezzo del Mass (litro); è qui che si stabilisce che l’orzo è l’unico cereale ammesso per la produzione di birra. Segale e grano dovevano essere preservati per la panificazione, in un periodo storico che non brillava certo per abbondanza di cibo.

Tutt’oggi i birrifici tedeschi si vantano di questa legge, che è più forma che sostanza se l’andiamo ad esaminare nel dettaglio. Bisogna però ammettere che il nome stesso, così altisonante e pomposo, aiuta (e di molto) il marketing dei produttori di birra tedeschi. Cosa c’entra tutto questo con Berlino?

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La Capitale è stata da sempre uno dei centri brassicoli più importanti della Germania: fino a prima delle Guerre Mondiali qui si contavano all’incirca 200 birrifici. Oggi ne restano meno di venti, alcuni di nuovissima fondazione. Non è un mistero quindi che sia proprio Berlino a trainare un movimento che vive una crisi profonda da anni: calo dei consumi, disaffezione da parte dei giovani, invasione sul mercato di birre belghe, americane ed inglesi. Ed è su Berlino che si concentrano le attenzioni degli addetti ai lavori e dei veri amatori della birra.

Festeggiare qui il Cinquecentesimo anniversario del Reinheitsgebot può essere un’esperienza indimenticabile, sia che vi godiate un paio di helles nei biergarten più importanti della città come il Prater (www.pratergarten.de) o il Golgatha del Viktoriapark, sia che vi rechiate in uno dei microbirrifici cittadini come la Brauhaus Spandau, Südtsern o Eschenbräu. Se volete godervi una birra da passeggio – che qui chiamiamo wegbier – potete anche recarvi in uno dei tanti Späti cittadini e festeggiare insieme ai passanti.

L’unica cosa che davvero importa il 23 aprile, è bere tedesco e festeggiare uno degli anniversari più significativi per questa Nazione.

editto di purezza bavarese

“Con questa ordinanza, noi decretiamo e proclamiamo, secondo l’ Autorità della nostra provincia, che d’ora in avanti nel Ducato di Baviera, dalla campagna alle città e nei posti di mercato, sia applicata la seguente legge: dal giorno di San Michele (29 settembre) al giorno di San Giorgio (23 aprile) il prezzo per un Mass o un Kopf di birra non deve superare un Pfenning e dal giorno di San Giorgio al giorno di San Michele il prezzo per un Mass non deve superare i due Pfenning e quello per un Kopf i tre talleri. La violazione di questo decreto sarà punita così come sotto descritto. Chiunque può produrre birra oltre alla Märzen, ma e’ vietato venderla per più di un Pfenning per Mass.

Inoltre, noi specialmente desideriamo che da questo momento in poi e dovunque, niente deve essere usato od addizionato per produrre birra che non sia orzo, luppolo ed acqua. Chiunque intenzionalmente disubbidisca a questo decreto sarà severamente punito dalla corte che ha giurisprudenza su di lui e gli verranno confiscati i barili di birra. Ogniqualvolta un locandiere acquisti birra al prescritto prezzo da qualche birreria, gli è permesso rivenderla ai contadini per un Heller in più al Mass o al Kopf di quanto menzionato sopra.” Guglielmo IV, 23 Aprile 1516

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