Mall of Berlin, ovvero il nuovo tempio dello shopping

Se ne è parlato per anni e anni e quando è stato inaugurato (la settimana scorsa) ha portato subito con sé una mole gigante di traffico sulla Leipzigerplatz e dintorni. Parlo del Mall of Berlin (anche detto LP12), il nuovo colosso dello shopping che vuol rendere Berlino ancora più appetibile ai turisti e ai ricchi residenti (che sono pochi, ma ci sono). Un inno al consumismo sfrenato. Duecentosettanta negozi, tra grandi firme e solite catene che già si trovano in giro per la città, vi aspettano per farvi passare una giornata di shopping sfrenato (alle donzelle) o di esaurimento nervoso (ai maschietti).

Un nuovo tempio dello shopping in città non ha molto senso se pensiamo alla già grande offerta berlinese, tra varie Arkaden, Kaufhof e i La Fayettes di certo luoghi dove divertirsi nel far compere non mancano. Eppure c’è chi ha sentito la necessità di costruire il Mall of Berlin. Tecnicamente si tratta di una ricostruzione.  Prima della guerra proprio qui sorgeva il Kaufhaus Wertheim, poi i bombardamenti, la divisione, il Muro, hanno reso questa zona di Berlino un deserto poco appetibile per gli investitori. Ora che dal 2000 in poi la zona intorno alla Potsdamerplatz sta diventato un nuovo centro di interesse cittadino grazie alle molte aziende che qui si sono stabilite, grazie alle grandiose opere architettoniche (tra cui quelle a firma Renzo Piano) e grazie alla vicinanza con Porta di Brandeburgo, Checkpoint Charlie e altri luoghi di interesse, ecco che un monumento al consumismo ha necessità di rinascere anche in questa zona.

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Non tutto è negativo però dal mio punto di vista. Architettonicamente parlando la struttura non mi dispiace affatto. Le passerelle che collegano le due aree del centro commerciale sono piacevoli a vedersi.  Se pensiamo a quanti posti di lavoro diretti e indotti possa aver creato la costruzione del Mall of Berlin, non si può che salutare con gioia la sua apertura. Certo, non sarò mai un cliente abituale, ma la zona ristorazione al secondo piano l’ho trovata decisamente interessante. Fast food di pesce, greci, italiani, asiatici di ogni tipo (tra cui uno che oltre a ricette di vario tipo offre la Weihenstephaner alla spina!) sono un motivo più che valido per fare almeno una capatina da quelle parti.

A quanto pare poi la costruzione del centro commerciale porta con sé anche la costruzione di appartamenti di varia tipologia, venduti con prezzi che variano da un popolare 12€/m² ai decisamente più costosi 25€/m². Un modo per ripopolare e dare vita ad una zona dove ormai sembrano sorgere solo uffici e negozi. Certo è che non andrei mai e poi mai a vivere in quella zona, sebbene centralissima.

Avete già visitato il Centro Commerciale? Cosa ne pensate?

4 thoughts on “Mall of Berlin, ovvero il nuovo tempio dello shopping

  • 12 Ottobre 2014 at 12:38
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    Più che il centro commerciale di per sé la novità più importante è quella urbanistica, finalmente Potsdamer Platz e Friedrichstrasse sono nuovamente unite e fruibili tramite arcate, un’altra ferita che viene rimarginata.

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    • 13 Ottobre 2014 at 17:28
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      Esatto. A livello di shopping non mi pare che il LP12 abbia portato chissà quali novità.

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  • 24 Ottobre 2014 at 23:33
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    Nonostante gli anni trascorsi in una capitale “figa” ancora a scrivere come l’italietta di Orietta berti
    Le donne cretine che vogliono fare shopping e gli uomini che si stufano…e magari pagano.
    Che stereotipi orrendi.

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    • 25 Ottobre 2014 at 07:34
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      Chi ha parlato di donne cretine e di uomini cretini che pagano per le loro donne? Sei stata al Mall of Berlin? Hai visto che tipo di negozi ci sono prima di tirare conclusioni affrettate sugli stereotipi italici del dopoguerra? A te non piace lo shopping, a me non dispiace pensa un po’! Eppure il Mall of Berlin lo trovo oltremodo noioso. Che maschio medio e stereotipato che sono…

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