Castelpoggio

castelpoggio

CENNI STORICI:
Antico borgo millenario, frazione del Comune di Carrara da cui dista solo 7 Km sotto la Provincia di Massa-Carrara.
Situato in posizione panoramica, 550 m. sul livello del mare, domina la piana di Luni, è circondato da boschi pascoli e terrazzamenti.
Il suo comprensorio confina con i comuni di Fivizzano a nord, di Fosdinonvo a nord-ovest e di Ortonovo a ovest. Ha origini antiche, legate a Luni (nell’antichità erano famosi i formaggi con il marchio della luna), e nei primi anni del millennio fece parte di un sistema difensivo curtense di cui ancora oggi si possono vedere alcuni ruderi, probabilmente fu un “castrum” bizantino a difesa proprio di Luni contro l’espansionismo dei longobardi. Ha una storia secolare, tanto che è l’unico paese del carrarese ad essere stato nominato comune, come risulta da antichi documenti del Duecento.
Anticamente fu via di transito per i pellegrini che viaggiavano verso la Lunigiana ed i valichi Appenninici, per questo fu sede dell’Hospitale. Lungo le stradine, spesso chiuse da portici possiamo ammirare effigi di santi e madonnine molto antiche e moderne. Nella parrocchia dedicata alla natività di Maria Vergine, è conservato un pregevole pulpito marmoreo ed un alto rilievo raffigurante la Madonna con Bambino databile verso la metà del XVI secolo, sul quale qualcuno azzarda ci sia la mano di Michelangelo.
Un tempo, nella zona, veniva estratto un marmo colorato molto raro chiamato “il rosso di Castelpoggio”.

[ Testo e foto tratti da http://castelpoggio.blog.kataweb.it ]

DA VEDERE:

  • La Chiesa di Santa Maria: Costruita intono al 1583, fu consacrata il 1 luglio 1584 da mons. Angelo Peruzzì, vescovo di Sarsina (Forlì), in quel tempo visitatore apostolico per il papa Gregorio XIII della vasta diocesi di Luni-Sarzana. Della avvenuta consacrazione fa fede una lapide marmorea esistente nella chiesa, a destra di chi entra. Si narra che la chiesa fu fatta costruire da Matilde di Canossa come ex-voto per uno scampato pericolo. E venne intitolata alla Natività di Maria già prima del fervore mariano del XVII secolo. Fu ampliata tra il 1743 e 1755 poi recentemente negli anni ottanta.
  • Le grotte della Gabbellaccia
    Alla Gabbellaccia, sono stati rinvenuti reperti preistorici che vanno dal neolitico all’eneolitico.
    Il sentiero C.A.I. numero 185 fu antica via di comunicazione che metteva in comunicazione la toscana del mare con la Lunigiana e l’appennino, nel setteciento come dimostra il rudere in localita Gabbellaccia divenne sede della stazione di dogana tra gli Stati Estensi ed il Granducato di Toscana. Inoltre fu teatro nella seconda guerra mondiale, della difesa della Linea Gotica, e delle incursioni partigiane, lungo il percorso vicino alle grotte sopradescritte si possono ammirare i resti delle vecchie trincee.
  • Le feste
    Da anni è usanza a Castelpoggio organizzare la festa della “mundine”, ultimamente la festa viene celebrata, , nella piazza principale del paese, i primi fine settimana di novembre o durante la festa dei Santi. Un ottimo motivo per conoscere il paese, gustare i prodotti tipici derivati dalle castagne allietati da un bicchiere di vino della zona e far festa con gli ospitali abitanti del borgo.

COME ARRIVARE:

    Da qualsiasi direzione bisogna raggiungere la Autostrada A12. Direzione Genova per chi proviene da: Roma, Firenze. Direzione Livorno per chi proviene da Genova, Milano, Parma. Uscire al casello di Carrara, appena superato il casello, svoltare a sinistra direzione Carrara centro percorrendo Viale Galileo Galilei fino ad incrociare le strada statale n. 1 “Aurelia”. A questo punto girare a destra, percorrendo la Statale Aurelia per 1 km circa fino ad incontrare una grande rotatoria. Alla rotatoria girare a sinistra, inserendosi sul Viale XX Settembre, sempre seguendo i cartelli Carrara centro proseguendo per 4 Km circa fino ad arrivare al centro Città. Da Carrara centro, seguire le indicazioni “Castelpoggio” o “Campocecina” percorrendo la strada statale n. 446 per 8 km superando i paesi di “Molino di Sorgnano”, “Linara”, “Gragnana” fino ad arrivare in paese.

Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli