Baia Latina

nbo_baia_latina_3

Cenni storici:

  • Le origini di Baia Latina sono incerte e, storicamente, il suo nome appare nel 979 nella bolla di Santo Stefano di Caiazzo.
    Secondo Marciano Rossi, l’antica Vaya, (Baia) era una colonia etrusca, ipotesi forse confermata dal ritrovamento di anfore, effigiate alla Dea Latina.
    Latina era, invece, una colonia perché vi erano stanziati dei Vayardi.
    Sempre il Rossi riporta che, nella metà del 1800, il farmacista Sabino Del Giudice avrebbe trovato una lapide, poi smarrita nuovamente, secondo cui Lavinia, sposa di Enea, avrebbe soggiornato a Latina ed ivi suo padre, Latino, avrebbe edificato un tempio sacro a Minerva e dato il nome al villaggio. Il Di Dario afferma invece che il nome Latina deriva dalla presenza di una legione latina ivi stanziata, il che sarebbe confermato dalle lettere L.L. incise su stemmi e bassorilievi ancora oggi ben conservati.
    Il Marocco fa risalire l’origine di Baia e Latina al periodo sannita, mentre per il Trutta, Baia e Latina sarebbero sorte dalla distruzione della città sannitica Saticula ad opera dei Romani.
    Abitata, quindi fin dall’antichità, fece parte al municipio di Compulteria (odierna Alvignano) in età imperiale e subì, successivamente la dominazione longobarda e normanna, come dimostrano alcune torri ancora esistenti.
    Dal ‘300 Baia, conosce la successione feudale passando dagli Origlia ai Marzano e successivamente al vescovo di Aversa (1532) prima, e poi ai Sanniti Zona.

Cosa fare:

  • Visitare il borgo medievale con il castello a torri quadrate e bifore del XIII secolo, recentemente restaurati; un antico abitato con torre quadrata longobarda; le rovine di un antico ponte romano sul Volturno, detto dell’Oliferno o dell’Inferno; un tratto dell’antica Via Latina; il santuario della Madonna delle Grazie e il dongione normanno; la chiesa dell’Annunziata (frazione Latina), custodisce degli affreschi della Madonna con Bambino risalenti al XV secolo, uno splendido altare marmoreo della fine del settecento, ed un soffitto di legno con quadri raffiguranti la Natività e l’adorazione dei Re Magi; la chiesa di San Vito Martire, la chiesa di Santo Stefano.
    Visitare inoltre: la chiesa della SS. Trinità, il Santuario dell’Assunta, i Misteriosi Ruderi del Monte Santa Maria degli Angeli.
  • Emozionarvi assistendo alla rappresentazione della Natività.
    La rappresentazione della Natività di Baia e Latina è stata definita, per l’originalità dello spettacolo e la ricchezza di elementi artistico-religiosi, “Il Presepe che non ha eguali…”. Il Presepe è un modo originale di riproporre tradizioni e mestieri altrimenti destinati a scomparire. Infatti, gli artigiani del posto insegnano, nelle loro botteghe, ai giovani i mestieri di una volta e si distribuiscono gratuitamente i prodotti locali e fatti in casa (pane, caldarroste, dolci, … ecc.).
  • Ricercare e acquistare i prodotti gastronomici locali: formaggi pecorini, olio d’oliva, vino e prodotti da forno (pane, freselle, biscotti e tante altre specialità). Una specialità tutta da gustare è il salame nero menzionato anche da Veronelli.
  • Assaggiare e deliziarvi con piatti ispirati alla tradizione italiana pranzando al Ristorante Gasthaus Alterkeller, ove è possibile gustare anche piatti tipici tedeschi e degustare dell’ottima birra.
  • Scoprire che i suoi tremila abitanti ti accolgono con rara ospitalità, con larghi sorrisi, e ti coprono di cento attenzioni. Ti parlano delle tradizioni che ancora oggi rivivono con orgoglio: gli artigiani del legno e del ferro battuto, della pietra scolpita, dei vimini intrecciati, o di pittura e decorazioni (Laboratorio di Dobrowolska Elizbieta), …
  • Lasciarsi affascinare da una terra come questa, che non finisce di stupire, sa tentarti con la sapiente arte dei suoi ristoratori e le tante occasioni offerte da un ranch (Ranch Il Baglio) ai margini di boschi impenetrabili, lambiti da mille tratturi, che potrai esplorare su stupendi destrieri. Di particolare interesse naturalistico è l’altopiano Vallelonga.
    Sa offrirti anche provetti musicisti, canzoni tradizionali, detti e filastrocche, di cui ancora si sente l’eco tra i muschi, gli ulivi e i rosai dei due borghi illuminati dal sole.
  • Andare a pesca o a caccia. Il fiume Lete, il Volturno, i laghi delle Corree, di Vairano o i più distanti laghi del Matese permettono di praticare sia la pesca sportiva (anguille, trote, lucci, carpe, cavedani) sia semplicemente di trascorrere delle ore a contatto con la natura e in piena tranquillità (si può richiedere una guida). Gli amanti della caccia, nei periodi stabiliti dalla legge, possono cacciare il cinghiale, la volpe, la lepre e tante varietà di uccelli (folaghe, germani reali, ochette, beccacce,… ecc.).
  • Andar a funghi nei mesi di settembre e ottobre (porcini, ovuli, gallinacci, mazze di tamburo, chiodini) o in cerca di asparagi da febbraio a maggio.
  • Soggiornare a Baia e Latina da maggio a settembre o nel periodo natalizio.
    Due manifestazioni da segnalare sono “Bailacirscus”, 24 e 31 dicembre e la Sagra Paesana, XIV edizione nel 2009, che si svolge a fine luglio e inizio agosto.

Come arrivare a Baia Latina

  • Autostrada A1 Milano Napoli: uscita casello di Caianello. Prendere la superstrada Telesina, direzione Benevento, e uscire a Baia Latina.
  • Da Benevento: superstrada Telesina, uscire a Baia Latina.

Scheda rapida:

  • Abitanti: 2269
  • Densità:      – per kmq
  • Superficie:    Kmq 24,50
  • Altezza:      s.l.m.100
  • Distanza da Caserta:  36 Km
  • Frazioni: Latina, Contra
  • Festa patronale:  San Vito, San Lorenzo
  • Fiere e mercati:
  • Info Comune:  Via XX Settembre 0823980079, 922723
  • C.a.p.: 81010
  • Sito web: http://www.comune.baiaelatina.ce.it/

nbo_baia_latina_1nbo_baia_latina_2nbo_baia_latina_4nbo_baia_latina_5nbo_baia_latina_6nbo_baia_latina_8nbo_baia_latina_9

Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli