I verdi pascoli di Camporuccio del Matese

camporuccio
Il pianoro di Camporuccio, una delle valli più suggestive del Matese, ha uno sviluppo di circa 3 Km. e una larghezza media di 300 m. L’intera valle è avvolta da secolari faggete, il sottobosco offre uno spettacolare gioco di luci ed ombre. Frequentata da mandrie di mucche e di cavalli, la valle offre un ambiente ideale per tante altre specie di animali, tra cui il raro gufo reale e il lupo appenninico. Da Valle Agricola (CE) si prende per la strada che porta al campo sportivo, dopo 100 m., sulla destra, si imbocca una stradina stretta che porta all’antica fontana di S. Nicandro. Riempite le borracce, si riprende a salire per la sterrata posta alle spalle della fontana. Si giunge in una valletta erbosa (loc. Scavinara), sfiorando un casolare. La stradina diventa un sentiero che attraversa un pendio solcato da rivoli d’acqua. Il fondo del sentiero è caratterizzato da rena bianca. Sulla sinistra si costeggia un boschetto di pini e sulla destra si apre un’ampia valle e il Monte S. Silvestro (1083 m.). Superata la valle, conosciuta come Roccia Spezzata, ci si inoltra, per un piacevole e distensivo sentiero, nel sottobosco di faggi. Usciti dal bosco, il sentiero costeggia a sinistra le falde del Colle Le Crocelle, a destra si apre una profonda valle che si collega alla Rava di Raviscanina. Dopo alcuni saliscendi, la Valle di Camporuccio, circondata da enormi faggi, si presenta all’escursionista in tutto il suo splendore.

SCHEDA DELL’ITINERARIO:

  • Itinerario in linea: Valle Agricola, pianoro di Camporuccio, Valle Agricola
  • Difficoltà: “E” Escursionistica;
  • Dislivello: +500, -500
  • Quota massima: 1.198 m.
  • Sviluppo: 9 km circa
  • Tempo di percorrenza: 4 ore circa
  • Segnaletica: sentiero 9D del CAI
  • Caratteristiche ambientali: faggete, valle caratteristica, mandrie di cavalli
  • Periodo consigliato: primavera, estate, autunno
  • Attrezzatura: scarponcini da trekking, giacca impermeabile antivento, maglioncino, zaino, borraccia, colazione, occhiali da sole, cartina, macchina fotografica, binocolo

Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli