Zibello, borgo del culatello

zibelloZibello risale sicuramente all’epoca romana e preromana come testimoniano alcuni reperti archeologici e dati di altra natura, come le tracce della centuriazione.
Nel Medioevo, esso rimase legato a Cremona, e dal IX secolo almeno fino a tutto il XIV fu Pieve il centro della circoscrizione amministrativa e religiosa abbracciarne, oltre l’attuale Comune di Zibello, anche i territori di Ragazzola e S. Croce: Pieve fu infeudata, tra X e XI secolo, dal Vescovo di Cremona, alla famiglia di origine bergamasca dei da Bariano e successivamente a quella dei da Sommo, che vi dominarono poi a lungo.
Essa raggiunse il massimo della sua autonomia e della sua potenza nella prima metà del secolo XIV, quando Gregorio Sommi, suo signore, mostrò di poter trattare da pari a pari col Comune di Cremona, che, nel 1330, gli riconobbe il diritto di controllò della sponda destra del Po dal Taro all’Arda.
Tre anni più tardi, però, Giovanni di Boemia ordinava la distruzione del castello di Pieve, che veniva tolta ai Sommi e ceduta ai Rossi.
Da quel momento ebbe inizio il suo rapido declino, tanto che nel corso del secolo perdette il suo ruolo di “caput feudi “; ruolo che cominciò ad essere esercitato da Zibello in concomitanza col riaffermarsi della potenza dei Pallavicino.
Centro minore della circoscrizione plebana di cui s’è detto, ma già munitissima fortezza tra XII e XVI secolo, nel 1249 Zibello passò, insieme ad altre terre e castelli, tra i quali anche Busseto e Polesine, al marchese Uberto Pallavicino il Grande che ne fu investito da Federico II Imperatore.
Da allora, salvo alcuni periodi, i marchesi Pallavicino vi dominarono incontrastati.
Col marchese Rolando il Magnifico (sec. XV), che provvide a riorganizzare il proprio piccolo Stato dotandolo di un corpo di leggi, detti Statuti Pallavicini, il feudo di Zibello, giunse a comprendere i comunelli di S. Croce, Ragazzola e Pieve Ottoville.
Morto il marchese Rolando, Zibello toccò in eredità al suo ultimogenito, Giovan Francesco, che ne fece la capitale della sua minuscola signoria. Nel 1499 tutto l’antico oltre Po cremonese, di cui anche Zibello faceva parte, passò sotto il controllo politico e amministrativo di Parma; continuando invece a dipendere da Cremona sotto l’aspetto religioso fino al passaggio alla diocesi di Fidenza (XVII sec.).
Dal 1530 fu oggetto di un’interminabile contesa tra Pallavicino e Rangoni, che riuscirono a tenerlo per circa un secolo, ma che se ne curarono così poco, da lasciar andare la rocca in rovina. E ancor meno se ne curarono i Pallavicino quando ne ritornarono in possesso.
Solo l’ultimo feudatario, il marchese Antonio Francesco (1775-1805), si impegnò a realizzare opere attestanti impegno civile e sociale e a mantenere più strette relazioni coi propri sudditi. In epoca napoleonica con la soppressione dei feudi, divenne capoluogo di Cantone, ma il suo territorio comunale fu ridotto a quello del comunello del capoluogo, con l’aggiunta del solo centro di Pieveottoville.

                                                                                              [ Foto e testo e foto di Paolo Lanni ]

COSA FARE:

  • Visitare i monumenti del paese: a partire dal Palazzo Pallavicino, simbolo indiscusso del borgo, con l’omonimo teatro. A breve distanza si trova la maestosa Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio annoverata fra i più insigni monumenti della diocesi di Fidenza, ricca di opere d’arte e caratterizzata dal grande interno a tre navate. Da qui si può raggiungere l’ex Convento dei Padri Domenicani caratterizzato dal chiostro recentemente sistemato e impreziosito da un interessante ciclo di affreschi ispirati alla vita e ai miracoli di San Domenico e sede del Museo della civiltà contadina “Giuseppe Riccardi”. Il percorso si conclude poi con l’antica chiesa della Beata Vergine delle Grazie, in cui è custodito un pregevole affresco quattrocentesco casualmente riscoperto pochi anni fa. Da marzo a ottobre è possibili usufruire di visite guidate ai monumenti organizzate dalle 15 alle 18, con partenza dall’ufficio turistico di Piazza Garibaldi. Info ai numeri: 052499537, 3386931689 e 3471117683.
  • Nella vicina frazione di Pieveottoville è consigliata una visita alla Chiesa Collegiata di San Giovanni Battista, splendidamente affrescata. In località Ardola è da ammirare invece l’esterno dell’antica chiesa di San Rocco con i caratteristici pozzi dai quali, nel Settecento, sgorgò acqua miracolosa.
  • Per chi vuole andare alla scoperta delle antiche tradizioni agricole locali non può assolutamente mancare una visita al Museo della civiltà contadina “Giuseppe Riccardi”, che ha sede nell’ex Convento Domenicano ed è aperto tutte le domeniche pomeriggio dalle 15.30 alle 19.
  • Per gli amanti della buona e genuina enogastronomia Zibello è una meta particolarmente indicata. Il paese è infatti la “capitale” della zona di produzione del celebre Culatello di Zibello. Ma è anche patria di altre specialità quali lo Strolghino, la Spalla, la Coppa e la Pancetta, passando poi ai tortelli d’erbette e ai cappelletti in brodo per proseguire poi con i numerosi piatti a base di carne. “Re” delle tavole locali è senza dubbio “Sua maestà” il maiale. Senza dimenticare, fra i formaggi, il Parmigiano Reggiano e, fra i vini, l’ottima Fortana del Taro. Ogni seconda domenica del mese, dalle 17 alle 20, da aprile a ottobre, la Pro loco organizza “merende” a base di prodotti tipici nel chiostro dell’ex Convento dei Padri Domenicani.
  • Per i più sportivi è quanto mai consigliabile munirsi di bicicletta (noleggiabile anche all’ufficio turistico di Piazza Garibaldi), per poi andare a percorrere la suggestiva Pista Ciclabile, Bici Parma Po che si snoda interamente lungo l’argine maestro del Po, attraversando borghi e campagne per un totale di circa 50 chilometri (unendo Mezzani a Polesine Parmense). Nella vicina Polesine vengono anche organizzati itinerari in barca sul Po tutte le domeniche con tragitti di oltre un’ora. Sulle imbarcazioni è possibile trasportare anche le biciclette (info: 3382174866 o 052491708). Percorrendo la pista ciclabile Bici Parma Po è possibile fare deviazioni ed entrare sia nei paesi che nei “templi” in cui si producono gli straordinari prodotti tipici locali. Per gli amanti della natura è da ritenere particolarmente suggestiva una escursione sulle rive del Grande fiume o lungo le vaste campagne del territorio.Una visita a Zibello è consigliabile in tutte le stagioni dell’anno. In particolare da marzo a ottobre per chi vuole andare anche alla scoperta dei monumenti e della natura; d’inverno invece per chi preferisce limitarsi ad una “abbuffata” di prodotti tipici locali.

Fiere e sagre:

  • Primo week-end di luglio Fiera di Luglio
  • Terzo week-end di Novembre “November Porc”.

DA GUSTARE:

  • Insignito del titolo di Città d’Arte, è inserito nel circuito delle “Città Slow” e delle “Città dei Sapori”.

L’economia ruota prevalentemente intorno al sistema agricolo e alle produzioni tipiche; su tutte il celebre Culatello di Zibello, ma anche numerose altre specialità che rendono famosa e invidiata la cucina della Bassa Parmense in tutto il mondo.

Info

  • Zibello sorge sulle rive del fiume Po, nel “cuore” della Pianura Padana. Sede di Comune (in provincia di Parma) è dotato di tutti i principali servizi (municipio, caserma carabinieri, ufficio postale, istituti di credito, parrocchie, scuole materne, elementari e medie, ristoranti e negozi) ed è dotato di vie di comunicazione che consentono di raggiungere agevolmente, oltre a Parma, anche città poco distanti quali Cremona, Fidenza e Piacenza. Insignito del titolo di Città d’Arte, è inserito nel circuito delle “Città Slow” e delle “Città dei Sapori”. L’economia ruota prevalentemente intorno al sistema agricolo e alle produzioni tipiche; su tutte il celebre Culatello di Zibello, ma anche numerose altre specialità che rendono famosa e invidiata la cucina della Bassa Parmense in tutto il mondo. Diverse sono anche le aziende che sorgono sul territorio comunale e che contribuiscono al benessere del paese.

Come arrivare a Zibello:

  • Autostrada del Sole (Milano – Napoli) A1: all’uscita Fidenza-Salsomaggiore Terme proseguire per Soragna e Cremona, seguendo poi le indicazioni per Zibello.
  • Autostrada Parma Mare (A 15): immettendosi poi sull’A1, uscendo a Fidenza-Salsomaggiore Terme e da qui proseguire per Soragna, Cremona e Zibello

Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli