Tunisia: Le case troglodite di Matmata

Matmata è un villaggio che sorge alle porte del Deserto del Sahara ed è di origine berbera, ovvero un luogo fatto nascere dai popoli autoctoni nord-africani letteralmente chiamati “uomini liberi”. Totalmente in mezzo al niente Matmata ospita un villaggio sotterraneo che comprende vere e proprie abitazioni scavate in piccole grotte fresche in estate e calde d’inverno all’interno di cavità circolari profonde 6/7 metri. Quello che si apre davanti a noi guardando questi enormi crateri è uno scenario che non ci aspettiamo, apparentemente sembra un luogo abbandonato e senza tempo, ma guardando meglio vediamo strade, cortili, stanze e spazi per gli animali che lentamente si animano di vita propria. I cortili hanno una doppia funzione, quella di raccogliere l’acqua piovana e fungono da anticamera della casa; ogni abitazione porta un simbolo sopra il proprio ingresso come monito di protezione.

E’ possibile visitare queste case all’interno accompagnati da guide che faranno da intermediari con gli abitanti altrimenti per pochi spiccioli le donne del villaggio saranno ben liete di farvi entrare nelle loro case e offrirvi del tè tradizionale; berlo, oltre essere un segno di rispetto e gratitudine vi aiuterà anche a stabilizzare la vostra temperatura e nel contempo sarà interessante osservarle mostrarvi le loro abitudini. Entrando si nota immediatamente l’arredamento spoglio e minimalista, sono presenti solo le cose di estrema necessità, a dimostrazione che la loro è una vita semplice e povera, come ci confermano le anziane, e parlando con loro si può capire subito che non hanno bisogno di altro, tutto ciò che per noi è essenziale per il loro stile di vita risulta superfluo.

Negli ultimi anni alcune case sono state dotate di corrente elettrica e quindi non sarà strano trovarvi dentro anche un computer con connessione internet, anche se in linea di massima mantengono le abitudini tradizionali.

Oltre che essere un luogo di grande bellezza e interessante da visitare per vivere a pieno la loro cultura, quello che negli anni ha incuriosito molti visitatori è dovuto a George Lucas che nel 1977 decise di ambientarvi l’Episodio IV – Una nuova speranza di Guerre Stellari; parte del set della città lunare è ancora visitabile e raggiungibile con una divertente gita in jeep nel deserto.

-S-