“Dopo 4 anni di vita a Tenerife ho deciso di tornare a casa: ecco perché”

L’interessante racconto di un connazionale e le nostre valutazioni in merito.

Tenerife negli ultimi anni è molto cambiata. Il costo della vita è aumentato a causa dell’esplosione del caro affitti, e per chi vive da solo con uno stipendio affittare una casa è diventato un costo proibitivo. Questo ha incrementato il mercato delle case in condivisione, in modo da condividere la spesa con altri, ma è una soluzione che a non tutti piace o comunque praticabile per alcuni anni, in gioventù.

Prezzo degli affitti raddoppiato nel giro di pochi anni

Il prezzo degli affitti è continuato a salire incessantemente negli ultimi anni, e il trend è quello della costante crescita. Oltre agli affitti è aumentato costantemente anche il valore degli immobili, e comprare casa è sempre più caro.

Il costo della vita

I prezzi negli ultimi anni sono aumentati, ma non (per fortuna) come quelli del mercato immobiliare, ed il costo della vita resta notevolmente inferiore a quello italiano. Tuttavia il nodo degli affitti è di importanza cruciale e questo incide moltissimo sul bilancio di una persona o di una famiglia.

Sempre più un paradiso per pensionati ed investitori

L’aumento del costo degli affitti ha eroso risparmi e qualità della vita a quanti fino a qualche anno fa con cifre modeste potevano vivere nel cuore dei centri turistici e oggi sono costretti a spostarsi fuori mano o condividere l’abitazione. Per chi lavora come dipendente buona parte dei guadagni finisce nel capitolo di spesa legato alla casa.

Chi se la passa bene invece sono i pensionati, che spesso vendono casa in Italia o comunque se la comprano anche qui, e con la pensione che percepiscono qui vivono molto meglio che in Italia, ad iniziare dal clima e dal costo della vita, ma anche sotto il punto di vista della sicurezza e della qualità della vita.

Ancora meglio se la passa chi ha la possibilità di investire, con rendimenti nel mercato immobiliare al top in Europa, a fronte di rischi esigui o nulli. La pressione fiscale conveniente attira investitori da tutta l’eurozona, compresi quanti decidono di vendere il proprio ristorante in Italia per riaprirlo alle Canarie, dove lo stato mangia circa il 20% del guadagno e non il 70%. Ovviamente anche aprire un’attività richiede perizia e cautela, evitando di improvvisare a affidarsi completamente a venditori che hanno tutto l’interesse nel chiudere un affare.

 

Diario di Tenerife