L’arrivo di molti stranieri a Tenerife sta mettendo in difficoltà la comunità locale

A Tenerife e nelle altre isole negli ultimi anni si è verificato un vero e proprio boom di persone provenienti da altri paesi europei che si sono trasferite, o che trascorrono nell’isola alcuni mesi all’anno. Basti pensare che negli ultimi 15 anni la popolazione residente è più che raddoppiata. (Ne avevamo parlato evidenziando l’esplosione demografica in questo articolo) In parallelo si è verificato anche un aumento delle presenze turistiche, dovuto principalmente al fatto che le altre mete invernali, come Egitto e Tunisia, hanno perso di interesse a causa dei rischi collegati al terrorismo di matrice islamica.

Benefici per pochi, problemi per molti

L’aumento della popolazione residente ha certamente dato forte impulso all’economia dell’isola, e sicuramente c’è chi ne ha beneficiato, in quanto chi è proprietario di terreni o di case ha visto aumentare incredibilmente il valore catastale degli immobili ed il reddito prodotto dagli affitti, sia di tipo turistico che “larga temporada”. Ma le fasce della popolazione più deboli non hanno avuto alcun beneficio e anzi per loro le cose sono peggiorate, sono diventate più difficili.

Questione lavoro

Se da una parte l’esplosione demografica e del turismo ha prodotto nuovi posti di lavoro, spesso questi sono occupati da altri migranti. Nei bar, ristoranti e alberghi è molto frequente incontrare personale italiano o proveniente da altre nazioni europee. Il grande fascino dell’isola ha attirato molte persone, molte delle quali sono molto qualificate e parlano diverse lingue, e anche per conseguire un lavoro da cameriere o da barista il livello di professionalità richiesto è aumentato. La disoccupazione alle Canarie è tra le più alte in Spagna.

Affitti sempre più cari

L’aumento del prezzo degli affitti penalizza inequivocabilmente le famiglie canarie che non possiedono una casa, e che non sono disposte a pagare cifre assurde come invece pagano senza fiatare italiani e inglesi. All’inizio del 2015 un monolocale in Costa del Silencio si poteva affittare a 250 euro al mese, oggi ne servono 400. Con 250-300 euro a San Isidro si poteva affittare una casa con 2 camere da letto, oggi ce ne vogliono almeno 450. A Los Cristianos invece una casa con una camera da letto che nel 2015 era possibile affittare a 500 euro oggi ne vale 750 al mese. Un aumento di prezzi che ha messo in difficoltà le famiglie canarie così come quelle italiane. E per i giovani lasciare la casa della famiglia e andare a vivere da soli è sempre più difficile.

Il mercato degli affitti è aumentato incredibilmente a causa dell’aumento della richiesta, e anche a causa del fatto che molte case vengono affittate a nero ai turisti diminuendo quindi il numero di quelle disponibili in larga temporada. Gli affitti turistici sono senza dubbio molto più redditizi, talvolta affittare una settimana ai turisti rende quanto una mensilità di affitto. Sono centinaia le case che sprovviste di una regolare licenza vengono affittate ai turisti, e questo contribuisce enormemente all’aumento dei prezzi. Case che vengono proposte mediante annunci su siti come milanuncios e airbnb.

 

Diario di Tenerife