Le bufale degli italiani che non vogliono altri italiani a Tenerife

Premesso che Tenerife non è la terra del bengodi, che il tasso di disoccupazione è alto, e che non tutti riescono a sistemarsi ed integrarsi, come abbiamo detto più volte su quasi tutti i gruppi Facebook di connazionali che vivono sull’isola c’è un nutrito gruppo – pur essendo una minoranza rumorosa – di persone che cercano in tutti i modi di demotivare chiunque chieda consigli in vista di un trasferimento a Tenerife. La gente arriva sui gruppi credendo di trovare un supporto, un aiuto, di ottenere informazioni, ma quasi sempre al posto dei consigli richiesti arrivano commenti fuori tema, mirati a convincere a desistere chiunque voglia trasferirsi sull’isola. Questo perché c’è chi vede l’arrivo di altre persone come una minaccia, dovuta alla maggiore concorrenza per trovare lavoro, casa etc. ma c’è anche chi lo fa per puro odio e antipatia verso i connazionali. Un odio che traspare nei commenti di queste persone, astiose, rancorose, frustrate.

Chiedendo ad una ragazza che da circa 3 anni vive sull’isola (e ha trovato lavoro in tempi ragionevoli sia lei che il suo compagno) come mai si impegnasse tanto per demotivare tutti coloro che sognano un futuro diverso a Tenerife, questa ha risposto: “arrivano persone con 3.000 euro in tasca e 3 figli a carico e poi non ce la fanno a trovare lavoro e tornano indietro”. Ebbene se questo è il Vostro caso, vi sconsigliamo di avventurarvi in un trasferimento internazionale, che sia a Tenerife oppure altrove. Con tale situazione è difficile persino trasferirsi da Ravenna a Piacenza. Ma l’opera di demotivazione non riguarda solo chi non ha un carico familiare e risorse sufficienti per sistemarsi. Riguarda tutti, compresi coloro che hanno tutti i presupposti per trasferirsi. Vediamo quali sono le principali BUFALE utilizzare per demotivare.

“Per affittare casa ci vogliono 800 euro al mese”

Che negli ultimi anni il prezzo degli affitti sia notevolmente aumentato è innegabile. Case a Los Cristianos o Las Americas che fino a 2-3 anni fa si affittavano a 500 euro al mese oggi vengono proposte a 750-800 euro mensili. Ma questi prezzi riguardano le zone più prestigiose e turistiche dell’isola, non tutta l’isola come queste persone vorrebbero fare credere a chi non conosce la realtà di Tenerife. In realtà spostandosi verso nord o comunque in zone meno turistiche si trovano ancora case a prezzi molto più bassi, ideali per chi vuole trasferirsi sull’isola e magari sistemarsi in altre zone nei mesi successivi. Solo pochi giorni fa un’immobiliare italiana ha pubblicato un annuncio dove con 420 euro al mese è possibile affittare una casa ammobiliata, vicina a tutti i servizi e dotata di 2 camere da letto. Questo è solo un esempio: cercando case in affitto su siti come milanuncios.es, idealista.es e altri siti di annunci potrete trovarne diverse a questo prezzo.

420 euro al mese per una casa ideale per una famiglia con figli, o per due giovani che vogliono condividere la casa e risparmiare pagando appena 210 euro al mese a testa per avere a disposizione ciascuno una camera. Con questi soldi nelle grandi città italiane come Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna etc. non si affitta nemmeno un garage…

“Non c’è lavoro a Tenerife”

Che la disoccupazione sia alta è sicuramente vero; lo è anche il fatto che nessuno viene a prendervi all’aeroporto offrendovi un impiego. Ma se fate un giro nelle zone e nei locali turistici, potrete accorgervi da soli di come numerosi camerieri e barman siano italiani. Lo stesso avviene anche negli alberghi, nelle pizzerie e nei ristoranti, dove i nostri cuochi e pizzaioli sono molto richiesti. Chi ha esperienza nel settore della ristorazione e cerca lavoro solitamente lo trova. In passato avevamo pubblicato la testimonianza di un pizzaiolo italiano che in breve tempo aveva ricevuto diverse proposte lavorative.

“Gli stipendi sono bassissimi”

Lo stipendio dei lavoratori dipendenti è simile a quello che viene corrisposto in Italia. Se anche fosse leggermente inferiore, questo è sicuramente compensato dal minore costo della vita sull’isola. Ma chi vuole demotivare parla di sfruttamento, “lavorare 12 ore al giorno per 1.000 euro”. Casi di sfruttamento sicuramente si verificano, ma non è certo la regola. Si tratta di casi più o meno isolati che i detrattori dell’isola vorrebbero fare passare come se fossero la regola. A sfruttare possono essere alcuni piccoli esercizi commerciali, mentre le grandi strutture (che a Tenerife sono molte) garantiscono le regole sindacali. Nel caso di sfruttamento i datori di lavoro rischiano severe multe (più alte che in Italia) ed il sindacato impone di corrispondere quanto dovuto.

“Andate a investire in un altro posto, qua chiudono tutti”

I nostri eroi cercano di demotivare persino chi vuole investire per crearsi una propria attività commerciale. E cercano di spaventare la gente dicendo che investire è un fallimento assicurato. Ovviamente non è così. Come avevamo descritto in questo articolo chi vuole investire e crearsi un’attività deve essere prudente, deve evitare di farsi prendere dalla furia di comprare e studiare bene la realtà locale. Cosa che andrebbe fatta OVUNQUE vogliate intraprendere un’attività, del resto. C’è chi arriva e compra il primo locale che gli viene proposto da venditori disposti ovviamente a tutto pur di vendere, c’è chi apre locali in zone poco transitate, oppure vende la merce sbagliata, o ancora non ha professionalità e dunque non lavora bene e non regge il confronto con la concorrenza. Persone che probabilmente non farebbero un buon affare nemmeno in Italia o altrove. Ma ci sono anche attività che vanno molto, molto bene. Ovviamente ci vuole professionalità. Di imprenditori italiani che hanno ottenuto grande successo l’isola è piena.

Concludendo: se avete intenzione di trasferirvi concedetevi una vacanza, venite a toccare con mano e con i vostri occhi la realtà dell’isola senza dare retta a gufi e simili

 

Diario di Tenerife

2 Risposte a “Le bufale degli italiani che non vogliono altri italiani a Tenerife”

  1. E cosa dire delle bufale delle agenzie in rete per attrarre italiani nelle isole da spennare con costosissimi tour guidati, affitti, assistenza nel fare i documenti…. eccetera?
    Le Canarie hanno una disoccupazione al 22% e la giovanile supera il 40%
    Gli stipendi sono bassi..
    Gli affitti sono in aumento costante.
    Non è un bel giochetto quello di far vedere la spiaggia quanto è bella e poi l’affitto che uno si può permettere sta a 50 chilometri di distanza.

  2. Parliamo piuttosto delle bufale delle agenzie che guadagnano con tour guidati definiti di “pre trasferimento”, consulenze, affitti eccetera.
    Le Canarie hanno dei tassi di disoccupazione tra i più alti di Europa, il lavoro è precario e sottopagato, il salario medio canario è il secondo più basso di tutta la Spagna!
    Importante: un affitto lungo di una macchina di piccole dimensioni al mese non costa meno di 550/600 euro!
    State alla larga da queste agenzie!

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