Le belle location del Parco Fluviale del Po/Cavour nel Canavese e Monferrato e la Collezione di Antropologia del Dizionario del Turismo Cinematografico fanno da sfondo ad una inquietante, morbosa, romantica e incredibile vicenda a tinte horror di amore e morte.
Il titolo del film (cortometraggio) è ATTRAZIONE LETALE (nei titoli di testa lo troviamo come ATRAZIONE per via di un doppio senso che ruota intorno all’horror!!!).
Eros & Thanatos nella vicenda di un demone, partorito da una leggenda metropolitana, che turba i sogni di una bellissima fanciulla portandola ad uno stato di follia.
E follia visiva è ciò al quale assiste il pubblico di questo bel film che omaggia il cinema horror artigianale degli anni ’70 e ’80 dagli oggetti messi in scena (che ricordano le scenografie dei lavori di Fulci e Argento, tanto per fare due celebri nomi), ai colori (che ricordano il lavoro di Maestri come Luciano Tovoli), all’uso della pellicola a differenza del brutto digitale usato ultimamente che, sarà sì più pulito ma sembrando troppo perfetto e reale suona falso, ridicolo, e ha portato l’attuale cinema indipendente ad assomigliare a brutte soap e ad una carica di morbosità (incredibili le ultime sequenze a luci rosse!) che ci riporta al bel cinema che non esiste più!
Per visionare la pellicola: A TRAZIONE LETALE, film completo
Quanta nostalgia!!!
