La discoteca abbandonata di Re Artù : Excalibur!

È giunto il tempo. –
Già il mio incantato castello alletta il folle,
ch’io vedo di lungi accostarsi con gioia di
fanciullo.
Parsifall (Libretto di Richard Wagner)
 

Ho deciso di raccontarvi della discoteca abbandonata di re Artù, Excalibur, a causa del capodanno e delle feste in generale.

Andare in giro alle 23.30 del 31 dicembre è un momento surreale. Nemmeno durante le partite dell’Italia si respira quel silenzio, quella tensione, quella magia. D’un tratto tutto cambia. In un attimo, allo scadere della mezzanotte il cielo si illumina di fuochi artificiali. Proibiti più o meno ovunque e venduti da tutte le parti, i “botti” di capodanno si accendono nell’aria. Una nebbia dall’odore caldo si spande ovunque.

Quello che mi sorprende di più è che la stessa atmosfera di calma si respira il primo gennaio.

Le strade al mattino sono deserte. Anche gli abitudinari della passeggiata con il cane, fanno uno strappo alla regola.

L’odore della sera prima è ancora nell’aria.

Siete mai andati sul mare il primo gennaio?

Cadaveri inceneriti di ogni tipo possibile di fuoco artificiale, mescolati alla sabbia, dormono sogni di una serata memorabile.

bottiglia e Furia Buia - La discoteca abbandonata di Re Artù :  Excalibur!

E’ un giorno strano capodanno e il giorno dopo lo è ancora di più.

Per me è in generale il giorno peggiore dell’anno, visto che Das ha un autentico terrore dei botti

Questo ha fatto si che negli anni, abbia sperimentato ogni tipo di capodanno possibile. Alcuni più riusciti, altri meno, avevano comunque tutti lo stesso denominatore comune: una strana magica malinconia.

Una vecchia leggenda racconta che il trentuno dicembre a mezzanotte, un folletto sussurri come sarà il nuovo anno nelle orecchie delle persone. Per questo si fa così tanto rumore. Per non sentire questa predizione. Sentire in anticipo fatti della nostra vita non ha mai portato niente di buono e per questo si festeggia “rumoreggiando” così forte.

Solo pensando a questo riesco a trovare un lato interessante al 31 dicembre; questo e la meravigliosa atmosfera ovattata del primo gennaio.

Il silenzio del primo gennaio regala la sensazione che qualche cosa sia finito. Strana sensazione visto che dovrebbe dare più l’idea di un inizio. La verità è che il vero inizio è il 7 gennaio, quando la vita riprende goffa la sua ruotine. Il primo è silenzio, respiri, pensieri. L’unico vero proposito del primo gennaio è quello di mettersi a dieta, da domani!

Il primo gennaio non esiste veramente.

Camminavo nella pineta deserta dietro casa, quella di cui vi ho parlato nell’articolo il Parco di Migliarino San Rossore : la porta di Narnia dietro casa. Le domande mi si affollavano nella mente e Das e Furia Buia trovavano più divertente correre dietro ai daini che disquisire di filosofia con me, quando mi è venuto in mente un luogo.

Nella mia memoria la sensazione che mi aveva dato visitare la discoteca Excalibur è la stessa che provo il primo dell’anno.

das - La discoteca abbandonata di Re Artù :  Excalibur!

 

Un divertimento interrotto, forse?
Non credo che sia solo questo. Credo che sia anche il fatto che il luogo è falso. I dipinti medievali, la struttura in cartongesso, tutto falso. Scarnificato dal tempo doveva sembrare molto più interessante alla luce della luna. Ora è solamente un re nudo, smascherato davanti ai suoi cortigiani.

Come le risate dell’ultimo dell’anno risuonano nel silenzio del primo, allo stesso modo le risate, le bevute, gli innamoramenti che sono avvenuti dentro la discoteca Excalibur, risuonano ancora tra le sue mura.

Cos’è la discoteca Excalibur?

La discoteca Excalibur ha aperto per la prima volta il 29 dicembre del 1993. Con il suo vestito elegante si è apprestata a festeggiare l’ultimo dell’anno. Nonostante le varie controversie relative sopratutto all’abbattimento di molti alberi per la sua costruzione, ogni dissapore si è dissolto quando il ponte levatoio si è abbassato davanti ai primi ospiti.

Ponte levatoio? si, avete letto bene. Excalibur era una discoteca a ambientazione medievale.

Un castello finto, ricostruito per il popolo della notte.

sala principale - La discoteca abbandonata di Re Artù :  Excalibur!

Per alcuni anni la magia è avvenuta ogni sera. Ospiti incredibili hanno passeggiato per le sale della discoteca. Ad un tratto tutto è finito. Nonostante lo splendore del luogo, anche per l’Excalibur, la lunga notte di Capodanno è stata spazzata via dall’alba del nuovo giorno e sono rimasti solo i resti di un divertimento.

Dura a morire ha avuto una nuova riapertura nel 2004. Poco meno di due anni di festeggiamenti e l’estate del 2005 la discoteca è tornata nel silenzio.

Adesso c’è solo il rumore dei piccioni che tubano sopra la sala principale.

vetri - La discoteca abbandonata di Re Artù :  Excalibur!

Tutto è esattamente come era. Una fila di grucce per i vestiti, che oramai sorreggono solo anni di polvere, aspettano invano che qualche abito da sera le indossi di nuovo.

gruccette - La discoteca abbandonata di Re Artù :  Excalibur!

Il locale è stato saccheggiato, ma i dipinti e l’atmosfera rendono suggestivo e intrigante il luogo.

E’ molto bello anche l’esterno. Il parcheggio che sovrasta la cima della collina, mostra un panorama incredibile. La zona estate, con il suo stagno appartato e il suo bar dimenticato, sono luoghi suggestivi.

Dove è l’Exalibur?

La discoteca Exaclibur è sul poggio di Montaccolle a Marliana, in provincia di Pistoia.

Vi condivido la sua google posizione, così sarà più facile da trovare.
Oppure chiedete al navigatore di portarvi in via Rimondini, massa e cozzile (PT).

Foto

Fotografare i luoghi abbandonati è un’arte.

Vi metto alcune foto nostre, ma vi consiglio, se siete interessati a vedere alcune foto interessanti di dare uno sguardo a questi link, le foto che ci sono mi hanno colpito molto.

 

 

 

Il consiglio dell’esploratore

Anche se è tutto falso
come in ogni castello che si rispetti,
c’è una stanza segreta…

 

 

5 Risposte a “La discoteca abbandonata di Re Artù : Excalibur!”

  1. Ciao!
    Volevo creare un video della discoteca Excalibur.
    Volevo chiederti se potevo usare la tua foto con la scritta sul telone sopra il ponte levatoio.
    Grazie infinite.
    Ciao!
    Riccardo

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