Hanzi, storia e piazza Tienanmen

Oggi un po’ di storia: parliamo di 天安门 (Tiān’ānmén), ossia una delle piazze piu’ importanti del mondo, nonche’ accesso alla citta’ proibita. Il nome di questa piazza in italiano viene traslitterato come Tienanmen.

tiananmen hanzi

Significa porta della pace celeste (in cinese cio’ che determina e’ sempre prima del determinato)
(tiān) abbiamo gia’ visto che significa cielo rappresentato dal concetto di grande (dà), ossia un uomo (rén) a braccia aperte sotto la linea dell’orizzonte (yī) il cielo, appunto.
(ān) significa pace, calmo, tranquillo ed e’ una donna (nǚ) sotto ad un tetto (mián). A questo proposito alcuni studiosi sostengono che (mián) sia presente invece per dare il suono, con una tendenza a ritenere i caratteri cinesi molto piu’ legati al suono di quanto si creda finora. Noi siamo assolutamente contrari a questa teoria che metterebbe in discussione la pagina stessa! Ovviamente trattasi di complotto… 🙂
(mén) che significa porta. Che sia una porta risulta piu’ chiaro nella versione tradizionale del carattere (sempre mén). Il carattere semplificato sembra essere piu’ tecnico, dato che sembra rappresentare la struttura della porta con il cardine… 🙂
Piazza Tienanmen fu costruita nel 1420 su imitazione del palazzo imperiale di Nanchino (antica capitale cinese) ma presto il cielo intervenne nella forma di un fulmine nel 1457 e la piazza venne ricostruita nel 1465 nella forma odierna e assumendo il nome attuale.

piazza_tiananmen hanzi

Il nome originario era un po’ diverso, si chiamava infatti 承天门 (chéngtiānmén), porta dell’accettazione del mandato del cielo, proprio come la porta che si trovava a Nanchino.
(chéng) formato da (gǒng) che raffigura due mani giunte (due palmi visti di profilo piu’ un elemento orizzontale che rimanda alla congiunzione), un’altra mano (shǒu) che questa volta e’ raffigurata aperta (le dita non sono sei in quanto l’ultimo tratto orizzontale in alto ne rappresenta solo uno…) e (le) particella che indica il compimento di un’azione e raffigura un bambino avvolto nelle fasce, quindi leggermente differente da (zǐ) dove il bambino ha le braccia larghe.
A titolo di curiosita’ tra i signficati di (zǐ) oltre a bambino, figlio c’e’ anche il periodo di tempo tra le undici di sera e la una di notte e tra il 7 dicembre e il 5 gennaio. Ossia, secondo me, quando giorno e anno sono appena nati e inziano il loro cammino (e non sono ancora arrivati sole e primavera), rappresentando inoltre il ciclo vitale tra fine e inizio.
Mentre riguardo a (tiān) e (mén) abbiamo gia’ detto.
In definitiva, tornando a 承天门 (chéngtiānmén) la porta che introduce al luogo dove il cielo ha messo nelle mani dell’imperatore un fatto compiuto, ossia il mandato.

Interessante notare che il nome dato dopo la ricostruzione abbia un significato piu’ pacifico, forse anche per allontanare la “severita’” del cielo, ma questa e’ solo mia immaginazione priva di fondamenta. Nel 1969-70 天安门 (Tiān’ānmén) e’ stata ricostruita simulando una riparazione nascosta da impalcature che nascondevano tutto. 天安门 (Tiān’ānmén) e’ infatti uno dei simboli della Cina, e forse anche per il governo comunista il valore simbolico della ricostruzione era eccessivo per essere rivelato.

nanchino

Infine nota topografica. Mentre Pechino significa capitale del nord 北京 (Běijīng) 南京 (Nánjīng) significa capitale del sud.
北京 (Běijīng):  (běi) e’ la ripetizione di (bǐ) che rappresenta un coltello, un mestolo una spada o altro utensile da cui (běi) che raffigura due persone schiena contro schiena, viene instintivo pensare al nord nella storia cinese ed al fatto che per i cinesi nord significava barbari, con le battaglie e le relative differenze culturali.
(jīng) rappresenta un edificio che si erge. Secondo alcune fonti costruito su di una collina (i tre tratti inferiori una volta sarebbero stati uniti a formare una collinetta), a indicare il luogo dove le capitali venivano costruite, difeso e dominante. Secondo altre fonti semplicemente svettante sugli altri palazzi, ritenendo la formazione del carattere molto simile a (gāo) che significa alto. In ogni caso sono chiari il tetto e il corpo del palazzo.
南京 (Nánjīng):  (nán) e’ semplicemente… una campana! Elemento importante nella simbologia della citta’ di Nanchino e non va dimenticato che la musica nella cultura cinese ha forte connessioni con l’astrologia e la cosmologia. Secondo alcuni autori inoltre la campana ricorderebbe un tipo di muica popolare proprio del sud del paese. Il carattere sembra abbastanza complesso ma osservando l’antico pittogramma corrispondente si intuisce che la parte superiore e’ il supporto che regge la campana, vi e’ la campana stessa e la parte interna e’ la decorazione, che dovrebbe avere a che fare con l’erba (cǎo) ma mi fermo umilmente qui…
Di (jīng) abbiamo gia’ detto.