Brasile, prima tappa Rio de Janeiro

Finalmente si parte…destinazione Rio de Janeiro, un volo di 12 ore ci separa dalla terra carioca del samba, del calcio, del carnevale, della capoeira e di tanto altro ancora e l’adrenalina  e la tensione  salgono di pari passo, perché  un viaggio in Brasile, per come lo intendiamo io e la mia ragazza si sogna da mesi, si organizza  nei dettagli, si studia nei particolari. Partenza il 13 Agosto da Roma Fiumicino con Alitalia in serata e arrivo 12 ore dopo, con 5 ore di fuso indietro rispetto all’Italia. Arriviamo praticamente all’alba all’aeroporto internazionale  Rio Galeao di Rio de Janeiro e qui inizia la nostra avventura brasiliana. Appena scendiamo dall’aereo, controllo passaporti e visto d’ingresso, poi arriviamo in zona cambio moneta e iniziamo subito a convertire l’essenziale per qualche  giorno di sopravvivenza. La moneta brasiliana é il Real e un euro equivale  a circa 3 reals. Al cambio in aeroporto ci perdiamo qualcosa, per circa 150 euro mi rifilano poco più  di 300 reals ma purtroppo i reals ci servono sin da subito, perché gli euro in Brasile servono a poco, anzi a nulla. In aeroporto troviamo un simpatico addetto  alle informazioni  che ci spiega con uno stentato inglese come fare per raggiungere tramite bus la zona in cui abbiamo riservato la nostra camera. Il signore ci lascia un po’ di mappe, molto utili e ci saluta. Purtroppo capiamo presto che avremo qualche difficoltà in più in Brasile per farci capire, perché l’unica  (o quasi) lingua che parlano è il portoghese. A proposito, giusto per una conoscenza base del portoghese e per cavarvela in alcune situazioni, vi consiglio di scaricare l’app gratuita Duolingo e di provare a seguire il corso base di portoghese…a me un po’ ha aiutato.
Tornando a noi, appena fuori ma anche dentro l’aeroporto troviamo tassisti pronti a portarci in giro per Rio ma a tariffe non troppo economiche, Decidiamo quindi di fidarci del signore del box informazioni e di prendere l’autobus che ci ha consigliato. Ci sono diverse compagnie che garantiscono il trasporto da e per l’aeroporto e sono tutte abbastanza efficienti. Quella che abbiamo preso noi è la REAL che per poco più di 6 real ci ha condotto fino al quartiere di Botafogo dove abbiamo passato le prime due notti.
Botafogo è un quartiere ottimo come punto centrale per gli spostamenti a Rio, vicino poche fermate di autobus dalla spiaggia di Copacabana, dal punto di partenza del trenino per il Corcovado ossia Cosme Velho e dal centro della città.
L’atmosfera che abbiamo provato una volta saliti a bordo dell’autobus è stata davvero unica, ci siamo immersi nel traffico congestionato del primo mattino sul mitico Ponte Niteroi, abbiamo trovato venditori di chewing-gum e caramelle per strada in quella che dovrebbe essere una specie di tangenziale, abbiamo visto le favelas di mattoni ergersi sulle infinite colline della cittá, abbiamo potuto intravedere, conservati qua e lá tra le lamiere di giganteschi capannoni dei pezzi ormai scomposti dei carri allegorici del carnevale ormai lontano e ci siamo emozionati tanto perché in lontananza sulla vetta di una collina abbiamo improvvisamente visto spuntare l’immagine del Cristo Redentore e abbiamo capito davvero di essere finalmente in Brasile.