Finalmente Brasile, quinta tappa Foz do Iguacu – Le Cataratas

Dopo aver trascorso due giorni a Rio siamo partiti alla volta di Foz do Iguacù, una localitá turistica nello stato del Paraná famosa per le sue innumerevoli cascate. Per spostarci da Rio a Foz abbiamo sfruttato un volo interno low cost della compagnia brasiliana TAM. Il volo é stato molto piacevole, di appena tre ore, la compagnia aerea ci ha offerto anche uno snack e una bevanda. Arrivati al piccolo aeroporto di Foz do Iguacú abbiamo preso d’assalto uno dei bancomat disponibili per prelevare in Reals.
Purtroppo abbiamo constatato che non tutti permettono di prelevare dal circuito visa, quindi ad es. prelevare dalla postepay é stato molto complicato ( un po’ in tutto il Brasile onestamente). Per fortuna, eravamo muniti anche di carte bancomat maestro e questo circuito garantisce maggiore facilitá per il prelievo.
Una volta riusciti in questa operazione abbiamo atteso appena fuori dall’aeroporto l’arrivo del bus urbano 21, un mezzo di trasporto fondamentale per muoversi a Foz se si è sprovvisti di auto, per raggiungere il centro cittadino ma soprattutto per arrivare al meraviglioso parco nazionale delle cascate di Foz do Iguacú.
Saliti a bordo del bus abbiamo trovato molta calca perché il giro che effettua prevede una sosta al parco e quindi viene utilizzato come mezzo di rientro dai turisti che hanno visitato le cascate, la tariffa sempre inferiore ai 2 reals per tratta si paga al bigliettaio presente a bordo. Il bus ci ha condotto fino alla nostra prima destinazione, ovvero l’Iguassu holiday hotel, una struttura in cui abbiamo sostato per un paio di notti e di cui abbiamo apprezzato tantissimo la prima colazione ma anche la pulizia delle camere e lo staff che per fortuna ci ha dato molte informazioni in inglese. Io ve lo consiglio, perché é anche piuttosto economico e soprattutto é vicino alle cascate. In più, a 50 metri dall’hotel da entrambi i lati della strada ci sono le fermate dei bus urbani che conducono alle cascate o al centro città fino alla stazione dei bus ( capolinea).

A Iguacú siamo arrivati nel primo pomeriggio, quindi una volta in albergo era già troppo tardi per andare a vedere le cascate, abbiamo deciso cosí di andare a dare uno sguardo in cittá e approfittare dei supermercati per fare un po’ di spesa. A qualche centinaia di metri dal capolinea c’è un grosso ipermercato aperto fino alle 9 p.m che permette anche di convertire le vostre banconote da euro in reals, noi abbiamo trovato molto conveniente farlo lí, con un cambio di quasi 1 (euro) a 3
(reali). Unica pecca non cambiano monete, quindi non portatevi troppi euro spiccioli.

La caratteristica di Foz do Iguacú é quella di essere al confine esatto di 3 Stati, il Brasile, l’Argentina e il Paraguay. Infatti é possibile poter attraversare un ponte che rappresenta la frontiera tra Brasile e Paraguay senza grossi problemi. Il ponte, detto dell’amicizia, è lungo circa 150 metri e si può attraversare tranquillamente a piedi, infatti quando l’abbiamo percorso noi c’era un via vai incredibile di paraguaiani. Il primo tratto che si incontra del Paraguay è un tratto periferico piuttosto degradato, la povertá che si incontra è il denominatore comune ma se si arriva in mattinata o primo pomeriggio si può visitare il mercato di zona e magari comprare dei souvenir. Noi ci siamo stati troppo poco purtroppo ma se avete tempo a disposizione dedicate qualche ora in più al Paraguay.

Avendo solo due giorni e tre notti a disposizione abbiamo dedicato il primo giorno alle meravigliose cascate viste del lato brasiliano, le cataratas…e il secondo alle cascate viste dal lato argentino.
Dopo un’abbondante colazione, zaino in spalla ci siamo incamminati alla fermata bus per attendere il famoso numero 21, che per fortuna effettua numerose corse e che porta direttamente al parco delle cataratas. Alle 9 eravamo già in coda alla biglietteria.
Il prezzo di ingresso é di 43 reals e permette di poter affrontare tutto il percorso delle cascate a piedi. Poi ci sono altre opzioni extra con costi abbastanza elevati, ad es l’opzione Safari che consente di visitare altri settori del parco, con spotting di scimmie, giaguari, serpenti e tucani. Inoltre c’é l’opzione gommone/catamarano per avvicinarsi alle cascate direttamente dal fiume e addirittura la possibilitá di salire in elicottero e osservarle direttamente dall’alto.

Un pullman turistico ci ha condotti al primo step del percorso e da lì in poi tutto a piedi. Il percorso non é faticoso, anzi, ci sono tanti punti di osservazione delle cascate, uno più bello dell’ altro che richiedono ovviamente numerose foto e quindi numerose pause, noi abbiamo trovato tanti visitatori e abbiamo dedicato ad ogni cascata almeno 10 minuti per le foto e per i video. Il fascino incredibile del parco é dovuto sicuramente in primis alla bellezza della natura, alla potenza e all’altezza dei getti d’acqua e alla presenza lungo tutto il percorso di simpaticissimi animali, i nasua nasua, una specie di formichieri in cerca di cibo turistico, non aggressivi ma che possono provocare tagli alle mani se qualcuno prova ad avvicinarli troppo. Io vi consiglio di non toccarli né di dargli da mangiare altrimenti non ve li staccate piú di dosso.
Delle lunghe passerelle consentono anche di osservare più da vicino alcuni salti d’acqua spettacolari e se siete lì portatevi dietro i k way perché ci saranno tanti schizzi. Consigliata cover impermeabile x smartphone e pro-cam.

 

 

A fine percorso ci sono anche i punti ristoro, i bagni e un negozio di souvenir. Una volta terminato

il percorso un altro pullman vi riaccompagnerà all’ingresso del parco. Il bus 21 arriverá di lì a poco e vi riaccompagnerà in albergo.