5 Errori comuni che commettono gli inglesi in vacanza

Si parla spesso delle cattive abitudini degli italiani all’estero, come la poca apertura verso i cibi locali, l’essere tendenzialmente chiassosi e riconoscibili per via dell’abbigliamento, che sbandiera gigantografie di marche. Tutti punti che non bisogna generalizzare ma che purtroppo a volte rappresentano la realtà.

E’ giunto il momento di prendersi una piccola vendetta e rendere il favore, puntiamo per una volta il dito verso gli inglesi e vediamo quali sono invece le abitudini del popolo britannico in vacanza.

Mentre la maggior parte delle altre nazioni, in vacanza, riesce a comportarsi in maniera ragionevole e non imbarazzante, per qualche arcana ragione gli inglesi insistono a portarsi dietro le loro particolari abitudini sociali.

1.Tintarella di Luna

Quando gli inglesi prendono la malsana decisione di andare a visitare una località di mare, o caratterizzata dal clima particolarmente caldo, sanno già cosa aspettarsi. Anche se si spalmano crema solare ad alta protezione in abbondanza o si preparano con qualche visita al solarium prima delle vacanze, hanno la capacita’ di ustionarsi poche ore dopo essere scesi dall’aereo.

Pare proprio non riescano a concepire la differenza tra camminare o rimanere sdraiati per parecchie ore sotto al sole cocente, e passare un pomeriggio al parco sotto l’indeciso sole londinese.

La prima sera delle vacanze, di ogni inglese che si rispetti, e’ generalmente caratterizzata da pelle rossa e tesa, difficoltà nell’indossare magliette, urla e terrore all’idea che qualcuno possa avvicinarsi fino al punto di urtarli.

2.Particolare propensione per gli affari

Gli inglesi non sono certamente famosi per la loro abilita’ nelle trattative, al contrario tendono ad essere una delle prede predilette dai commercianti più furbi. In loro presenza i prezzi degli oggetti presenti sulle bancarelle acquistano automaticamente maggior valore.

Per qualche arcana ragione, non vedrete mai un inglese chiedere uno sconto o lamentarsi del prezzo nel tentativo di contrattare – e si sa il primo prezzo non va mai accettato, questa e’ una regola che noi italiani conosciamo molto bene-. Probabilmente si tratta di imbarazzo, cultura o della tanto decantata “educazione” inglese, fatto sta che riescono sempre a tornare in patria portandosi in valigia souvenir pagati tre volte il prezzo normale.

3.Marsupio scaccia ladri

Gli inglesi credono fermamente che all’estero sia più facile essere vittime di furti, al punto da credere che vi sia l’esigenza di mostrare a tutti palesemente dove si stanno riponendo tutti i propri averi.

Ironicamente, armeggiare con un marsupio alla ricerca di contante o carte di credito, non fa altro che attirare l’attenzione sul fatto che state trasportando una grossa somma di denaro sul vostro giro vita.

Forse sapendo che saranno comunque rapinati dai prezzi delle bancarelle non gli importa poi così tanto.

4.Confusione meteorologica

Siamo a meta’ maggio e nelle ultime due settimane abbiamo assistito ad un repentino cambiamento di temperatura -passando da 23 gradi estivi fino a temperature invernali- purtroppo gli inglesi non si rendono conto che questa non rappresenta una regola bensì un’eccezione, tipica del loro paese.

Vivere in un clima instabile come quello londinese porta a commettere alcuni errori quando si va in vacanza. Qualunque sia la destinazione, Africa o Polo Nord, gli inglesi tendono a prepararsi per ogni evenienza, portando con se indumenti che generalmente non indossano nel loro paese neanche con temperature sotto lo zero.

Il tutto e’ molto bizzarro e viene da chiedersi, per quale ragione d’inverno non indossate sciarpa e guanti ma sentite l’esigenza di metterla in valigia quando vi apprestate ad andare in un paese che non ha mai sfiorato temperature inferiori ai 25 gradi?

5.Sfiducia nel proprio aspetto

Nonostante l’alcol -il quale costituisce il 90% dei liquidi presenti nel corpo di un inglese medio- possa essere elencato tra i maggiori inibitori, gli inglesi non hanno particolare fiducia nel loro aspetto fisico.

Come riconoscerli in spiaggia? Molto semplice, sono quelli che tengono parei costantemente avvolti parei attorno ai loro ventri, che si gettano in acqua con magliette o indossano calzini con le infradito.

Alcune vi suonano familiari?

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5 commenti su “5 Errori comuni che commettono gli inglesi in vacanza

  1. Michele Masiti il said:

    che bell’articolo razzista. Cosa pensereste se leggeste su un sito inglese una serie di luoghi comuni sugli italiani che all’estero fanno tutti i papapgalli con le ragazze o mangiano la pizza? Non vi sentireste offesi?

    • Lily il said:

      Razzismo? come ti permetti? Prima di utilizzare un termine del genere e dare del razzista a qualcuno dovresti cercare il significato della parola. Vivo a Londra da 6 anni e molte volte mi sono state fatte battute riguardanti i turisti italiani. Ovviamente scherzavano e poiche’ sono abbastanza intelligente da capirlo non mi sono offesa. Ho chiesto, a persone inglesi quali fossero aneddoti vacanzieri sugli inglesi sui quali si fa spesso ironia e me li hanno suggeriti loro. Non si offendo, anzi ci ridono loro, non vedo perche’ ti debba sentire offeso tu! E’ un articolo scritto palesemente in chiave ironica e non intende offendere nessuno. Mi dispiace tu l’abbia percepito nella maniera sbagliata.

  2. Michele Masiti il said:

    “mi permetto” perchè sono sfottò riferiti a persone proveniente da una determinata nazione, perciò entrano nell’insieme dei comportamenti razzisti. Il fatto che tu sia stata vittima a tua volta di battute razziste non ti dà nessun diritto di offendere gli inglesi (tanto quelli razzisti che quelli non razzisti, che sono la maggior parte).
    Non è questione di “essere abbastanza intelligente” (altra implicita offesa fatta da te che significa: “se non ti piace quanto scritto non sei ababstanza intelligete”) e accettare la discriminazione. Anche se si trattasse di uno “scherzo” è sempre razzista e può offendere chiunque non sia tra la cerchia dei buontemponi con cui privatamente scherzi in questo modo. Loro sono tuoi amici, possono eventualmente capire il contesto (o fingere di stare al gioco per evitare una discussione con un amico, come qualcuno sicuramente farà). Ma pubblicamente è un’altra cosa e stai offendendo in modo gratuito.
    Personalmente sono un pò stanco di questi sfottò sui clichè nazionali, quando qualche amico o conoscente straniero li tira fuori riguardo a “noi italiani” evito discussioni per amor della tranquillità ma non mi sembrano nè divertenti e soprattutto non originali.

  3. Elena il said:

    Io ho vissuto a Londra per due anni e trovo l’articolo pertinente e garbato. Trovo invece che il Sig. Masiti sia il solito italiano polemico… chissà perchè noi italiani se non facciamo polemiche su qualcosa non siamo contenti. Sig. Masiti si rilassi, che ne guadagna il fegato…

  4. Paolo Traversi il said:

    io sono d’accordo col sig. Masiti…articolo superficiale e stupidotto (tra l’altro mi pare che Masiti non sia polemico, ha solo cercato di insegnare l’educazione che manca a certi “italiani polemici”)

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