Delusioni londinesi

Quando uno viene da un posto lontano e si deve adattare a certe cose, ad una certa cultura, ad un certo modo di fare, ad una certa vita, è normale che prima o poi cominci a paragonare quello che aveva con quello che ha, quello che c’era prima con quello che c’è adesso e soprattutto la gente con la quale viveva prima e quella con cui vive adesso. All’inizio il profumo della novità nasconde ciò che gli occhi non dovrebbero mai vedere e allora tutto sembra bello, anzi bellissimo. Non vedi il traffico, anche se c’è, non ti accorgi che la metro è in ritardo, anche se sono venti minuti che aspetti, non senti la puzza della spazzatura anche se ci sono zone di Londra in cui la differenziata si fa e i sacchi neri restano per strada anche 4 giorni, non vedi gli ubriachi per strada perchè ti sembrano solo ragazzini che si stanno divertendo, non vedi le prostitute in minigonna ai lati della strada perchè le scambi per ragazze che hanno solo caldo (a dicembre con il ghiaccio per strada), non ti accorgi di chi ti salta davanti mentre fai la fila al supermercato perchè quasi masochisticamente provi piacere nel fare qualcosa di buono nel paese dove tutti sono buoni e allora lo fai passare e non dici nulla perché forse va di fretta.

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Sei cieco perché per anni hai guardato a quel paese come il posto dove andare per cambiare vita, hai ascoltato tutti gli amici che tornavano dalle vacanze (da qualsiasi posto del mondo) e ti dicevano che pure in fanculistan stanno meglio che in Italia e allora tu ci credevi davvero e quando i tuoi genitori felici e tristi per un figlio che parte ti salutavano guardandoti negli occhi e dicendoti “Prima o poi ritornerai” pensavi quasi con un’aria di sfida “Mai”.

Passano i primi mesi, i primi anni e quasi per magia quella patina sottilissima che abilmente nasconde il brutto comincia a svanire e allora ti rendi conto che anche nelle fiabe esistono gli orchi e che anche se ti hanno raccontato che il lupo cattivo non vince mai, si sono dimenticati di dirti che così va solo nelle favole, la realtà è tutta altra storia. E così, le gambe delle ragazzine sudamericane seminude che ti ronzano intorno di notte cominciano a darti fastidio, il vecchietto furbo che vuole pagare alla cassa prima di te anche se è arrivato dopo non va di fretta, anzi tu sei più in ritardo di lui, le ragazze che il sabato sera dopo essersi imbottite di alcol camminano a piedi nudi sull’asfalto di Oxford Street non si stanno solo divertendo ma stanno quasi in coma, i vari barabba che si svegliano la mattina per tirare fino a sera truffando la gente non sono solo attrazione turistica prettamente napoletana ma sono una brutta realtà dei quartieri i di Londra, compresi borseggiatori e simili.

E allora passa ancora un po’ di tempo e cominci a pensare e ancora a pensare e ancora a pensare. E io ho pensato e mi sono chiesto dove sia finito quel senso di civiltà che avevo adocchiato quando tutto contento ero arrivato la prima volta, dove sia finito il rispetto per le leggi che mi sembrava così imprescindibile per una società “funzionante”, una società dove non credevi esistessero le truffe alle assicurazioni e i furti negli appartamenti con omicidio compreso nel totale dei danni, una nazione dove non credevi potessi trovarti seduto al tuo fianco (a comandarti) l’ignorante figlio o nipote del Professore Pinco Pallino che non era stato nemmeno sottoposto a regolare colloquio.

E allora? Allora capisci che l’Italia è davvero il Bel Paese. Ah, dimenticavo, mamma, papà, forse avevate ragione voi…

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83 commenti su “Delusioni londinesi

  1. angela il said:

    sante parole….l’italia sarà sempre il bel paese anche se alle volte non è il nostro tempo per viverlo
    Buona giornata!!!!

    • VALENTINA il said:

      SONO D’ ACCORDO , SONO VENUTA A LONDRA TRE VOLTE E TRE VOLTE HO SBATTUTO LA TESTA.
      PRIMA DI TUTTE LE CAMERE DI AFFITANO CERTE AGENEZIE E CERTI PRIVATI FANNO IL VOLTASTOMACO . TU LE PRENDI AL MOMENTO PRIMA DI TROVARNE UNA MIGLIORE MA NON HANNO NESSUNA COSCIENZA A PRENDERTE TANTI SOLDI PER DELLE TOPAIE .
      DOVREBBERO ESSERCI DEI CONTROLLI PER CHI AFFITTA STANZA IN TALI CONDIZIONI .
      INOLTRE TI TRATTANO DA IDIOTA SIA LE AGENZIE CHE I PRIVATI TI LI SFAMI TOGLIENDOTI A TE IL PANE E LORO TI RIDONO DIETRO.
      UNA VOLTA ABBIAMO CHIESTO IL RISARCIMENTO AD UN AGENZIA IN CENTRO A LONDRA CHE CI HA AFFITTANO UN APPARTAMENTO IN CONDIZIONI PIETOSE DA FAR ARRIVARE TOPI GIGANTESCHI E LORO CI HANNO RISO SOPRA.
      ORA A CHI RIVOLGERSI ALLA POLICIA??? UFFICIO DI IGIENE SE C E NE FOSSE UNO , INSOMMA CHI TUTELA QUESTI POVERI AFFITUARI IMBROGLIATI ???

      • Marco il said:

        Infatti, mi chiedevo anch’io la stessa cosa, ma non esistono dei controlli delle fogne di appartamenti che ti propongono che rispettino le normative di un paese civilizzato???
        Appartamenti interrati con fili elettrici che penzolano, mancanza di finestre nei bagni, strutture marce di un secolo fa, presenza di topi, allucinanante!

        • nicola il said:

          non esistono controlli, e questo e’ il fatto grave che caratterizza Londra. Le case sono vecchissime e non a norma di legge. Il governo inglese sa ma fa finta di non vedere, altrimenti avrebbero gia’denunciato un sacco di landlords che tra l’altro affittano alle cifre che decidono loro e che sono scollegate al reale valore delle case, non essendoci regolamentazione nel settore degli affitti.

    • Ponzi il said:

      Questa e’ una forma di razzismo contro gli Italiani e Europei, questa e’ la storia di un cittadino Italiano di 52 anni residente a Londra più’ di 19 anni, dal 1997, gli e’ stata rifiutata l’assistenza sanitaria un servizio chiamato a Londra ESA-Employment and Support Allowance, un servizio per le persone che non possono lavorare per un periodo di malattia e al ritorno al lavoro.
      Dopo poco di due mesi di attesa dal 10 Novembre 2015, che aspettava una risposta finale, dalla domanda di questo beneficio, e dopo aver spedito il modulo correttamente e tutta la documentazione , e prove di residenza dal 1997 fino al 2015, all’ufficio di Belfast Benefit Centre, Jobcentre Plus Plaza Building, 31-41 Chichester Street, BT1 4JD- una volta mandato il modulo, c’e stata un’altra richiesta dall’ufficio Belfast Benefit di far fare il test di residente abituale in Uk-”(Habitually Resident)- Right to reside and Habitual Residence Decision”, per passare questo tipo di test un Italiano residente a Londra deve essere residente nel Regno Unito da almeno 5 anni , per superare la prova test di residenza abituale in Uk.
      Dopo alcuni giorni il 19 Dicembre 2015 ha ricevuto la lettera dal Department for work pensions, che spiegava , che non aveva passato il test di ”residenza abituale” dopo aver vissuto 19 anni nel Regno Unito , e non poteva avere nessuna assistenza sanitaria e doveva pagarsi tutte le sue spese medicinali, e visite mediche, nella lettera spiegava che , per avere la residenza abituale un cittadino straniero doveva restare nel Regno Unito più di 5 anni, come potete vedere nella lettera pubblicata in Inglese.
      Come al solito la nuova legge Inglese del Ministro Cameron ” Razzista a modo suo” , infatti sta creando poverta e
      alti tassi di criminalità tra la popolazione Inglese , da quando ha iniziato a tagliare benefici , nei quartieri poveri di Londra , tanti problemi di questo tipo , colpisce anche tutti gli Italiani , che sono residenti da anni in Uk, e ogni volta che un Italiano chiede un benificio, ci sono sempre problemi di questo tipo.
      Ci sono tanti immigrati Italiani nel Regno Unito, e non parliamo di persone provenienti da altri continenti, ma dall’Unione Europea. Italiani inclusi, che in Uk, secondo stime non ufficiali, sono oltre 550mila. Ora però potrebbe arrivare una stretta per frenare il flusso oltre la Manica, il governo Inglese pensa infatti all’introduzione di ”misure razziste”, che permettano di non garantire il welfare ai cittadini di altri paesi europei per i primi 4 anni di residenza , e di rimpatriare chi è disoccupato da oltre sei mesi. E nel caso in cui queste proposte non fossero recepite da Bruxelles, non è nemmeno esclusa l’uscita dalla Ue. ”(Magari uscisse)”
      Nella lettera inviata all’Italiano come potete vedere nella foto gli e’ stata negata la residenza abituale , e assistenza medica, dopo aver presentato tutte le prove di residenza dal 1997 al 2015, ora essendo pure malato dovra” trovarsi un lavoro per poter vivere, e tornare in Italia, sia per le visite e controlli, anche per affrontare una delicata operazione alla coleciste.

    • Baracus il said:

      Si restate in italia che la state bene! Vuoi mettere mangiare la pasta fatta da mamma, e stare comodo Nella tua stanzetta. Che per inciso era la stessa dove vivevi 20 anni fa (a 18 anni)??? Vuoi mettere il sole e il cibo Italiano?? Che te frega se non hai lavoro, se ti sfruttano, se vivi in UN paese dove I politici ti perculano, ti rapinano ogni volta che possono, se non esiste welfare, senso civico, se per le donne SEI invisible e ognuno pensa solo Al suo orticello? L Italiano e il piu intelligente, furbo creativo, e alla fine ci crede, e quindi non si fa problemi a sparare a zero su ogni paese che non sia l italia, mi raccomando bebetevi Tutte LE panzane che vi dicono in tv! Adesso comoncio a pensare che I politici Italiano siano lo specchio Della societa!

  2. Matteo il said:

    A me sembra “stupido”, scusami del termine, partire con la convinzione di trovare il paese perfetto…la cattiva gente c’è in ogni popolo…non esiste un popolo in cui non c’è un individuo marcio…a meno che non vai a vivere nella jungla con gli indigeni…li si che sono civili!Però nonostante questo io credo che l’inghilterra sia comunque meglio dell’italia perché almeno è governata da persone che non pensano alle proprie cose prima di quelle del popolo…magari ce ne sarà uno…ma viene fatto fuori…non rimane a governare ad oltranza mentre tutto il paese lo guarda rubare e fare i suoi porci comodi. E in ogni caso se come hai detto anche a londra ci sono le stesse cose che possiamo trovare in una qualsiasi città italiana perché mai qui in italia dovremmo accettarlo (perché tanto l’italia fa schifo) e invece se lo vediamo a londra ci scandalizziamo?!?Io tra le due scelte sceglierei sempre londra perché a parità di gente marcia ha mille cose che funzionano meglio delle corrispondenti in italia…

    • MariaGiorgia78 il said:

      Io vivo nel Regno Unito ormai da tre anni e non penso che sia migliore dell’Italia.
      Innanzitutto trovo che fuori Londra non funzioni NIENTE…nemmeno la sanità, la gente non è per niente cordiale o colta…e disprezza tutti gli immigrati, grandi sorrisoni ma poi critiche a non finire e un atteggiamento di superiorità veramente fuori luogo…che spiazza e ferisce…
      L’inglese medio è mediamente molto più razzista del razzista medio italiano.
      Diprezzano ma COPIANO COPIANO COPIANO tutti e tutto dagli stranieri, la loro intera cultura si basa sul copiare e rubare da altre culture, usano alcune parole in italiano per fare i fighi, pretendono di sapere cucinare italiano perfino meglio di un italiano, di avere sempre qualcosa da spiegare, perché loro sono più furbi, più belli, più intelligenti e ovviamente più onesti, come no…onestissimi! E noi italiani sempre a demonizzarci…ma di ché poi?
      I politici corrotti cosa hanno a che fare con noi? NIENTE…non abbiamo nulla di cui doverci scusare o giustificare…inoltre vorrei solo ricordare di come tanti secoli fa i nostri antenati ROMANI li colonizzarono e diedero loro un briciolo di cultura dato che già all’epoca ervamo MOLTO più evoluti di loro.
      Si credono i migliori del mondo perché ne posseggono una buona parte…si perché l’hanno rubata e poi pretendono di prendersela con l’italiano medio che va all’estero a cercare lavoro e vengono pure spalleggiati da gli italioti…quelli di noi che pensano sempre che gli ALTRI italiani non siano all’altezza degli stranieri…scusate lo sfogo ma se avessi un lavoro in Italia ci tornerei subito!!!
      Poi

      • nicola il said:

        anch’io ho vissuto in Inghilterra per 3 anni e mezzo e sono d’accordo con te ,su tutto, a parte il fatto che fuori da Londra non funziona niente . Il problema e’che a Londra non funziona niente, a partire dagli affitti che come e’ stato detto sono delle topaie orrende con infissi che crollano al primo colpo, per non parlare delle cucine o delle stanze. Il problema e’ che non e’stato mai effettuato un controllo serio sulle condizioni di queste case (non a norma di legge) e sul prezzo degli affitti che e’ridicolmente alto per le condizioni in
        cui sono. Col Brexit i lendlords avranno più difficolta’ ad affittare (per fortuna)

        • Eleonora il said:

          Sono passati quasi 10 anni da quando è stato scritto questo articolo e nonostante io viva da 4 anni in Irlanda, mi ritrovo benissimo in quello che dice.
          Sono arrivata per un corso d’inglese e poi sono rimasta. Ho trovato un lavoro buono in una multinazionale, non a Dublino ma in una città più al sud. La vita non quella di una città come Londra, chiaramente, ma rivedo le mie esperienze di qua nella maggior parte delle parole scritte.
          All’inizio trovavo divertente le ragazze che giravano ubriache senza scarpe, oppure il provare quel cibo un po’ fritto un po’ no, con tutte quelle salsine strane e per me nuove, oppure la gentilezza di amici di amici che ti chiedevano “come stai” incontrandoti per caso. Riguardo le case in pessime condizioni – tra muffa e lavandini senza miscelatore e con acqua sempre e solo fredda -, l’avevo sempre presa come un’esperienza temporanea e quindi non gli avevo dato così tanta importanza. Dopo 4 anni qui, riguardo tutto da un altro punto di vista e capisco che quelle ragazze hanno problemi seri di autostima e alcolismo, vedo la gentilezza di “amici di amici” che è totalmente fake, le salsine grasse sono lì perché il cibo non sa di niente e comprare un pomodoro ti costa più di una zuppa precotta con una mucchio di conservanti. Se vuoi una casa che in Italia viene considerata normale, qui è come se affittassi una villa e l’assicurazione di una macchina ti costa più della macchina. Il welfare fa schifo e quello che loro chiamano “sanità pubblica” ti costa un enormità (senza contare il fatto che se entri in ospedale qui, è facile che non ne esci)…
          Io ringrazio questo Paese che mi ha dato questa oppurtunità lavorativa (contibuti e welfare quasi inesistenti), ma l’Italia… L’Italia nei suoi casini ha quella ricchezza nel territorio e nella cultura che non ha nessun altro Paese… ti arricchisce e ti spiazza. Il resto, dopo un po’, è il suicidio dell’intelletto.

  3. Domenico il said:

    Vedi, anche tu, nonostante il tuo discorso, sei convinto che Londra è meglio dell’Italia…e io purtroppo ho scoperto che non è così…

  4. Matteo il said:

    Si si ma io sono convinto che Londrà è meglio di qualsiasi città italiana perché nonostante ci sia la stessa gente marcia che c’è qui in italia li ci sono mille altre cose che funzionano mille volte meglio che in italia e che rendono la vita almeno un po migliore…

  5. francesco il said:

    Caro Domenico, io sto dall’altra parte, per intenderci quella dei genitori.
    Valentina, mia figlia è a Londra da circa un mese, oggi ci ha telefonato che forse incomincia a lavorare lunedi con una ditta di software e sono contento.
    Per noi è una magra consolazione aver ragione……dopo, la cosa più importante è la vostra realizzazione, dopo questo arcaico pensiero, bilancio con: siamo nell’era della globalizzazione totale, i problemi sono di carattere internazionale e addirittura mondiale, quelli italiani sono simili a quelli inglesi, francesi e così via.
    Credere che l’erba del vicino sia più verde è, permettimi, infantile, e dopo la maturazione quella patina con l’esperienza quotidiana, si dirada e tutto diventa chiaro.
    Comunque concordo pienamente con te, l’Italia è veramente un bel paese, ma aveste dato ragione PRIMA ai genitori!
    salutoni, Francesco.

  6. Gioias il said:

    Ciao grazie dell’articolo! io vivo a Londra da 4 anni e nelle tue parole ho riletto i miei pensieri..e ormai ci penso da mesi…
    Rifarei tutto perche’ Londra mi ha dato tanto, sto facendo carriera, mi sono confrontata con persone di ogni parte del mondo, ho migliorato la lingua e pensavo che l’Italia non mi sarebbe mai mancata e in ogni caso in Italia si puo’ sempre tornare. Ora che Londra inizia a stancarmi, perche’ le giornate sono troppo corte, fa troppo freddo, la spesa al supermercato fa schifo… guardo all’Italia, casa mia come paese dei sogni per cibo, clima e paesaggi e a volte mollerei il mio ufficio per tornare a passar piu’ tempo all’aria aperta, al mare, a tavola con la famiglia mangiando sano…Arricchita mi guardo intorno e con l’esperienza all’estero son sicura che nonostante tutti i compromessi in Italia non rimarro’ con le mani in mano.
    Vivere a Londra per tanti anni ti fa apprezzare le cose semplici e la qualita’ della vita con cui siamo cresciuti.
    Saro’ pazza ma spero di poterci tornare asap…in Italia

  7. Salvo il said:

    Ho vissuto Londra a sprazzi, qualche mese e poi tornavo sempre a casa (Messina), ho fatto la spola per diversi anni poi alla fine son rimasto in Sicilia ma con la speranza sempre viva di tornarci e magari con un volo di sola andata questa volta… concordo con te… tutte le belle sensazioni dei primi tempi, dei primi periodi trascorsi son svanite piano piano. Io amo Londra, nessun posto mai mi ha regato certe sensazioni ma è pur vero che dopo qualche mese ho visto che non è il paradiso che mi descrivevano, non è quell’oasi di pace e buona educazione che raccontano sulle guide, per non parlare del costo della vita ecc. ecc.
    Purtroppo ho perso il lavoro, questa crisi ci sta massacrando… ma magari è la volta vuona del “volo solo andata” anche se so che anche a Londra la situazione non è delle migliori… chissà 🙂

    PS.
    Ho letto con piacere i tuoi post… continuerò a seguirti!!!
    Ciao

  8. Will il said:

    Perché non te ne torni in Italia per vedere se un lavoro come ingegnere chimico lo trovi?Dovresti solo ringraziare il Paese che ti ospita e ti da un’
    opportunità irrinuniciabile altro che Italia..L’Italia delle opportunità ormai esiste solo nelle barzellette

  9. L’Italia delle opportunita’ puo’ esistere, dove c’è un volere c’è sempre un modo. Ho vissuto per un anno tra Napoli e Londra e posso confermare che l’Italia è un paese bellissimo e che quel sogno londinese non era che un ” quadro di lontananza”….col tempo ho scoperto che vivere in una brodaglia di culture diverse è stancante, che svegliarsi la mattina e affrontare la giornata con un cielo grigio topo è soffocante, che avere a che fare con medici superficiali che prima di chiederti il problema si assicurano che tu abbia un documento altrimenti puoi anche morire…ho scoperto che tutto questo e tante altre cose è davvero pesante. Il paese dei balocchi non esiste….non è Londra. Rivaluto oggi la mia Italia, la sua cultura, la sua tradizione, il suo cibo, il suo clima i suoi paesaggi e la sua gente, rivaluto le mie radici e cerco di farne un punto di forza.

  10. willimone il said:

    Sono un romano di Roma ormai da due anni vivo in Inghilterra, sei mesi a Londra e il resto a Southampton. Siamo malati di esterofilia e chi dice che a Londra si sta meglio non vuole guardare veramente..ci sono gli stessi difetti se non peggiori della nostra capitale e del nostro paese. E poi Londra NON è l’inghilterra ti sposti di due ore e tutto cambia…e ti accorgi davvero che non c è nulla da invidiare in questa nazione…xche sembra che tutto funzioni? xche gli inglesi non hanno nel loro DNA il lamentarsi se le cose vanno male o ci sono ingiustizie e stanno zitti…quello che li ha stupiti è proprio vedere persone che gli fanno notare quando le cose non vanno, che criticano il loro sistema. il livello di disorganizzazione è imbarazzante per un popolo che addirittura se ne vanta…e vi assicuro che rimango a bocca aperta quando gli fai notare queste cose, perche non se lo aspettano, xche gli inglesi non lo fanno. ragazzi non è il viaggetto a Londra che fa capire che la City è il paese dei balocchi…viverci ti fa capire che da noi le cose non funzionano poi cosi male. vivere in Inghilterra sta diventando frustrante.. è come confrontare una persona di cultura con una che ha i soldi e basta…qui ne girano molti ma i contenuti sono davvero poveri e banali.
    siamo un bel popolo e noi siamo i primi a sminuire il nostro paese cosa che loro non fanno…ecco perche di questa immagine incantata. nel nostro piccolo, da emigranti cerchiamo di far capire chi siamo e quanto vale la nostra terra perche nel bene e nel male siamo noi che contribuiamo a fare l’immagine dell’Italia

  11. livia il said:

    sono a londra da circa quattro mesi e faccio la commessa: me ne parlavano tutti benissimo, quando ero in vacanza qui mi sembrava la citta perfetta, tutto in orario, tutto che funziona.
    bene, nulla qui e come sembra e tra un mesetto torno a roma perche l italia in quanto a cultura( vi basti leggere i giornali inglesi) e nettamente superiore, per non parlare della pulizia, dello stato in cui sono gli appartamenti londinesi, del cibo, della gente e del costo della vita. nulla si puo paragonare all italia, nel nostro paese si vive molto meglio, a londra, concordo, girano solo tanti tanti soldi. e i londinesi sono molto furbi a parlare solo bene del proprio paese, invece gli italiani che ho incontrato qui non fanno niente altro che lamentarsi dell italia ( una mia collega trentacinquenne laureata in lettere non fa che parlare male del governo italiano; qui a londra, sebbene laureata lavora in un negozio, per meno di 1000 £ mensili dividendo un buco di camera con una mamma e il suo bambino: un lavoro da commessa non lo avrebbe forse anche trovato stando a casa a Milano vivendo in alloggi sicuramente migliori?).
    non sono stata bene a natale e sono andata al pronto soccosrso per un virus.
    lasciamo perdere il fatto che ho incontrato la dottoressa inglese piu maleducata della terra che mi ha insultata perche, dopo due mesi soli di permanenza in uk non avessi ancora il gp, ma gli ospedali inglesi cadono a pezzi! per non parlare dell assenza di disinfettante ( le analisi del sangue te le fanno senza passarti l alcol, tanto l ago e sterile)e dell odore “di ospedale” cioe di disinfettanti vari che qui a londra non ho trovato per nulla. a parte poi che con 30 £ settimanali cioe poco piu di 120 £ mensili per persona anche il trasporto pubblico romano sarebbe ineccepibile ( meno male che essendo pubblico dovrebbero permetterselo tutti,io ad esempio no avendo l abbonamento solo per autobus)>
    secondo me noi italiani dovremmo amare di pui il nostro paese che e unico. quello che abbiamo noi non si trova da nessuna parte e anche io devo dire che avevano ragione i miei genitori, in italia si sta tanto tanto meglio.
    corruzione e cose che non funzionano stanno dappertutto, basti pensare a quello che l altroieri si e ventuto a sapere riguardo alle polpette di carne .
    viva l italia!

  12. livia il said:

    sono a londra da circa quattro mesi e faccio la commessa: me ne parlavano tutti benissimo, quando ero in vacanza qui mi sembrava la citta perfetta, tutto in orario, tutto che funziona.
    bene, nulla qui e come sembra e tra un mesetto torno a roma perche l italia in quanto a cultura( vi basti leggere i giornali inglesi) e nettamente superiore, per non parlare della pulizia, dello stato in cui sono gli appartamenti londinesi, del cibo, della gente e del costo della vita. nulla si puo paragonare all italia, nel nostro paese si vive molto meglio, a londra, concordo, girano solo tanti tanti soldi. e i londinesi sono molto furbi a parlare solo bene del proprio paese, invece gli italiani che ho incontrato qui non fanno niente altro che lamentarsi dell italia ( una mia collega trentacinquenne laureata in lettere non fa che parlare male del governo italiano; qui a londra, sebbene laureata lavora in un negozio, per meno di 1000 £ mensili dividendo un buco di camera con una mamma e il suo bambino: un lavoro da commessa non lo avrebbe forse anche trovato stando a casa a Milano vivendo in alloggi sicuramente migliori?).
    non sono stata bene a natale e sono andata al pronto soccosrso per un virus.
    lasciamo perdere il fatto che ho incontrato la dottoressa inglese piu maleducata della terra che mi ha insultata perche, dopo due mesi soli di permanenza in uk non avessi ancora il gp, ma gli ospedali inglesi cadono a pezzi! per non parlare dell assenza di disinfettante ( le analisi del sangue te le fanno senza passarti l alcol, tanto l ago e sterile)e dell odore “di ospedale” cioe di disinfettanti vari che qui a londra non ho trovato per nulla. a parte poi che con 30 £ settimanali cioe poco piu di 120 £ mensili per persona anche il trasporto pubblico romano sarebbe ineccepibile ( meno male che essendo pubblico dovrebbero permetterselo tutti,io ad esempio no avendo l abbonamento solo per autobus)>
    secondo me noi italiani dovremmo amare di pui il nostro paese che e unico. quello che abbiamo noi non si trova da nessuna parte e anche io devo dire che avevano ragione i miei genitori, in italia si sta tanto tanto meglio.
    corruzione e cose che non funzionano stanno dappertutto, basti pensare a quello che l altroieri si e ventuto a sapere riguardo alle polpette di carne .
    viva l italia!
    ps : scusate l assenza di maiuscole ma il caps lock nn funziona

  13. ivan31 il said:

    io penso che nessuna persona al mondo abbia pensato che andare a vivere a londra,parigi,berlino eccc,potesse essere un modo e stile di vita diverso dalle citta’ italiane.
    londra come ogni citta’ europea ti da’ una possibilita’.
    la possibilita’ di poter far esperienza e perche’ no,cambiare la tua vita personale.
    io vivo a londra da 3 anni,e a tutti quelli che mi chiedono come mai sono andato via dall’italia,io rispondo sempre che ,essendo nato in una cittadina in provincia di alessandria,non avendo possibilita’ di un lavoro sicuro,di potermi costruire una vita decente,ho preferito spostarmi.
    e facendo i giusti calcoli,conveniva andare all’estero,piuttosto che cercare nuova vita in citta come milano,roma,firenza,ecc,che nonostante molte belle,viverci,sono molto piu care.
    detto questo,tutto il mondo e’ paese.in ogni citta’ del mondo troverai i furbi,i rompicoglioni,le prostitute,ecc….andare a vivere all’estero per un italiano,non deve essere cercare il paradiso,perche specialmente nelle piu’ grandi citta’,non c’e’ mai,ma deve essere vissuta come una possibilita’di poter cambiare la propria vita.mettersi in gioco e cercare di crescere e trovare la propria strada.
    io l’ho fatto,e non tornerei piu’ a vivere in italia.a me quelle idee di londra come citta’ meravisliosa non mi sono mai passate.
    oggi forse, la citta’,la vivo da “londinese” e non piu’ da turista che ha il sorrirso 24 ore su 24 stampato che si emoziona per ogni cosa che vede.
    mi arrabbio,a volte mi stresso in metro,in bus,al supermarket,al mercato ecc,ma sono solo piccoli dettagli e piccoli prezzi da pagare vivendo in citta’ enormi.le stesse cose succedono a milano a roma e in tutte le citta’ piu’ grosse del mondo.
    londra ti una possibilita’ che l’italia oggi non puo’ dare…crearsi un futuro.e’ questo e’ davvero molto importante x i giovani oggi.

  14. Bravo IVAN31

    Restaci a Londra e non tornare piu’ in Italia che ci fai un favore.

    Se vuoi diventare un vero Londoner D.o.C segui queste regole: mangia merda,ridi a battute inutili,non lavarti,bevi come un cretino tutti i venerdi’ sera’ fino a vomitare e a perdere i sensi,non lamentarti mai anche mentre te lo stanno mettendo nel culo e pensa sempre che l’Europa non conta un cazzo e loro anzi tu londinese sei al di sopra di tutto e tutti e aggiungi un pizzico di iprocrisia e falsita’ quotidiana e vedrai che nel giro di un mese diventi un LONDONER a tutti gli effetti.

  15. renata il said:

    Santino999
    ….non sei capace di critica, ivan31 , invece hai fatto un commento molto sensato e giusto. Mica perché tu vivi da represso in Italia devi prenderla con lui

  16. Il Generale il said:

    Io sono d’accordo con Ivan31. Londra e’ una citta’ che da’ tanto. Ci sono 10 milioni persone. Ci saranno quelli con poca cultura? Ci saranno quelli non educati? Ci saranno quelli poveri? Si’. Il punto e’ che c’e’ anche dell’altro e di molto meglio. C’e’ il top in termini di qualita’ della vita, soldi, appartamenti, gente di cultura, esperienze di vita, trasporti, organizzazione, business (le maggiori compagnie che operano in Europa NON hanno sede in Italia perche’ il mercato e’ troppo chiuso e complicato). Purtroppo se non puoi petermetterti un certo tipo di vita pensi solo ai lati negativi e inizi a paragonare Londra con ogni citta’ italiana. Pero’ qui puoi avere riconsciuto un successo personale che in Italia e’ difficile. Londra e’ come New York. E’ una citta’ dove le cose ACCADONO. E’ una citta’ dove non c’e’ praticamente razzismo, dove la gente non e’ incattivita dalla mattina alla sera e dove i clienti sono trattati come clienti e i colleghi come colleghi. Al pub se vuoi ci vai, se non vuoi non ci vai. E’ questione di stile. Molti inglesi non si ubriacano.. E’ che in Italia la percentuale di persone del ceto medio-basso e’ ahime troppo alta e queste persone non immaginano neanche a cosa potrebbero ambire in una qualsiasi altra citta’ Europea, semplicemente perche’ nessuno glielo ha mai insegnato..
    Londra e’ una capitale e non e’ minimamente paragonabile ne’ a Roma (capitale dello Stato) perche’ Roma e’ indietro di 20 anni, e’ incivile e, a meno che non fai l’attore o il deputato o l’avvocato, sei a piedi, ne’ a Milano (capitale degli affari), razzista, complessata, provinciale, brutta (a parte il primo anello) e soffocante.
    Oltre a cio’, tutto a Londra costa di meno. Perche’? Per il cambio: la Sterlina e’ una moneta forte, quindi i prezzi dei prodotti internazionali che tutti compriamo vanno col cambio di valuta e cio’ che in Italia costa 12, qui costa 10, senza contare che gli stipendi sono 4 volte superiori.
    Pero’, come ogni altra grande citta’ del mondo, i prezzi variano, il mercato e’ vario e bisogna trattare, non pensare che “la gente” sia buona con noi perche’ noi sorridiamo. E’ il mondo, sono le persone che funzionano cosi’. E qui a Londra o a New York queste cose le capisci in 10 mesi, in Italia forse le impari in 10 anni.

    Io amo la mia citta’ in Italia ma anche Londra. Non c’e’ meglio o peggio in assoluto, pero’, signori, siate obiettivi..

  17. eli il said:

    Ciao e complimenti per il blog! Potresti consigliarmi una zona che non sia troppo lontana dal centro, prezzi non esorbitanti e sicura di notte?

  18. massi il said:

    Sinceramente non sò che dire riguardo londra e il regno unito, sò solo che da li vengono i miei idoli della musica anni 70, che da li viene una certa mericotrazia che qua non è mai esistita; certo, ho esposto due soli fattori, però per me importanti e non parlo tanto di londra ma del declino italiano dove sembra tutto finire, la gente è triste e soprattutto non c’è la minima motivazione di crescita, ora sinceramente, senza rifarsi alla storia ( perche il nostro problema è proprio quello) avere una storia incredibile e stare li a guardare!!; behh insomma non è che gli inglesi non ce l’abbiano, non sono mica americani hahahah!! però la morale della favola è che la mentalità italiana clientelista è quello che ci sta dando il colpo di grazia e sinceramente non mi vedo sotto i ponti a chiedere l’elemosina, morirei subito!! ;).

  19. Silvia il said:

    Se sono capitata in questo blog è perchè sto vivendo un momento di crisi…Ebbene sì vivo a Londra da oltre 2 mesi, sono partita dall’Italia da sola, dopo una “inutile” laurea di 5 anni in teatro e arte per cercare qui quel lavoro che L’Italia non è mai riuscito a darmi. Cercavo un lavoretto tranquillo, semplice e onesto per pagarmi l’affitto e spese varie, non ero di certo partita per fare carriera nel campo teatrale o artistico….sono una persona abbastanza realistica io.
    Comunque dopo un mese mi arriva una telefonata per lavorare in un museo, supero il colloquio e il sabato e la domenica inizio in questo museo per bambini, il lavoro mi piace molto e per la prima volta mi sento realizzata; purtroppo però è un lavoro a “chiamata” e così passano le settimane senza farsi più sentire. Inizio quindi le famose apply online (tesco, zara, sainsburty, caffè nero…)dove in tutte vengo scartata e nessuno chiama. Continuo il porta a porta (anche in questi giorni) e nessuno chiama. Ho un inglese upper-intermediate e sò anche altre 3 lingue, il mio livello di istruzione è abbastanza alto e la mia presenza è impeccabile. Quando in giro dico che sono senza lavoro a Londra nessuno ci crede, dicono che è impossibile…eppure è proprio così! vedo persone lavorare che sono lazy e che a fatica comunicano in un inglese decente, a volte sono anche scortesi.
    Cari lettori, 2 mesi saranno anche pochi, ma non vedo differenze con l’Italia, pure qui per entrare in certi ambienti bisogna essere amico di o figlio di, inoltre qui per affrontare la giornata lavorativa o essere socievoli si drogano o bevono come dei pazzi e per avere più soldi dal governo sfornano figli che poi fanno accudire dalle nanny…mah
    Connazionali Londra è: marketing, apparenza e soldi…e gli inglesi sono furbi e coprono il marcio che c’è, se entro un mese non trovo un lavoretto torno a casa, dove almeno si sente ancora il profumo del prato appena tagliato e il rumore della pioggia.
    Silvia

  20. Marios il said:

    Credo che Londra sia adatta a chi ha ambizioni di carriera e sia fortemente motivato, se sei bravo nella tua mansione vai avanti e passi di grado, in Italia e il contrario: se sei bravo nella tua mansione rimani a svolgerla poichè sei capace, il merito (l’avanzamento) lo si dà all’incapace (poichè non lo si può licenziare). Ed è ovvio che la principessa di papà o il bimbominchia ci si trovino male: non sono abbastanza motivati.

  21. roland77 il said:

    penso che tutto il mondo sia in fondo un grande paese…conosco bene lo uk e ho vissuto sia a Londra sia a Southampton, con interamezzo a Bath…LASCIAMO PERDERE…sono tornato in Italia a casa mia.Il vero inglese è gretto,maleducato e sporco.Le persone per bene che ho conosciuto erano tutti provenienti da altri paesi tranne un ragazzo di Reading.Londra è bella affascinante ma lasciamo stare soho, finsbury o brixton.lasciamo perdere le armi usate dai ragazzini delle bande della periferia sud…altro che i nostri bulletti presenti nelle nostre scuole italiane.E non parliamo degli scippi…o delle rivolte anti islamici o le risse nei pub.southampton invece è da chiudere con il fuoco nonostante gli studenti che la vivono…che dire fa schifo la città fa schifo la gente.Ricordo ancora la casa di un conoscente inglese che ho visitato, dove ad accogliermi trovai una pseudo bistecca orami marcia su un piatto adagiato in cucina chissà da quanto tempo…E’ vero molte ragazze sono belle e quando girano in gruppo tra loro ti sembra di vivere un sogno ma sono una minima parte.L’italiana media è molto migliore e più curata…e sicuramente non prova a baciarti dopo aver vomitato o non si piscia nei pantaloni perchè ubriaca.Non sono quì a dire che l’Italia sia meglio anche su di noi ci sarebbe tanto da ridire ma londra e e l’Inghilterrain generale non hanno nulla da insegnarci amzi…

  22. Marco il said:

    Finalmente qualcuno che dice la verità!
    Sono qui da 5 mesi e mi rendo conto che il tanto osannato ESTERO è tanto fumo negli occhi.

    Che dire…Londra si contraddistingue per appartamenti fatiscenti, moquette sporca ovunque, bagni minuscoli, giardini usati come discariche, presenza massiccia di topi considerati animali domestici, gente alcolizzata.

    Perchè nessuno imbecille di giornalista o inviato dall’estero racconta mai queste cose…dove sono i vari Caprarica, i Severgnini,che al posto di fare servizi idioti sui bigodini della Regina, non parlano del disagio e dei problemi seri che ci sono qui??!!

    Siamo stati sputtanati per le immondizie di Napoli, e nessuno racconta quante ce ne sono qui nelle aiuole, nei vicoli, per strada, nei giardini!

    Non citiamo quello che ingoiano, solo per riempire la pancia, mangiare per terra, sul letto, in metro, porcherie da fast food è la normalità.

    Sciatti, sciattissimi. Non me la sto prendendo con gli Inglesi, all’estero sono tutti così, ho vissuto con un greco e spagnolo, una disperazione.
    Non abbiamo nulla da imparare dagli altri.

    Mi rendo conto che il giorno in cui gli italioti si sveglieranno e manderanno via questa classe politica delinquenziale, mettendo persone serie che faranno gli interessi dei cittadini, si renderanno conto dell’enorme potenzialità che ha il nostro Paese.

    • nicola il said:

      sono d accordo. Ho vissuto 3 anni a Londra (leytonstone) in east London e avevo affittato una camera in appartamento in condivisione con 7 -8 persone. La qualita’era pessima, nessuno aveva ristruttutato niente, moquette sporca ovunque. Non ce confronto con L Italia. Punto.

  23. Lella il said:

    Ho viggiato poco nella mia vita e non sono mai stata a londra, ci andrò a breve per una vacanza..
    però sono sempre stata orgogliosa di essere italiana a prescindere, e mi è sempre spiaciuto sentire e percepire questa svalutazione nei confronti del nostro paese.
    Certo, ogni posto ha i suoi pregi e difetti, ma noi dovremmo prima imparare ad apprezzare quello che abbiamo (perchè non è poco)e poi concentrarci veramante sulle cose che vogliamo cambiare.
    dovremmo cercare di ritrovare un po’ la fiducia in noi come popolo, e cercare di reinventarsi nuovi lavori (magari investendo di più sul turismo – banale, ma vero)
    abbiamo già molto qui anche se sembra un commento da pizza e mandolino però è vero.. cibo sano, buono, diverso per ogni regione, clima, storia, natura, paesaggi, monumenti..si tratta solo di aprire gli occhi guardare, vivere e apprezzare anche queste cose.

    e ogni tanto pure noi dovremmo mandare a quel paese chi ci offende e chi ci sottovaluta e fare un po’ i superiori

    buona giornata a tutti
    viva l’italia e gli italiani

    sono contenta di leggere che molti la pensano così

  24. Nunzio il said:

    La maggior parte delle cose che leggo qui mi sembrano delle mezze verità.
    Ognuno di voi ha in parte ragione e in parte torto,questo è il mio punto di vista.
    Bisogna considerare sopratutto la condizione personale di una persona che decide di andare a vivere all’estero e se ha la possibilità di scegliere.
    Spesso chi non può scegliere cosa fa?
    Mi chiamo Nunzio ho 35 anni e da 13 vivo a Londra con brevi parentesi di qualche mese in giro per l’Italia e altri paesi europei durante gli ultimi anni.
    Condivido la mia esperienza personale perchè vorrei comunicarvi perchè ho scritto “mezze verità” Io 13 anni fa sono rimasto solo,senza nessuno, senza più una famiglia. Quindi per me andare all’estero e rimanerci è stata una necessità perchè in Italia non volevo più starci.Londra è una città durissima,cara,fredda eccetera..ma a volte è anche bella,affascinante e piena di opportunità per chiunque.Ogni volta che tornavo in Italia dopo qualche settimana avevo già voglia di ritornarci.Ogni volta che venivo d’estate in Italia per lavorare trovavo sempre il datore che alla fine voleva farti lavorare in nero,che pagava in ritardo che non manteneva le promesse fatte.Londra è cara,carissima a volte e sporca,sporchissima,le case a Londra non sono belle è costano tanto,tantissimo! A Londra non ho mai incontrato nessun datore di lavoro che volesse pagare in nero,lo stipendio è sempre puntuale a Londra. A Londra l’unico che voleva pagarmi in nero è un italiano che ha un alimentari a Farringdon..Londra è una metropoli grande tre volte Milano e due volte Roma..a Londra è facile incappare in qualche truffa peggio che a Napoli! A Londra non c’è mai il sole..a Londra c’è anche il sole. Fare paragoni con l’Italia a Londra è solo una perdita di tempo. A Londra il Vaticano ha fatto chiudere il negozio dove io e altri 7 lavoravamo lasciandoci per strada senza lavoro. A Londra ho incontrato una ragazza italiana che mi ha amato per tre notti consecutive. Londra diventa pesante con gli anni. Londra è ottima per chi guadagna tanti soldi nella City. Londra non è per tutti ma ci vivono tutti. Gli inglesi non sono cattive persone,gli inglesi sono quello che sono. Io ogni 5 o 6 mesi volevo andarmene da Londra ma poi rimanevo,poi ci tornavo. In Italia non ho nessuno. L’Italia è bellissima ma l’Italia è brutta se non hai nessuno. Ho vissuto a Milano,Roma,Aosta,Reggio Calabria,Ravenna,Rimini,Padova,Verona,Assisi,Firenze..Londra è bruttissima se non hai nessuno ma a Londra puoi nascondere meglio la tua solitudine. A Londra ci sono tanti italiani alcuni hanno una mente molto aperta altri sembrano rimasti in Italia. A Londra ci sono molti italiani che si comportano da razzisti nei confronti di altri italiani.Londra,se superi i 30 anni non è più un bel posto dove vivere.Londra è un bel posto dove vivere sempre e comunque quando si ha la possibilità,la certezza di poter scgliere quando e come andarsene o ritornare..spero di essere riuscito a dire quello che penso..grazie a chi ha letto questo commento…io sono un artista e col mio lavoro difficilmente potrei vivere in Italia..anche a Londra non è semplice ma è diverso..Nunzio

    • sonia il said:

      Londra a parte hai scritto con ironia e sentimento delle cose bellissime! E non tanto su londra che come ogni città del mondo è bella più se puoi, che se vuoi. Nova Delhi non è tra le capitali col miglior tasso di vita se sei uno dei 16.000.000 di “senza nulla” che ci vivono, ma è una città alla moda e piena di opportunità se sei tra quei pochi che Nova Delhi, Londra, Milano o New York poco cambia. Ti sono vicina, io pure ho perso tutte le persone che amavo se ancora sono legata alla città in cui sono cresciuta, la differenza non la fanno più i le ore o giorni. Ciao Nunzio e buona vita

  25. Marika il said:

    Adesso la voglio dire io una cosa: ma se Londra o le città straniere vi fanno talmente schifo, che cosa vi ci trasferite a fare? Solo un ingenuo parte pensando che fuori dall’Italia ci sia il paradiso. Il paradiso forse non c’è, ma gente, all’estero si vive meglio. E’ inutile che osannate l’Italia, la pulizia, il cibo e il tempo. Io vivo da un anno a Vancouver, e la verità è che io li baratto VOLENTIERI il cibo e il tempo per vivere in una comunità composta da persone civili. Preferisco l’indifferenza piuttosto della gente che si fa i cazzi tuoi. Preferisco chi si fa il culo e si arrangia a vivere in un buco, piuttosto dell’Italiano che a 30 anni sta ancora a casa con mamma e papà! In quale città d’Italia ti mantieni facendo la commessa?? O il cameriere? Non abbiamo diritti, non abbiamo possibilità. L’Italia è bella solo da turista, ma per noi giovani è il posto in cui i sogni MUOIONO.

    • MariaGiorgia78 il said:

      Io credo che la gente vada all’estero per migliorarsi…io ho viaggiato in tutto il mondo e non ho mai provato frustrazione più grande di quando ho a che fare con gli inglesi (il 60%) e la loro mancanza di rispetto nei confronti degli immigrati…non voglio dilungarmi troppo dico solo che va bene essere immigrati, va bene fare i sacrifici ma la dignità non ce la dimentichiamo in Italia ok?

    • Elviretta il said:

      Concordo con te Marika. E meglio vivere in un buco per un po, mettere da parte soldi per un futuro appartamento e maturare piuttosto che farsi mantenere da mamma e papà fino a 50 anni. La mia amica facendo la commessa a Roma non può pagare un affitto o un mutuo se la madre gli compra casa. I primi tempi mi sono adattata a lavorare nei bar, adesso sono receptionist e studio Business Administration in un’università londinese per migliorarmi. Cosa impossibile in Italia. Qui a Londra ci si viene se si vuole migliorare facendo sacrifici. Sennò meglio scegliere altre mete.

  26. Giuseppe il said:

    Sono a Londra da due anni e mezzo dopo averne fatti 4 a Barcellona. Mi ritrovo in molti dei commenti, sia di chi apprezza certe qualita’ della vita qui, sia di chi, giustamente, rivaluta l’Italia.
    Francamente, ne ho le palle piene di questa citta’. Il discorso della qualita’ della vita…certo, se trovi il lavoro della tua vita e guadagni una paccata di soldi. Ma se non trovi queste due cose…sei fondamentalmente fottuto, cosa che in altre citta’ non avviene, se il contesto e’ piu’ accogliente.
    Non ho letto tutti i commenti, nessuno ha citato, oltre al cibo orribile, il tempo schifoso, la gente falsa ignorante e altezzosa (per loro l’Europa e’ una cosa a parte, d’altra parte questo Paese si chiama Great, non Big, Great, per quanto in contesto geografico siano sinonimi, ma e’ cmq indicativo di qualcosa, per me); dicevo, oltre a tutto quello, non so se avete citato la solitudine di questa citta’. La sensazione di essere trasparenti, sentire gente che dopo 9 anni se ne va perche’ vivere qui e’, a detta loro, “miserable and lonely”, penso: cacchio, dopo 10 anni sei ancora un pesce fuor d’acqua?
    Quanto alla qualita’ della vita in generale, ricordate che PAesi efficienti come quelli Scandinavi sono in vetta alle classifiche di suicidi da un bel po’ di anni…fate un po’ voi. Sapete chi era all’ultimo posto nel 2009 in tale classifica? La Grecia.
    Fate un po’ voi.

  27. gennaro il said:

    Ho letto tutti i vostri commenti compreso il primo, e ho notato un incredibile stato di malessere, ma perche? credevate che londra vi aspettasse a braccia aperte con un bel Welcome abbiamo bisogno di te!!! ma per favore…….
    chi decide di emigrare dovrebbe essere consapevole che qualsiasi sia la citta dove va deve rimboccarsi le maniche e darsi da fare, cosa che credo che abbia gia fatto nel suo paese di origine ma senza successo, deve sapere che dovra lottare e sa che se inisiste le cose le ottiene a differenza dell’italia dove tutto cio non è sufficiente perche il sistema non c’è lo permette.
    Tutto qui!!! Chi si lamenta della vita a londra, della citta sporca del tempo brutto sta trovando solo giustificazioni al suo ennesimo fallimento e per nasconderlo si aggrappa a futili motivazioni.
    Crescete la vita è dura non una favola per bambini, siate almeno onesti con voi stessi e con chi vi circonda.

  28. Juliet il said:

    Sto leggendo molti articoli di persone emigrate a Londra perché io sarò la prossima. A settembre finirò i miei studi e mi trasferirò a Londra, perché al mio compagno è capitata l’occasione lavorativa di una vita; per quanto riguarda me, vivere all’estero è sempre stato il mio sogno, e Londra mi è entrata nel cuore tanti anni fa quando l’ho visitata la prima volta in gita scolastica, e tornarci è sempre un piacere. Professionalmente inizierò da zero come avrei dovuto fare in Italia: unica differenza, il pensiero di dover andare a cercare impiego qui in Italia mi metteva l’angoscia, perchè vivendo in un paesino di montagna il mio futuro era già scritto: segretaria d’albergo, commessa o impiegata all’ufficio turistico. Per carità, sono fortunatissima: non sto fuggendo per necessità economiche e ho la sicurezza che se mi dovesse andare male qui ho già casa e lavoro stagionale garantiti. Ma io ho sempre voluto andare via: sono una mente nordica nata nel corpo di un’italiana. La prima volta che ho messo piede in Norvegia mi sono messa a piangere perchè ho sentito un senso di appartenenza mai provato fino ad ora. Quando vado a Londra è come tornare finalmente a casa. Ogni volta che viaggio per il nord Europa, tiro un sospiro di sollievo e mi sento libera. E’ quando rimetto piede su suolo italiano che mi si stringe un nodo alla gola e mi sento in trappola! Niente funziona, la professionalità non esiste, è tutto un “ma si, tranquilla, volemose bene”, non c’è precisione e tutto viene fatto alla carlona. Gli italiani prendono le cose serie sotto gamba e le minchiate le trasformano in questioni di stato. Affoghiamo in bicchier d’acqua.Sul fronte relazioni è un disastro: io sono una persona molto leale e sincera e qui mi trovo malissimo perchè sembriamo tutti amici finché c’è da offrire qualcosa, ma finito questo ognuno per la sua strada a parlare male degli altri. A Londra sarà uguale, se non peggio, ma almeno non sarò circondata da questa gente. I servizi saranno migliori o peggiori, ma essendo una grande città avrò modo di scegliere. Gli inglesi saranno sporchi e ubriaconi, ma io potrò scegliere di non esserlo e curare casa mia come faccio qui. Il cibo sarà schifoso, ma almeno se vado al ristorante posso passare una serata tranquilla senza essere molestata dal tavolo a fianco che ha tre bambini urlanti, piangenti, sputanti cibo che si rincorrono per il locale ribaltando camerieri e tavoli senza che i genitori battano il minimo ciglio. Farò fatica, all’inizio, a trovare una sistemazione e un lavoro che mi piacciano, ma almeno vivrò fuori di casa, all’età di 24 anni (che è già tardi) e proverò a farcela da sola, senza pesare sui miei genitori, che finalmente potranno vivere la vita per cui hanno lavorato tanti anni. I prezzi delle case a Londra saranno proibitivi, ma non tanto quanto in Alto Adige dove abito io, dove un appartamento di 60 mq lo affittano a 1200 al mese se ti va bene e i padroni di casa se ne approfittano incessantemente degli affittuari. Gli inglesi sono freddi? mi sta bene, meglio questo che l’invadenza oltraggiosa, la maleducazione diffusa, la mentalità serrata e il continuo voler far polemica su tutto che ci sono in Italia. Il tempo fa schifo? Che dolci… dove vivo io nevica sei mesi all’anno e gli altri sei diluvia senza sosta. Se va bene fa un mese di mezze belle giornate in luglio. Il sole mi urta, al mare non ci vado perchè mi annoio.
    Io non voglio partire con l’arroganza di dire che farò sicuramente meglio di chi ci è passato prima di me. Vorrei solo la possibilità di mantenere il mio entusiasmo, e provare ad emigrare senza pregiudizi e con una mentalità aperta ad abbracciare una nuova cultura, pregi e difetti, senza fare paragoni con quello che sto lasciando.

  29. Anna il said:

    @juliet: CONDIVIDO PIENAMENTE TUTTO QUELLO CHE HAI SCRITTO! A parte il fatto che io vivo in Sicilia, dove il lavoro non lo trovi nemmeno pagando, a meno che non ti accontenti di un call center a 300€ al mese (quando te li danno) per 8-10 ore al giorno! Io e mio marito (30 anni io, 31 lui) stiamo meditando di compiere questo passo con il nostro bimbo di 3 anni. Mio marito lavora in un’impresa funebre (di famiglia) facendo un lavoro che odia e in cui viene trattato da ultima ruota del carro nonostante il suo boss sia anche suo padre. Non ci aspettiamo, nè pensiamo, di andare a trovare il paese dei balocchi, o la gente che ti accoglie a braccia aperte. Vogliamo solo una possibilità di lavoro e di crescita che qui non esiste. Il vero lavoro di mio marito è nel settore informatico e io sono una cake designer, ed entrambi pensiamo che a Londra avremo più possibilità della nostra “amata terra”! Se devo dire come la penso, la Sicilia, a parte cibo (che posso preparare anche li, essendo una discreta cuoca), sole, caldo (che odio con tutta me stessa) e mare (che mi annoia oltre ogni immaginazione, tanto da scegliere eventualmente la piscina!) non offre niente di niente! Abbiamo vissuto da fidanzati un anno a Roma e anche li la situazione non era molto diversa, se non x qualche possibilità di lavoro in più, che comunque ora è sparita, e affitti cari tanto quanto Londra. Smettiamola di vivere nel mondo dei sogni e di pensare che l’Italia sia il paese perfetto e che i problemi che ci sono siano risolvibili e di poco conto, perché finché non cambiano le teste dei governanti, e degli italiani stessi, non si arriverà da nessuna parte! Magari Londra farà schifo (ci sono stata 5 volte e non mi è sembrata così negativa, ma questo si vedrà vivendoci), sarà sporca e piena di gente orrenda, ma a me che interessa solo andare a lavorare, vivere dignitosamente e assicurare a mio figlio un futuro, va più che bene. Poi se è l’inferno, e l’Italia è il paradiso, probabilmente sono più demone che angelo!

  30. Francesco il said:

    Bell’articolo. Concordo con praticamente tutto quello che hai detto.
    Ho vissuto a Londra per 5 anni e poi finalmente ho trovato l’opportunita’ per andarmene (in America non in Italia).
    Vorrei condividere la mia esperienza:
    Cose positive:
    – tante opportunita’ lavorative e stipendi in media piu’ alti
    – piu’ professionalita’ e zeor qualunquismo
    – mille culture diverse
    – mille divertimenti e posti dove andare a divertirsi (specialmente se sei giovane e single)

    Cose negative:
    – tempo totalmente deprimente, nuvolo per la maggior parte dei giorni.
    – assenza di colori. panorama molto grigio / marrone (mattoni).
    – qualita’ delle case pessima, costose, sporche e piccole
    – moquette dovunque (x mascherare la sporcizia)
    – immensa cultura del bere e dell’ubriacarsi a prescindere dall’eta’ e del sesso.
    – socializzazione sempre nei pub / bere bere e bere
    – pochissima vita all’aperto, londra ha dei bellissimi parchi ma si usano 3 giorni all’anno se sei fortunato o sei un inglese che si sdraia sull’erba con 11 gradi.
    – il razzismo a londra non esiste. ma gli inglesi ti faranno sempre capire che non sei inglese. scordatevi l’ospitalita’ e il calore latino.
    – gli inglesi non hanno la minima idea di cosa voglia dire vivere una vita salutare (ovvio non tutti, ma la gran parte). preferirebbero spendere £50 in alcohol e £5 in pollo fritto.
    – i treni super costosi, zero possibilita’ di avere 1 macchina. Fare tutto senza una macchina e con il tempo di merda che c’e’ sempre e’ una bella rottura.
    -troppo grande. se vivi in North London difficilmente andrai in South London e viceversa.
    – vecchi inglesi ubriachi che mangiano le patatine fritte alle 11 di sera in metro.

    Potrei andare avanti all’infinito… Conclusione: non ritornerei a vivere a Londra neanche se avessi un lavoro da £100K all’anno.
    Posto totalmente deprimente.

    Ciao.

  31. Juliet il said:

    @Anna Grazie per avermi risollevato un pò il morale, tutti questi resoconti negativi mi avevano messo un pò di ansia!
    Mi dispiace molto per la condizione lavorativa in cui vivete, soprattutto per tuo marito perchè so quanto difficile sia lavorare per la famiglia ed essere trattato come l’ultima ruota del carro! Mia madre ha lavorato per anni nel rifugio alpino di sua sorella, per poi essere trattata come una delinquente dai suoi nipoti (i figli di sua sorella).. A volte far parte della famiglia pregiudica pesantemente il rapporto di lavoro, infatti io mi son sempre rifiutata di lavorare per i miei zii.
    Sono sicura che sia per tuo marito che per te ci saranno tante opportunità a Londra, e che il vostro bambino crescerà in un ambiente più equilibrato, sicuramente più meritocratico e aperto. Il campo dell’informatica in Uk ha molta disponibilità ed è sicuramente più flessibile rispetto all’Italia. E per quanto riguarda il cake design, il mio compagno fa lo chef ma è appassionato di pasticceria, e ha ricevuto molte richieste prima di trovare il suo posto attuale, quindi penso che non troveresti eccessive difficoltà! I wish you both the best of luck!

  32. Michele il said:

    Ho letto e riletto il post e i commenti, e sono giunto alla conclusione che il problema non è Londra, ma chi scrive. Per vivere all’estero, lontani da mammina e paparino, servono apertura mentale, spirito di adattamento e la volontà di compiere dei sacrifici, nonché una discreta intelligenza. A quanto vedo, molti di quelli che hanno scritto non raggiungono il punteggio minimo necessario per provarci. Rimane da aggiungere che l’italiano si aggrappa agli antichi romani (o a Leonardo Da Vinci, tanto per citarne un altro) per sentirsi migliore è la rappresentazione di un fallito. Schiettezza per schiettezza.

  33. Nicola il said:

    Le città in cui viviamo sono come vestiti: ad alcuni stanno benissimo e ad altri no, al di là della bellezza o meno dell’Italia o di Londra. Io vivo a Londra e mi fa schifo perché non mi dà tempo per vivere i rapporti, però ho uno stipendio. E amo Nunzio per quello che ha scritto nel suo commento e ammetto che mi sono anche commosso.

  34. Emilio 52 il said:

    avendo frequentato stranieri in Italia e pure italiani sposati con stranieri, il resoconto è che tutto il mondo è paese, che ovunque i problemi sono sempre gli stessi e in ultimo che l’italiano all’estero sa essere meschino come pochi altri, ad esempio in Inghilterra sulla costa mi hanno riferito scene di compatrioti che per un nulla tiravano fuori il coltello….io penso che certa gente dovrebbe stare in galera invece di andare a insozzare il mondo…con rispetto parlando.

  35. Mark il said:

    Non ce l’ho fatta a leggere tutti i commenti, ma penso che a molti manchi un po’ di “equilibrio”. Mi spiego meglio. A Londra ci sono stato una sola volta da turista, e quando sono andato a Berlino (da turista) mi sono sentito meglio, già facevo i paragoni coi londinesi snob e presuntuosi. Il punto è che in pratica molti di voi sono “scappati” a Londra per trovare la città perfetta, poi si sono resi conto che non è così ed adesso l’Italia è diventata il paese dei sogni. Mi raccomando usate il cervello! Qualsiasi posto al mondo diventa invivibile quando c’è troppo affollamento, Italia, Inghilterra Spagna etc. E’ una legge naturale! Poi conta tantissimo anche il fattore soggettivo: chi può vivere di rendita può andarsene in un’isoletta sperduta della Grecia o in Sardegna, mentre chi non se lo può permettere deve andare in luoghi più industrializzati; ma se tutti ci vanno ecco che non c’è più lavoro neanche lì! Ma veramente pensavate che gli inglesi fossero degli ebeti e non avessero difetti? Consigliereste ad un padre di famiglia di trasferirsi in Grecia o Portogallo solo per la bellezza del paesaggio? Io sono convinto che l’Italia è un posto di una dolcezza unica, ma, scusate, siamo arretrati! Avete mai lavorato in un’aziendina del sud? Mentalità medievale, punto. Io direi che tutti posti (udite udite!) hanno vantaggi e svantaggi, cioè che NON esiste il paradiso. Il posto lo scegliete voi. Vi siete rotti dell’Inghilterra? Escludendo l’Italia, dove i datori di lavoro si suicidano (succede anche a Londra?), scegliete un altro paese europeo, che so, Benelux, area Germanica, Francia, o a Vancouver dove sta Marika che ha detto delle cose che condivido in pieno. A me, finito lo stage in Italia (ho 30 anni) piacerebbe andare a Berlino. In bocca al lupo a tutti!

  36. michele il said:

    Non sono per niente d’accordo con l’articolo che ho appena letto, sicuramente
    Pensare che Londra sia la città perfetta è un’ utopia, visto che ci sono 10 milioni di abitanti di tutte le nazionalità ed è normale che in una città di queste dimensioni ci sia criminalità. è ovviamente caotica con ritmi di vita molto alti, questi sono sicuramente punti a sfavore per quanto riguarda la qualità della vita. Ma non è per niente vero che il vecchietto ti passa avanti nella fila oppure di dover aspettare 20 minuti l’arrivo della metro. Sicuramente Londra avrà tanti difetti ma non diciamo stronzate del tipo le ragazze ubriache a piedi nudi per strada o le sud americane seminude, perchè oggi le ragazze si imbottiscono di alcol anche in italia e le prostitute noi ce le abbiamo per le strade, invece qui sono negli appartamenti, e poi il riferimento ai napoletani, sinceramente potevi evitarlo visto che stiamo parlando di Londra.
    Comunque un consiglio che posso dare a tutti i ragazzi che stanno pensando di trasferirsi a Londra e di non leggere queste cazzate.

    • nicola il said:

      guarda io vissuto 3 anni a Londra e ti garantisco che le ragazze scalze e ubriache per la strada o nei bus ogni fine settimana sono la norma li. Oltre alle alette di pollo sparse per le strade. Quindi riflettere prima di parlare

  37. Paolo il said:

    Ultimo commento di Michele:
    conciso ma efficace.
    Il più grande di tutti!
    A noi Italiani piace essere molto ipocriti, facciamo i moralisti e facciamo finta di non vedere.
    Poi sembra che la vita giri attorno al cibo, parliamo sempre di quello.
    Anche da noi ci sono ormai tante persone che si nutrono nei fast food.
    Io ho 50 anni, ho sempre praticato sport, ma sinceramente pur sforzandomi non ricordo che 30 anni fa, anche tra quei giovani non particolarmente sportivi, ci fossero esemplari che oggi vedo tranquillamente deambulare per i centri commerciali (a Roma) e che sembrano personaggi deformi disegnati al computer.
    Quello che Anna dice sulle possibilità di lavoro in Sicilia per i giovani è così anche a Roma e nei dintorni.
    L’Italia si sta fermando ….

  38. Elisa il said:

    sono daccordo con Nunzio!…ogni città ha i suoi pro e contro,dipende da uno come la vive,cosa sente, ognuno è diverso. Ho abitato a Londra per un anno, ho fatto la commessa in un negozio In Regent St..guadagnavo 830 sterline, per 40 ore..se valuto in euro alla fine la cifra è quella,due giorni liberi a settimana. condividevo la camera con una mia amica, 340 sterline a testa al mese,più metteteci la metro..mi rimaneva ben poco!,anzi pochissime ci sn stati mesi che arrivavo che mi rimanevano 30 sterline l’ultima settimana!”però l’ho fatto!e lo rifarei!ho migliorato tantissimo il mio inglese!..appena arrivata nella città (2010)nn ho provato quel woooow che mi aspettavo,anzi sn rimasta delusa!!ma ho conosciuto italiani che pensavano che Londra era la città più bella del mondo e come dice Nunzio italiani bigotti,razzisti cn gli altri italiani,che credevano di essere superiori perchè abitavano a Londra da molti più anni!..ho fatto cmq amicizie nuove,mi sono confrontata con nuove culture,la siamo tutti diversi ,tante storie,tante religioni e mi sn dovuta confrontare cn pensieri diversi.ci sn stati giorni tristi in cui tutto mi faceva schifo,odiavo tutti..ma poi pensavo a cosa avrei trovato tornata a casa,che nn capitava a tutti di fare un’esperienza come la mia e allora ho cominciato a trarre il buono da ogni cosa. Per migliorare il mio inglese ogni giorni mi sforzavo coi miei compagni di lavoro, mi scrivevo su un foglio ogni parola nuova che imparavo,ogni frase…Sono tornata a casa due volte,una volta d’estate,a luglio per due settimane..e li mi sno goduta tantissimo il sole,il mare,le mangiate,la famiglia…ho odiato Londra ma una parte di me la ama,ama le persone e gli amici veri che ho conosciuto,che abitano ancora la e mi dicono di tornare. a tutt’oggi non credo che Londra sia la mia città,nn la sento propriamente mia, ancora nn ho quel wooow che vorrei trovare in una città ma qui in Italia cosa c’e’?non si vive solo di Sole,spiaggia e belle mangiate e dell’orto che ogni estate mi regala gioie infinite…dobbiamo mettere sulla bilancia tutte queste cose..come nn si vive di nebbia,di freddo,di smog, di giorni che volano (perchè a Londra il tempo vola davvero)..ma alla fine in qeusto mondo dobbiamo farci una strada, una “carriera”..e qui in Italia non mi sembra che ci sia tanto futuro!..io sono disoccupata,sto valutando l’idea di tornare a Londra..sono combattuta,molto,perchè è una città cmq cara,nn ti permette di metterti soldi da parte..però alla fine che cosa conta nella vita??..io ancora me lo chiedo..so solo che ogni città ha i suoi bad and good sides…nn c’e’ niente di perfetto..spetta a noi decidere di come vedere le cose…ognuno porta dentro di se la sua esperienza!

  39. Matteo il said:

    Il fatto è che uno deve essere consapevole di cosa vuole, Londra ti assicura (se sei bravo/a e voglioso/a di lavorare) una carriera, mentre in Italia è molto più difficile.. Gli ambiziosi fanno bene ad emigrare perché come detto da tanti Londra di offre una possibilità, ma chi come me ama le piccole e piccoli piaceri che alla fine sono i migliori fa bene a rimanere in Italia (che è il più bel paese del mondo). Io penso che tutto fa esperienza e lamentarsi di qualsiasi cosa non serve a nulla, bisogna apprezzare se avete vissuto e lavorato a Londra, non si sputa nella minestra dove si è mangiato.
    Ora parlando della mia breve esperienza, io sono partito con la convinzione che in Italia per un ragazzo di 20 anni non ci fossero occasione lavorative da sfruttare, ma stando qui seppur da poco ho capito che se vuoi puoi arrivare “ovunque” tu voglia, ma questo come già detto dipende solo da quello che vuoi. Io ho lasciato una famiglia fantastica, amici altrettanto fantastici in una città meravigliosa per andare a Londra, ma dopo poco mi sono accorto che non è quello che voglio. In fondo ognuno di noi è padrone della sua vita e sceglie ciò che ritiene giusto o sbagliato, io sono tornato fiero e orgoglioso della mia esperienza.
    Concludo col dire che ognuno di noi dovrebbe fare quello che lo fa star bene senza stare a criticare tutto e tutti, perché chi critica vuol dire che è infelice e insoddisfatto della propria vita.

    Matteo

  40. Evaristo il said:

    Vivo a Londra da anni ormai, e sì, anche qui ci saranno i crimini, gli scippi, gli omicidi, e i furbi che passano davanti in fila al supermercato. La domanda è: quanti ne vedi tu? Io a Roma ci ho vissuto per trent’anni, e ne ho viste di tutti i colori, quotidianamente. Qui a Londra la cosa che avviene, se avviene e la vedi, capita di rado. Se poi ci stupiamo che ci sia la raccomandazione sul posto di lavoro, allora ci dovremmo stupire dell’esistenza di un social network come LinkedIn. Tra l’altro molto usato a queste latitudini. Se ci stupiamo della criminalità londinese, è perchè non hai mai vissuto quella romana o napoletana. Insomma, nessuno ha mai detto che Londra sia il paradiso terrestre, ma qui le tasse le paghi, e i servizi li vedi, in Italia? I politici qui ogni tot anni cambiano faccia, in Italia? Poi che gli inglesi siano zozzi, che non rispettino le elementari norme igieniche, quello è vero ed innegabile, ma io mica devo andare a pulire il culo agli inglesi o leccargli i piedi. Per questo, anche se presenti, queste cose non mi riguardano, e non riguardano nessuno della mia famiglia. Quello che mi interessa è avere un lavoro pagato il giusto, la possibilità di crearmi una famiglia, una casa che non sia una bettola, una vita soddisfacente che mi consenta di andare in viaggio due volte l’anno, per Natale e d’estate, e di tornare a trovare amici e parenti in Italia quando voglio, per poi ritrovarmi una pensione che non sarà decurtata dalle varie finanziarie da qui a quando smetterò di lavorare. Questo Londra me lo da, Roma no. Saluti.

  41. Marco il said:

    Italiani che vi lamentate di Londra perche’ qui e perche’ la’.
    Fate esperienza e comportatevi come ritenete giusto, senza sempre criticare cose-persone-abitudini-scelte-vite-culture che non conoscete.

    L’Italia e’ bella come tanti altri posti al mondo. Il sole non e’ italiano, e’ cosi’ in tutto il mondo se sei sulla stessa latitudine.
    Il cibo e’ stato creato e si e’ evoluto in giro per il mondo nel corso dei secoli, le cose non nascono nel paesino chiuso su per la montagna.

    Siete all’estero? E allora non fate i rammolliti. Comportatevi come ritenente giusto. C’e’ la gente sporca? Glielo dite! Lavati! Si grattano il naso? Glielo dite! Non fare quelle schifezze davanti a me! Si ubriacano? Prendeteli per il culo! Vi offendono? Arimandateli affancxxo! Cercano di fregarvi? Intimiditeli e fatevi valere! Vi rispettano? RISPETTATELI!!!

    Come credete che si educhino le persone? A caxxate? Visto che tirate sempre fuori Er Colosseo e Li Mortacci de qualcunaltro, dopo non vi lamentate se altri popoli amano la Regina o la loro Terra.

    Ma vi siete chiesti come i Romani trattavano o educavano gli altri popoli o facevano progredire i loro territori? STUDIATE LA STORIA!!! Credete che abbiano conquistato il loro Impero lamentandosi e tornando da mamma’???

    Sempre a parlare di migranti e migranti e migranti… ma lo capite o no che la gente con la testa non gliene frega niente di ste caxxate. La gente va dove vuole e si impone. Altro che freddo, nuvole, sporcizia e ste menate qua.
    C’e’ sempre il senso di dovere essere accolti. Ma da chi? E perche’? Le stesse storie che avrebbero potuto raccontare italiani del sud trasferitisi al nord o viceversa in altri tempi.

    Imparate a imporre cio’ che ritenete sia giusto invece di rompere e andare a lamentarvi da mamma’, che mamma’ se scocciata de starvi a sentire!
    Prendetevela con chi non vi tratta come ritenete giusto invece di sfogarvi con altri. Imparate a crescere!

  42. L’ Italia nei bei anni 70-80-90 e stato il sogni di molti stati europei, e stato quel paese dove i giovani volevano crearsi il proprio futuro, dove potevano far fiorire la loro ribellione e i loro sogni.
    Lo è stato, ma a causa di scelte sbagliate e da CRIMINALI che governano il paese tutto crollo ,mettendo di mezzo anche la crisi, e i sogni diventano incubi, arrivando fino ad’ oggi dove quei italiano che sputa nel proprio paese dice a quel straniero che vive da 20 anni in’ Italia contribuendo anche lui a cercare di migliorare la situazione ” Negro di merda – Indiano di merda – Rumeno di merda – tornate a tuo paese ! stai inquinando il mio con la presenza della tua razza!” ,
    Quel italiano disoccupato perché si rifiuta di sporcarsi le mani con del cemento perché ha tropo orgoglio, quindi per svagarsi un po’ lascia la moglie e la figlia a casa e va nel primo bar per farsi un po’ di birre esce e magari mettere in cinta una sedicenne che vende il proprio corpo, mentre quel immigrato di merda va a lavoro dalle 6 alle 20 per poter dare ai figli un futuro e dei sogni come li aveva lui.
    Questo e quello che succede qui razzismo verso il prossimo razzismo verso i stranieri e verso i proprio paese !
    L’italia è uno dei paesi più belli al mondo a mio parere , ci sono belle tradizioni il luoghi sono incantevoli come la storia e l’arte , ma viverci anche solo per un mese ti fa venire voglia di scappare , ameno che non si è ricchi .
    La gente è egoista e schifosamente cattiva, ma mi sembra normale che un ragazzo di 16 anni dica che gli immigrati devono morire perché hanno distrutto il mio paese !
    Che la donna di 26 anni con un passato scolastico finito con i voti più alti non può fare un lavoro prestigioso solo perché non apre le gambe?
    OK queste cose succedono ovunque, ma il mondo del lavoro della tv, del governo, del giornalismo o anche di piccole cose e basato su questo ! la vita quotidiana è così! I ragazzi tra la fascia di Under 96 e 2000 sono razzisti è pieni di rabbia a 14 anni !!!! Io ho 17 anni vivo in Liguria e sono italiana nata e cresciuta in Italia e vi confermo che i ragazzi sono così, maleducati verso gli adulti e crudeli con i compagni che non sono come loro, italiani e stranieri che pensano di essere i migliori facendo i volgari e percorrendo strade rischiose, noi ragazzi di oggi siamo cresciuti in un ambiente dove il male domina, e per molti non è una fase dell’ età ma saranno sempre così. Gli insegnanti fanno finta di vedere ,come lo fa anche lo stato ! i ragazzi sono svogliati e molti genitori sene fregano e accettano la situazione.
    Ho parenti a londra e d’estate vado a trovarli , e posso dire che l’ odio che c’è qui io non lo visto a Londra le scuole sono attrezzate e rispettose … Poi oltre al razzismo e l’ inciviltà , questo paese non ha futuro ,non ha servizi ,non ha opportunità per i giovani , ragazzi con talento o con idee che possono salvare la società scappano e vanno a migliorare ancora di più lontre quando lo potevano fare per l’ Italia ma nessuno li ascoltava , e quindi Londra non può essere paragonata al’ Italia , siamo noi che scappiamo dal nostro popolo non loro e c’è un motivo se succede ,perché l’ Italia era quel bellissimo paese ma Londra lo è sempre stato e continua a essere i sogni di molti giovani, magari l’ unico problema dell’ Italia fosse il brutto tempo o che il il sabato sera la gente si svaga e va a bere un bicchierino di troppo !

  43. Daniel Roma il said:

    Io ho avuto la grande fortuna di abitare in uno dei quartieri di londra piu prestigiosi (SW6) Avevo un bell appartamento, auto aziendale, amici simpatici, ragazze e un buon lavoro. Vi giuro che a Londra non ero felice. In vita mia non mai messo la sicura alle portiere e non mi sono mai sentito in pericolo. A Londra invece si!
    Brixton,Manor House, Seven Sister etc… fatevi un bel giretto magari di notte e poi mi raccontate un po. A parte questo io a London avevo spesso “il magone” e quegli inglesi che si permettono pure di snobbarti restando sempre chiusi nei loro gruppi da quando son ragazzini proprio non li sopportavo.. Buoni a socializzare solo quando sono ubriachi.. Infine poi, a Londra se’ guadagni meno di £50K l’anno fai una vita del cazzo fidati.. Se’ volete smammare dall italia a questo punto molto meglio il SudAmerica! almeno abbiamo qualcosa in comune con quei popoli! Fanculo UK!

  44. anto il said:

    … la mia conclusione e’ che ognuno sceglie in base alle sue esigenze, e penso che il Lavoro sia la principale esigenza di tutti ( spero). Quindi se e’ vero che Londra offre tanto lavorativamente parlando, e in Italia sei disoccupato e senza un futuro cosa cazzo te ne fotte del tempo grigio e il mangiare che fa schifo? Con i soldi che guadagni ti fai i viaggi che vuoi ECC ECC.

  45. Mario il said:

    Meglio evitare Londra!Se volete andare in UK andate a Cambridge, Oxford, non Londra, ormai è inflazionata, prezzi altissimi (case, trasporti…) e pure tanta criminalita’.

  46. Credo che ognuno, ovviamente, faccia la propria esperienza londinese e di conseguenza le opinioni a riguardo sono molto diverse.
    Personalmente, sono arrivata a Londra 3 mesi fa e la mia valigia era più carica di speranze che di vestiti.
    Avevo riposto, forse sbagliando, troppe aspettative nei confronti di questa città, di cui mi sono innamorata la prima volta che l’ho visitata.
    Fare il turista e fare il cittadino sono due cose molto diverse e l’ho scoperto a mie spese, anche se l’ho sempre saputo.
    Ho un inglese fluente, frutto di anni di studi linguistici, ma, data la giovane età,le mie esperienze lavorative sono esigue, giusto qualche lavoretto per mantenermi mentre studiavo, di certo nessuna esperienza pluriennale da manager. Ebbene credevo che avrei avuto la possibilità di iniziare una carriera nel mio settore, tutti mi dicevano che sarebbe stato facile, che tanto a Londra si può tutto, che le opportunità fioccano come neve.
    Ovviamente e ingenuamente, ho sperimentato il contrario, in 3 mesi ho mandato CV a più non posso, ho allargato via via il mio raggio lavorativo di riferimento, così, per fare esperienza, PER INIZIARE.
    Nessuna risposta.
    Nanny, cameriera, lavapiatti, cassiera, commessa. Decine e decine di colloqui con condizioni lavorative misere, il contrattino di 3 mesi e la paga minima.
    Se non hai referenze inglesi alcuni nemmeno ti guardano in faccia.
    Morale della favola? Sono finita a lavare i gabinetti e i bidoni della spazzatura in un alberghetto, dove mi pagano al di sotto del minimum wage, dove mi hanno PROIBITO di fare festa anche se sono malata, dove mi trattano come la peggiore delle sguattere perchè non sono inglese e perchè ho bisogno di lavorare. Guadagno massimo 500 sterline mensili, mangio una volta al giorno e ovviamente non mi resta un soldo da mettere da parte.
    Nel frattempo, continuo a cercare, ma mi sono decisamente rotta gli zebedei di farmi trattare così!
    Che differenza c’è, allora, rispetto alla mia personale situazione lavorativa in Italia? Nessuna. E dopo un pò persino le luci di natale ti stufano. Londra è bella per chi ha abbastanza soldi per viverla davvero. “Noi altri” siamo costretti a restare in una stanzetta con la moquette sporca. Niente di più.

  47. Condivido l’opinione. Sono stata Londra 2 anni. Quando ero là ho scritto un diario che ora ho messo su amazon: “Vado a vivere a Londra. Lettere di un emigrante”. Almeno ci ridiamo sopra. Ciao

  48. Beh Gabriele, se ti riferisci al mio commento, ho scritto chiaramente che non noto differenze “rispetto alla mia personale situazione lavorativa in Italia”, non che non vedo differenze fra Londra e l’Italia.
    Sono due concetti molto diversi, l’esperienza che ho fatto è puramente soggettiva, il che ha fatto scaturire un’altrettanto soggettiva opinione.

  49. Anton il said:

    Vero, troppo bella l’Italia … laddove la gente ti tratta bene … laddove il razzismo e` praticamente assente … laddove gli stranieri vengono trattati bene: gli extracomunitari sfruttati, i turisti sistematicamente fregati … laddove funzionano la nettezza urbana, la pulizia e la puntualita` dei mezzi pubblici in maniera s p e t t a c o l a r e … laddove la volgarita` nonche’ il sessismo & la violenza contro le donne sono cose davvero sconosciute … Santo Dio, SVEGLIATI!

  50. Diego il said:

    Ho letto tutti i commenti dal primo all’ultimo, anche io ho vissuto a Londra per anni, ma vorrei dire che ognuno la vive in modo doverso, per questione di sensazioni emozioni e anche e soprattutto di soldi. S ehai un buon stipendio puoi avere una bella stanza o casa intera, se il tuo stipendio e’ basso allora avrai ua stanza spesso puo’ essere pessima, per altri versi no, ma sempre vivi con altri.
    Vero, Londra ti apre la mente e le esperienze ma non ti apre le sue braccia, non ti accoglie sei tu che devi entrare nel suo piu’ profondo ed intrinseco “Io”.
    Londra e’ una citta’ difficle, la concorrenza e’ spetata, la crisi mondiale e’ peggio che mai, e milioni di cittadini del mondo vanno dve? A Londra…e allora ecco che il sogno Londinese svanisce, non e’ come 10-15 anni fa, non piu’ ormai, adesso bisgna lottare e ognuno di noi ha lottato vivendo esperienzediverse, chi positive chi negative. Londra ti apre le porte ma pu’ anche chiudertele, e’ facile cadere nelle miseria e nella poverta’, adess Londra e’ per chi riesce aregegre lo stress, per chi ha la forza e la determinazione, anche soffrendo, di sopravvivere.

  51. GeertWilders4president il said:

    Perchè proprio Londra? L’inghilterra è piena di paesi anche da 1000 abitanti o meno dove ci si può trasferire. Non saranno ‘la capitale’ ma non c’è bisogno di vivere al centro del mondo per avere una vita dignitosa.
    Comunque per me GB, Francia, italia, Spagna, portogallo e Svezia sono in lista nera.
    Do possibilità alla Danimarca (han detto che è particolarmente indicata per gli italiani per alcune paradossali similitudini culturali, ovviamente senza la disonestà genetica italiana), alla Polonia, alla Norvegia e alla Finlandia (quest’ultima la apprezzo perchè è conservatrice).
    Della Norvegia (che ho visitato) posso dire che:
    – La gente non rompe le palle ma non è neanche perfettina come gli italiani li vedono (io dico ‘meglio così’ – probabilmente è il mio sangue di sporca italiana). Io e la mia famigia in pizzeria attenti a parlar sottovoce per non fare la figura degli italiani urlaccioni (ero io che puntavo su questo, a dire il vero, i miei parlavano normalmente), e proprio mentre dico ‘papà non ridere che senò ci riconoscono tutti come italiani’ due norvegesi si sono messe a parlare, anzi, ad urlare (in norvegese) alla napoletana, almeno secondo lo stereotipo. Vedere questo ti fa sentire un pò rilassato, non sei perfetto tu e non lo sono loro, se sbagli è normale.
    La nota negativa è che guidano come italiani. Ma io sono già ben addestrata a quel metodo di guida, quindi non ci ho neppure fatto caso, mi sarebbe però piaciuto sperimentare che cosa vuol dire attraversare una strada quando i conducenti guidano come si deve.

    In italia si può sempre tornare in vacanza se hai i tuoi. Altrimenti non ci si torna più perchè senza di lei si sta meglio.
    Purtroppo qui ci vivo ancora. A 10 KM dal primo mondo, dicasi Svizzera. Alcuni di noi lavorano in Svizzera, così sentiamo meno la crisi rispetto agli altri (il mio è un paese da appunto 7000 abitanti), ma il resto dell’italia è tutto quarto mondo. Quando ci sarà il default, per noi avvezzi alla Svizzera sarà peggio che nel resto d’italia Solo ai frontalieri resterà qualcosa.

    @Elisa – Noto spesso negli italiani (e in te anche) che per gli italiani esiste spesso solo ‘O italia (qualsiasi paese), o Londra, oppure il nulla’
    Guarda che ci sono anche le città più piccole se non ti piace Londra, da quelle che possono somigliare a ciò che noi chiamiamo ‘provincie’, alle cittadine da 10000 abitanti, ai paesi più o meno piccoli. e poi co sno anche la Germania, i paesi scandinavi, se si vuol osare si può andar fuori dall Europa. Secondo me Londra ha in più il fascino che è una capitale.

  52. Nemopropheta il said:

    Ahimè, devo ammettere che la mia più grande delusione non e’ Londra o la Gran Bretagna ma è inerente i nostri cari ITALIANI.
    Tanto per citare alcuni commenti condivisibili per la mia esperienza:
    “nel bene e nel male siamo noi che contribuiamo a fare l’immagine dell’Italia”.
    “I Londinesi sono molto furbi a parlare solo bene del proprio paese, invece gli Italiani che ho incontrato qui non fanno niente altro che lamentarsi dell’Italia”.
    ”A Londra ci sono molti italiani che si comportano da razzisti nei confronti di altri italiani”.
    “l’italiano all’estero sa essere meschino come pochi altri”.

    Talvolta mi sembra quasi di poter addirittura comprendere che l’attuale situazione di crisi politica/economica/sociale dell’Italia porti quasi a “rinnegare” la nostra Nazionalità ma quello che veramente non capisco, e mi piacerebbe tanto capire, è il motivo gretto che spinge alcuni Italiani ad atteggiamenti per niente “solidali” tra connazionali.
    Quello di cui sono delusa in UK è l’esperienza poco amichevole e per niente accogliente di molti Italiani incontrati. Esempio d’individualismo e ignoranza. Specchio dell’Italia da cui sono andati via.
    Quello invece che mi rammarica di più è che sono purtroppo i reali “Ambasciatori” dell’Italia all’estero. Non avrei mai pensato di dovervi trasferire in UK per iniziare ad apprezzare e quasi invidiare il patriottismo dei Francesi.

  53. Topogigio il said:

    Aldilà del pensiero che ognuno ha su Londra mi pare di capire che i lavori che avete trovato o siete in grado di fare siano stati di bassa manovalanza ( scusate il termine ) ovvero camerieri, commessi, etc. Ma come potete pensare di vivere dignitosamente e fare un po’ di soldi se partite dall’Italia per andare a fare il cameriere a Londra ? Quanti camerieri, commessi, lavapiatti ci saranno a Londra ? quanto potrà essere pagato questo lavoro ? Vorrei conoscere l’opinione di chi fa un lavoro ad un livello un po’ più specialistico. Badate bene, io non discrimino sui vari lavori, ogni lavoro ha la propria dignità, dico solo che è difficile poter guadagnare abbastanza per vivere bene, a maggior ragione in una città cara e competitiva come Londra, facendo il cameriere.

  54. dave77 il said:

    ok essere sciovinisti, ma leggere gente che dice che il Regno Unito sia peggio dell’Italia lo trovo paradossale. A parte i soliti stereotipi ma non si può pensare che una città di oltre 12 milioni di persone possa essere perfetta. Quelli che pensavano così è perchè vivono nel mondo dei sogni. Allora, ok l’Italia è al primo posto per il cibo, per un certo tipo di cultura intellettuale e maestria artigianale ma poi? Io non ho mai visto quì in Inghilterra i casini che succedono a livello politico ed amministrativo come avviene da noi. Il cafone di turno che non rispetta la coda c’è anche qui ma non ho mai visto orde di persone fameliche buttarsi sul buffet come vedo da noi. Ogni popolo ha pregi e difetti, l’unica cosa è che noi forse tendiamo ad un certo lassismo civico e morale. Sicuramente per una nazione che da isola di pastori e pescatori è riuscita a creare il più esteso impero della storia e che in molte situazioni ha saputo dimostrare una certa dignità, non può essere considerato peggio di noi. Poi lasciamo stare i Romani, gli italiani di oggi non centrano più un piffero con i concittadini di Cesare Augusto. Loro almeno Pompei l’hanno saputa costruire noi la stiamo lasciando cadere a pezzi. A questo punto penso che sarebbe più bello poter rimanere nel nostro soleggiato e caldo paese invece di dover emigrare, ma non si fa nulla per cambiare e ci preoccupiamo della partita di calcio ma facciamo orecchie da mercante davanti ai nostri governanti. Almeno gli inglesi, quando Carlo I tentò di scavalcare la legge, gli tagliarono la testa.

  55. Carlotta il said:

    Penso che si possa iniziare a confrontarsi con meno rabbia e aggressività, imparare a criticare meno e comprendere che ogni individuo ha vissuto singole esperienze di distacco e di fatica quotidiana che nessuno può avere la presunzione di immaginare. Londra è una macro città faticosa da vivere, si vive ogni giorno con il dovere e il bisogno di dimostrare quello che si è in un mercato altamente competitivo. Nonostante si possa dire “visto che ti manca tanto il tuo paese e qua sei riuscito solo a fare il lava piatti tornatene a casa”, come si può rispondere con un commento così semplicistico?
    Nessuno di noi può sapere la fatica che ha fatto quella persona per fare il lavapiatti o il pulisci cessi, sono certa che prima di aspirare a questo incarico abbia faticato e corso quotidianamente a portare cv ovunque, certo col tempo si può salire e la situazione può migliorare, ma se non si arriva alla fine del mese se si viene sfruttati anche qua in uk 10, 12 ora al giorno per 700p, al mese, non è facile trovare l’ energia anche fisica di prendere tutto con filosofia, sorridere e andare avanti che qualcosa salterà sicuramente fuori…
    Ogni paese ha pro e contro, sono del parere che il confronto tra punti di vista opposti sia fondamentale, Londra è una città in cui poter trovare gratificazione a livello lavorativo con un pò di fortuna e competenza, ma ho deciso di tornare in Italia almeno per un pò per vedere se si può iniziare a cambiare la situazione anche qua, se lottando per i propri sogni qui non si sa mai che qualcosa si riesca a raggiungere, smettendo di elencare i punti oggettivamente critici che ogni paese ha..
    Sono certa che ognuno di voi si sia confrontato con una moltitudine di delusioni e sofferenze prima di prendere delle scelte.
    Ad ogni modo tanta stima per chi è partito per chi c’è l’ ha fatta, per chi è ancora lì e spera di farcela, ogni decisione è giusta… Ognuno di noi possiede un’infinità di qualità che purtroppo fatichiamo a mettere in atto per il momento storico di crisi mondiale, non smettiamo mai di credere di avere potere.
    In bocca al lupo di cuore a tutti!!

  56. Bort il said:

    Restando in tema londinese, a me qua mi pare ci siano parecchi hipster, gente che conferma il luogo comune che chi lascia l’ Italia diventa presuntuoso e spocchioso oltre ogni limite. Non tutti chiaramente, alcuni offrono opinioni interessanti in modo cordiale, ma tanti.

    Vent’anni fa si era pigri perchè non si voleva fare lavori pesanti, poi perchè non volevi fare lavori pesanti per due soldi, poi lavori pesanti per due soldi e turni da 12 ore, ora tutto questo ma in un’altra nazione. Mi sembra che qualcuno abbia dimenticato la sottilissima differenza tra il vivere, il sopravvivere ed il tirare troppo la corda.

    Addirittura siamo arrivati al punto che in milioni si è pigri perchè non si vogliono fare oltre 3000 chilometri a nord per andare a pulire i tavoli a Piccadilly Circus? Fare il cameriere per guadagnare abbastanza per poter convivere (!!!) con altre persone in affitto e potersi permettere poco altro. Suona come una esperienza di vita e lo è, ma alla fine dei conti non si fa altro che replicare quello che i disgraziati del terzo mondo e paesi sottosviluppati fanno da decenni: imbucati in massa in appartamenti a dividere le spese mediante lavoretti da poco.

    In breve, se hai un titolo spendibile è giusto che tenti la fortuna, altrimenti ti tocca bivaccare.

    Topogigio: con lo stipendio da cameriere a Londra o anche in periferia ci vivi da solo se vai d’affitto in un magazzino per le scope e sei un fan del cibo in scatola. A seconda della zona anche gente con stipendi lordi da 20000 o 25000 sterline l’anno ha difficoltà o a vivere da sola o a mettersi qualcosa da parte, e se fai il cameriere quelle cifre te le sogni.

  57. Marta il said:

    Il Generale e Ivan31, anche Diego sono i più obiettivi a mio avviso. Sono londinese da 3 anni. Sono stata milanese per 3 e “laghee” per 24 (paesino di mille anime). Quello che nella mia zona d’Italia ho imparato in 5 anni qui l’ho imparato in 1. CHE VALORE DAI ALL’ESPERIENZA? Ne hai bisogno? Io ne avevo un immenso bisogno, in più il mio percorso di studi e la provenienza da una zona turistica mi davano la garanzia di “portare a casa qualcosa” in termini di fluenza in inglese. Detto questo ognuno ha le propie premesse. Londra è una città affollata, cosmopolita, caotica e CARISSIMA. E’ molto dura vivere qui, la qualità della vita è pessima. Lavoro c’è ma malpagato. Devi essere furbo e bravo, se lo sei ci sono PIU’ POSSIBILITA’ DI FARE CARRIERA per una semplice ragione: la città è in perenne movimento, la gente si trasferisce, cambia filiale, viene promossa, si liberano ogni anno posizioni. In Italia questo non succede. Punto. Dopo tre anni dico che devo resistere ancora un pò, quando raggiungo la posizione lavorativa che voglio tornerò in Italia. Dovete venire sapendo l’inglese livello First almeno! E dovete sgobbare!! Venire in coppia è meglio, con amica o fidanzato, così ci si aiuta con l’affitto. Non rivolgetevi MAI a pseudo agenzie o italiani che vi promettono di trovarvi la casa e/o il lavoro. Non fidatevi di nessuno, qui vogliono solo il vostro denaro e faranno di tutto per averlo! Venite con voglia di crescere prendendola come una scuola di vita, sfruttatela fino all’ultimo e andrete via soddisfatti. Buona vita.

  58. Laura il said:

    Io sono partita per Londra il 26 Settembre 2013, dopo aver lavorato per una compagnia come Zara per circa sei mesi in Italia, nella mia città.
    Arrivata qua non ho fatto subito domanda per questa compagnia, perchè volevo provare qualcosa di nuovo.
    Sono sincera, non ho neanche mai mandato di pensare il CV da Starbucks, Pret a Manger o sempre nell’ambito della ristorazione, nono fanno per me e non sono assolutamente portata.Non per presunzione, mi adatto a qualsiasi cosa, ma se devo fare un lavoro con il quale campo, ci convivo ogni giorno, voglio fare qualcosa che mi dia soddisfazione e che non mi pesi.
    Che senso ha andare al lavoro tutti i giorni, incazzati con tutti, carichi di negatività?
    Quindi dopo un mesetto di ricerca ininterrotta(sveglia tutti i giorni alle 8 del mattino con rientro la sera alle 10, girando la città da capo a fondo lasciando cv porta a porta, per non dimenticare le apply online), mi sono decisa ad andare alla Inditex e a fare domanda.
    Due settimane dopo mi hanno chiamata, assunta senza neanche un colloquio.
    Ora lavoro part-time (ma ultimamente sto facendo molte ore in più), ho deciso di crescere nella compagnia e puntare ad un contratto a tempo indeterminato. Londra nel mio caso centra ben poco, Zara p una compagnia spagnola e come tutti ben sappiamo se sei spagnolo hai più possibilità di tutti gli altri di fare carriera.
    Ma la cosa sicuramente non mi frena nè spaventa.
    Ora, dopo sei mesi onestamente ho perso l’entusiasmo di quando sono partita, città open-mind,culturalmente varia,offre mille possiblità. Però non mi sento a casa, in Italia non ho intenzione di tornarci.
    Londra è bella, nulla da contestare.(certo, non offre le bellezze paesaggistiche come l’Italia!); ma è cara, SCHIFOSAMENTE CARA e per quello che pago i mezzi il servizio non è neanche dei migliori. (Si, anche qui ci sono frequentemente gli scioperi).
    Sarà una motivazione stupida e presuntuosa, ma anche il clima è triste, cupo ..non influenza le mie giornate ma sicuramente se nei miei giorni liberi voglio uscire e fare una passeggiata, durante l’inverno, vestiti a cipolla, armati di ombrello e pazienza.
    Gli inglesi non sono questo gran popolo solare , gentile e cordiale, scordatevi che uno possa spiaccicarvi un sorriso spontaneamente.
    “Paese che vai marciume che trovi” .. come ogni città ha le due facce della medaglia, una cosa certa è che personalmente , non resterò qua ancora a lungo.

  59. Marco il said:

    Oh ragazzi ditevene quante volete ma in fattore di PULIZIA e IGIENE noi italiani siamo i numeri 1, nessuno ci tiene testa!!!

    Spero che qualcuno lo abbia notato vivendo all’estero!

    Passo e chiudo!

  60. gino il said:

    Mah, in realta’ non hai detto molto, il solito sport nazionale del chiagni&fotti.
    Vivo in UK da anni, ho la doppia cittadinanza ed e’ sempre melgio dell Italia sotto TANTI aspetti.
    Di Italiani non ne ho mai frequentati, ho imparato la lingua melgio di tanti, anzi, molti e senza quell accento di merda “au ar iu”, non mi faccio sfruttare da quegli italiani di merda nei loro ristoranti del cazzo, non vivo con italiani ma da solo in uno studio flat, li riconosco da chilometri e me ne tengo alla larga.

  61. danilokm il said:

    Ciao a tutti,

    per me è la seconda volta che mi trasferisco a Londra,la prima è stata un esperienza di 12 mesi dove ho trovato il lavoro che cercavo, conosciuto e frequentato i colleghi di lavoro imparato la lingua e dove ho potuto vedere i due lati della medaglia..
    Ho vissuto in due zone completamente diverse: greenwich e harlesden, la prima sud est sotto il fiume, la
    seconda a nord ovest vicino wembley. A livello di sicurezza non ho niente da dire, non mi è mai accaduto nulla.
    Ho lavorato per la stessa compagnia x 12 mesi ( ho trovato il lavoro in 8 gg!!) che si trova a nottingh hill. Per me è stata una buona esperienza, la cosa più importante che ho imparato e che posso trasmettere come
    consiglio è questa:

    – non partite solo con la speranza di trovare lavoro e di accontentarsi della prima occasione che vi si manifesta davanti, partite con le idee chiare su cosa volete fare e partite sopratutto con qualche “titolo”

    Qui è facile essere sfruttati dai nostri compaesani in primis!
    Partite con dei titoli e una formazione che tanto comunque dovete fare la gavetta anche qui prima di essere considerati..
    Accertatevi se i vostri Diplomi/certificati/titoli di studio sono riconosciuti e se si possono comparare qui in
    UK!!!!!!!
    Partite con una buona padronanza della lingua, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti..

    preparatevi che le case non sono come le nostre
    preparatevi a conoscere perone da tutto il mondo
    preparatevi che il tempo è spesso grigio come la gente dice
    ma che una giornata di sole libera al parco non ha prezzo
    preparatevi che d inverno il sole tramonta prima delle 16
    ma che d estate va giu alle 11 di sera..
    preparatevi a essere considerati e apprezzati per il lavoro che fate
    ma preparatevi anche ad essere giudicati continuamente e mettervi”in gioco”
    prparatevi ai mezzi che funzionano e che sono puntuali/puliti ma ricordate che hanno un prezzo
    preparatevi quindi ad apprezzare la bicicletta 😉

    Londra o la ami o la odi
    va ad una velocità diversa, sta a te addattarsi, altrimenti ti “butta” fuori..

    (come altre grandi città del resto)

    Ora abito fuori Londra, sempre nella greater London, ma un pò fuori. Ho il lavoro che cercavo vicino casa.
    Apprezzo molto il fatto di vivere in UK più che a Londra.

    Mi manca moltisimo la mia città, il mare e i parenti..
    Gli amici mancano ma sono cmq tutti a lavorare in giro per l europa..

    🙂

  62. Orso il said:

    Mi chiedo quale fessacchiotto può aspettarsi di trovare a Londra (13 milioni di persone) zero problemi? Poi è risaputo che l Italia è magnifica, in pratica il paradiso terrestre…

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