I tre laghetti di Hampstead Heath

Londra e’ ricca di parchi, alcuni più conosciuti come Hyde Park e Regent’s Park, ed altri un po meno formali e convenzionali, caratterizzati da una natura più selvaggia. Rientra in questa seconda categoria la sterminata collina di Hampstead Heath, situata qualche chilometro a nord-est dal centro della città.

Hampstead Heath, uno degli spazi verdi più grandi della capitale, e’ gestito dalla Corporation of London e si estende su 320 ettari tra i boschi, colline e prati dove si possono trovare circa 100 specie diverse di uccelli. Si tratta di una vera riserva naturale formata da boschi antichi, stagni e laghetti in cui e’ possibile pescare e fare il bagno.

Tra le tante attrazioni presenti al suo interno, ve ne sono due che meritano particolare interesse: il Parliament Hill e i tre laghetti per nuotare o

Swimming Ponds.

Il Parliament Hill e’ un’altura posta al margine meridionale della riserva naturale dalla quale si può godere di una sensazionale vista della city e di Canary Wharf, famosa per essere particolarmente prediletta dagli amanti degli aquiloni.

Assolutamente impossibile camminare per la distesa collinosa di Hampstead senza incrociare uno dei suoi trenta laghetti, di cui tre (chiamati Hampstead Ponds o Highgate Ponds) sono grandi bacini d’acqua dolce nei quali e’ consentito fare il bagno. Due sono designati all’utilizzo da parte di appartenenti allo stesso sesso mentre il terzo per il bagno misto, essi sono alimentati dalla sorgente del fiume Fleet.

Queste laghetti sono stati inizialmente scavati nel 17 ° e 18 ° secolo come serbatoi d’acqua, per poi essere adibiti alla pratica del mero divertimento. Se siete stanchi di visitare solo i parchi convenzionali e fare un “bagno di folla” nelle zone centrali di Londra, non potete lasciarvi scappare l’occasione di visitare Hampstead Heath!

La prima volta che ho visitato questa collina, non ho potuto fare a meno di rimanerne affascinata e allo stesso tempo intimorita. Una volta che si varca l’entrata, ci si trova al cospetto di una distesa immensa di verde che sembra non avere mai una fine, e si comincia a temere di perdersi senza trovare la via del ritorno.

Devo essere sincera ed ammettere che nonostante la meravigliosa esperienza, non ho avuto i coraggio di gettarmi nell’acqua dello stagno, tuttavia ci si può comunque distendere e prendere il sole (in quelle rare occasioni in cui ci degna di una visita).

L’accesso ai laghetti fino a qualche anno fa era gratuito, successivamente, a seguito di un tentativo di farli chiudere avvenuto nel 2004, che portava come motivazioni gli insostenibili costi e il fatto che rappresentasse un rischio per i nuotatori stessi, e’ stata introdotta una tassa di ammissione di £2 al fine di coprire i costi.

Non e’ di certo un luogo convenzionale, ed e’ prettamente frequentato da inglesi, il che in base alla mia esperienza londinese e’ quasi certamente un marchio di garanzia, poiché nessuno meglio di loro sa come godere al massimo delle meraviglie e divertimenti offerti da questa città.

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