Una delle cose che non mi piacevano quando ero a Napoli, la mia città natale, era il cinema. Lo consideravo un luogo nordico, un luogo per le città piovose, per le città senza sole, per le città fredde. Mi chiedevo, ma con questo bel sole che c’è qui fuori perché mai devo chiudermi là dentro?
Così, quando sono arrivato a Londra, ho imparato prima di tutto a portarmi sempre l’ombrello nello zaino e poi con un po’ di impegno anche ad andare al cinema.
A Londra ci sono tanti appassionati di cinema e nonostante la scelta di film sia vastissima sono in tanti a lamentarsi perché sostengono che non sia così e che i film, soprattutto quelli provenienti da oltreoceano arrivino prima nelle sale di mezza Europa e solo dopo in quelle londinesi. In parte questo è vero, come in ogni cosa anche nel cinema gli Americani non sono tanto amati qui. Però che non ci sia varietà io credo non sia vero. Avete mai visto un film in vietnamita o un film cinese degli anni 60? A Londra si può. E un po’ è anche per questo che ho cominciato ad amare i cinematografi inglesi, perché un film in lingua originale (con i sottotitoli in inglese ovviamente!!! Volete che impari anche il vietnamita?) permette di apprezzare tutte le sfumature recitative che il dubbing inevitabilmente altera e perché dire che ho visto un film iracheno in iracheno mi piace e mi fa capire anche il senso del cinema, non come luogo che copre la testa dalla pioggia autunnale, ma come un posto dove seppur limitatamente si può venir a contatto con la cultura di popoli lontani.
Fare ora un elenco di tutte le sale londinesi mi sembra inutile e sostanzialmente impossibile. Tuttavia se proprio volete qualche nome, segnatevi questo: Notting Hill Coronet, un nome storico che da piccolo teatro è diventato uno dei cinema più frequentato dell’intera città!