Chiasso Barletti: l’ultimo vicolo medievale di Lucca

 

Ambrogio_Lorenzetti_-_Effects_of_Good_Government_in_the_city_-_Google_Art_ProjectNel corso del XII-XIII secolo abbiamo a Lucca un vero e proprio rinnovamento della città. Grazie al prosperare dei commerci, specialmente della seta, e alla vicinanza con la via Francigena, si ha un notevole aumento della popolazione, di conseguenza la nascita di nuovi borghi, l’ampliamento delle precedenti mura e il rifacimento di quasi tutte le chiese.

Anche la struttura urbana della città subisce varie modifiche: torri, case-torri, corti e chiassi si vanno ad unire alla precedente città costruita dai romani. A causa della mancanza di spazio, la città si sviluppa in verticale e la distanza tra un’abitazione e l’altra diminuisce, andando a creare delle strette e buie viuzze che caratterizzano le città medievali. Chiasso Barletti ne è l’esempio perfetto ed è anche l’unico rimasto a Lucca. Alzando lo sguardo vediamo che i palazzi lungo il vicolo quasi si sfiorano proprio perché si cercava di sfruttare lo scarso spazio disponibile costruendo sui piani superiori strutture aggettanti come ballatoi, balconi o sporti. Ma allora perché solo poche strade mantengono quest’aspetto? Perché molto spesso le strutture aggettanti erano costruite con materiali deperibili come il legno e solo raramente erano fatte in mattoni, altrimenti oggi avremmo delle strade e delle città molto diverse.

Ma che cosa è un chiasso?

Per definizione chiasso significa vicolo stretto e breve, poco frequentato, spesso mal selciato e sudicio, delimitato a volte da voltoni o cavalcavia; poteva essere pubblico o privato (cioè all’interno di una corte di proprietà di una singola famiglia) e consisteva in piccole strade con delle fossette laterali in cui scorrevano i rifiuti. Questo causava molti problemi d’igiene e perciò, nel 1308, il governo stabilì, con un decreto, la loro chiusura (da qui chiasso). Veniva chiesto agli stessi proprietari delle case costruite vicino ai chiassi di provvedere alla chiusura di essi con tavolate o in muratura, ed in cambio, le famiglie che svolgevano questo compito, potevano dare il loro nome al chiasso. Chiasso Barletti prende il suo nome dall’omonima importante famiglia del 1300 che qui aveva le sue case, e che si estinse nel 1360 con la morte dell’ultimo discendente: Landino. Nel 56 a.c., proprio in chiasso Barletti, avvenne l’incontro del primo triumvirato tra Caio Giulio Cesare, Pompeo e Marco Licinio Crasso, dove Cesare si vide prorogare per un ulteriore quinquennio il proconsolato nelle Gallie.

chiasso barletti