Dublino: Tra il Castello e Temple Bar

Sole, sole e sole a Dublino: Tra il Castello e Temple Bar

 

Che bello partire di nuovo. Già ieri sera ero emozionata all’idea del viaggio e stamattina lo sono ancora di più. Quando la sveglia suona alle 6, salto giu dal letto, controllo di aver preso le ultime cose e via in strada. Ci aspetta un bel giretto per arrivare a Ciampino (bus+metro+autobus) ma per fortuna non abbiamo nessun contrattempo e siamo in aeroporto in netto anticipo (come al solito, del resto). Cappuccino e cornetto prima di partire e ci imbarchiamo in perfetto orario. Il volo dura 3 ore ed è piuttosto sereno. Ci siamo portati qualcosa da mangiare da casa, dato che l’atterraggio è previsto poco dopo le 13 e non vogliamo perdere tempo una volta a Dublino.
Solo che, a poco dall’atterraggio, ci rendiamo conto che il tempo a Dublino è pessimo. Entriamo in una nuvola che sembra non finire più. L’aereo sobbalza parecchio e quando finalmente tocca terra e riusciamo a scendere, veniamo accolti da un temporale.
Al terminal 1 compriamo la Leap Visitor Card che ci consente sia di prendere il bus per il centro città che tutti i vari mezzi per 72 ore e ritiriamo la Duplin Pass per 2 giorni.
Prendiamo quindi l’Airlink 747 e…continua a piovere a dirotto… Per fortuna l’autobus ci lascia a pochi passi dall’hotel. Facciamo il check-in e prendiamo possesso della nostra stanza, che per fortuna (lo scopriremo solo dopo che si tratta di una vera fortuna) si trova al quarto piano. La stanza è enorme, è fornita di tutto e affaccia direttamente sulla Christ Church.

Ci rinfreschiamo un attimo e siamo pronti per il nostro primo giro per Dublino. Usciti dall’hotel, la piacevolissima sorpresa: ha smesso di piovere e dopo poco inizia anche a spuntare il sole!!!
La nostra prima meta è il Castello di Dublino. L’interno è molto bello, le sale sono riccamente decorate in ogni dettaglio, con tappeti, mobili antichi e rifiniture dorate. Sopratutto il salone centrale, è di una bellezza fastosa ed impressionante.
Proprio accanto al castello, in una stradina laterale, si trova l’ingresso per la Chester Better Library. Il giardino all’inglese è molto piacevole da vedere, l’interno è una mostra interamente dedicata agli usi, costumi e religioni orientali. Non è nulla di che, se non si è appossionati di Oriente, ma l’ingresso è gratuito, la visita non prende troppo tempo e vale comunque la pena farci un salto.

Il nostro giro prosegue con una bella passeggiata per le vie di Dublino, alcune delle quali pedonali, fino al Powerscourt Townhouse Centre, un palazzo di epoca georgiana, ora adibito a centro commerciale. Qua ci fermiamo per una tazza di tè ed un classico scone con burro e marmellata. Così rifocillati arriviamo a Grafton Street, una delle vie centrali della città, piena di negozi e ovviamente di gente. Notiamo infatti che Dublino è una città piuttosto calma e tranquilla. Poco traffico per strada, molti mezi pubblici ben funzionanti e quartieri silenziosissimi…tranne che in alcune strade, dove la gente si accalca in una folla incredibile. Ma anche in queste strade regna comunque la calma e la serenità. Ecco, Grafton Street è così. Un insieme infinito di persone, negozi, gallerie, e piccole strade, anch’esse pedonali con bancarelle e marcati di frutta, verdura, carne e pesce, accanto a grandi firme di moda, negozietti di vario genere e artisti di strada. Notiamo anche che mancano mendicanti e che in generale l’aria che si respira è più tranquilla che nelle strade a cui siamo abituati noi.
Le luci e le baite di Natale sono già state montate, ma verranno inaugurate ed accese domani, quindi ci ripromettiamo di tornare nei giorni seguenti.

Continuiamo a passeggiare fino alla National Gallery of Ireland, anch’essa gratuita. Entriamo per una visita che dura però davvero pochissimo. Non ci sono opere di grande rilievo o comunque di nostro interesse e preferiamo continuare a camminare per le  vie della città. Breve sosta al ponte pedonale più famoso, l’Ha Penny Bridge, e passeggiata lungo le vie di Temple Bar, il quartiere famoso per i suoi pub. In effetti ce ne sono tantissimi, tutti in legno, con luci soffuse e musica irlandese (molto molto allegra) dal vivo.
Gente ce n’è tanta, considerando che è semplicemente un giovedì sera. Entriamo in Temple Bar, il locale storico che ha dato il nome all’intero quartiere, ma è troppo affollato per i nostri gusti. Preferiamo un locale poco distante, il Fitzsimons, dove prendiamo un piatto di formaggi irlandesi misti, serviti con creckers ed una marmellata acetata stranissima, un Dublin Coddle (salsicce e beacon in una zuppa cremosa di patate e verdure varie), una birra bionda e l’immancabile Guinness, la cui schiuma densa e pastosa è un sogno per chi l’ha anche solo provata ad assaggiare in Italia. Tutta un’altra cosa!
La cena ci soddisfa moltissimo, la musica allegra che ci accompagna, forse è un pò alta ma tutto sommato è piacevole. Dopo cena ci avviamo lentamente in hotel dove ci rendiamo conto che il pub sottostante è davvero pienissimo e la musica è assordante. Ci dispiaciamo un pò per chi dovrà dormire al primo piano. Noi, dal quarto piano, non sentiamo praticamente nulla, anzi, la strada è molto silenziosa, i letti comodi, e ci addormentiamo dopo poco.

– ritorna all’itinerario con i link alle varie tappe del viaggio-

 

 

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