Il risparmiatore compulsivo in vacanza1 min read

Questa figura dolente ha l’impulso di cominciare ogni discussione così:Questa crisi ci ha rovinato. Non si può più andare da nessuna parte“. Il risparmiatore compulsivo si rammarica perché non trova più biglietti aerei di a/r a 15 euro per Londra. Qualche giorno prima della partenza fa incetta di tutti i volantini dei supermercati della provincia per fare la spesa dove costa meno. Solitamente finisce per comprare ogni articolo in un market diverso. La prima cosa che fa, una volta giunto nella meta della delle sue vacanze, è recarsi nella pro loco cittadina per chiedere:Scusi, c’è un DISCOUNT qui? Mi può indicare la strada sulla cartina”?

I souvenir

Il giorno più difficile per il risparmiatore è l’ultimo, cioè quello dedicato ai souvenir per parenti, amici e amichette. Comincia a sudare freddo dalla sera precedente al solo pensiero di aprire il portafoglio. Ma la notte porta consiglio e pertanto la soluzione è presto trovata: arraffare tutte le saponette dell’albergo per regalarle spacciandole per saponi provenzali tipici del luogo in cui ha villeggiato. Peccato che tutti gli amici siano al corrente della sua estate trascorsa sulle spiagge di Mondragone. 

Ma se proprio deve rovinarsi, fa uno strappo alla regola: acquista una cartolina. Ma non la spedisce per non comprare il francobollo. La inserisce direttamente nella casella postale del destinatario quando torna in città. Il risparmiatore compulsivo è un viaggiatore molto attento. A differenza dei suoi compagni di viaggio che distrattamente lo lasciano a casa prima di partire.

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Una suite lussuosa. Sicuramente non ci andrà il risparmiatore compulsivo