Alla scoperta della pianura Padana: Lodi4 min read

E’ luglio inoltrato. E’ domenica. Il campionato è finito da qualche settimana ed inutilmente fisso le pale del ventilatore steso sul letto. Ah, per qualche problema al condominio non ho neppure internet. Bisogna muoversi! Decido: vado in stazione e prendo il primo treno ovunque esso vada! (ovviamente purchè sia Lombardia dato che ho l’abbonamento e non pago).

Esco deciso dal palazzo, una ventata di umidità e calore mi fa tentennare sulla decisione presa. Brescia è più desolata della tribuna riservata agli ultrà dell’ Albinoleffe in trasferta.

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Dai su…meritavano la citazione…eroi!

Maledetta Trenord

In stazione noto con piacere che la mitica Trenord ha ridotto i collegamenti nei weekend estivi, ho l’imbarazzo della scelta: o vado a Milano o a Casalmaggiore. Per inciso: neppure so dove sia Casalmaggiore ora mentre scrivo Wikipedia m’informa che è in Lombardia, sembrerebbe in provincia di Cremona…magari per il prossimo articolo (se ce ne saranno…difficile) ci faccio un salto.

La scelta: Lodi

La scelta è fatta: vada il treno per Milano ed i suoi 50 minuti di ritardo.Il viaggio in realtà non è così male. La puzza ed il calore tutto sommato non sono ai soliti livelli. Forse perché ho preso per sbaglio un carro bestiame. Intanto, mentre con lo sguardo perso scorro tutta la sfilza di paesi che servono solo ad indicare quanto manca tra un punto ed un altro (Ospitaletto, Rovato, Chiari etc..), mi rendo conto che neppure so dove sto andando. Controllo al volo il sito di Trenitalia mi accorgo che da Lambrate avrei una coincidenza per Lodi. Bello! Si va lì! Ma dov’è Lodi?

Una piacevole sorpresa

Fortuna che c’è Wikipedia! Saprà dare una motivazione ad una città che, non so perché, mi fa ritornare con la mente alla geografia delle scuole elementari ed a ricordi sfocati su una fantomatica pace di Lodi tipo nel 1500 (ricordi che ho scoperto essere quasi corretti…strano). Da Milano Lambrate a Lodi si arriva quasi subito, 15 minuti ritardi esclusi (quindi 65 minuti un po’ come la storia dell’IVA sugli acquisti).La città non si presenta al top. C’è un lungo viale che dalla stazione conduce in centro ma, devo ammettere, il centro è davvero una bomboniera. Piccolo ma tenuto benissimo.

Piazza della Vittoria si apre allo sguardo dopo aver passeggiato per corso Vittorio Emanuele II, nascosta quasi dai porticati che la contornano.Il Duomo domina la visuale portando il visitatore indietro di qualche secolo. Subito ci si trova immersi nel cuore della città attraversando la suggestiva loggia di palazzo Broletto. Bellissima e quasi totalmente contornata da porticati (3 lati) e dal duomo sul quarto. Il meraviglioso fonte battesimale ottagonale al centro conferisce sacralità all’intero quadro.

Lodi-voltone- corso Umberto
Voltone corso Umberto, Lodi

 Dove mangiare

Continuando a camminare si supera il voltone immettendosi in corso Umberto. Insomma tutto meraviglioso ma…ho fame! Tripadvisor mi consiglia gastronomia Gaudenzi nell’appena attraversato corso Vittorio Emanuele II.E fa bene! Purtroppo a causa del caldo non posso provare tutte le loro specialità limitandomi ad affettati locali.

Non posso poi resistere alla famosa raspadüra lodigiana (che sono sfoglie di parmigiano ricavate mediante una raspa un metallo) ed ad una torta, la tortionata, che ricorda molto la sbrisolona mantovana fatta con mandorle ed è davvero notevole!Stupefacente anche il vino! Un bianco frizzante, il San Colombano, che mai avevo sentito ma che, mi viene detto dal gestore, è il vino tipico della provincia di Milano.

Lodi-Piazza della Vittoria-Lodi
Piazza della Vittoria e Duomo, Lodi

Ritorno a casa

Non so perché ma, per mia ignoranza, ero sempre stato sicuro che la provincia di Milano coincidesse con la città di Milano e proprio non ce li vedevo i vitigni a Rho Fiera o a Quarto Oggiaro. Con mio rammarico però è estate e non posso provare il bollito di carne con la famosa mostarda che è un classico del lodigiano-cremonese.

Beh, però la scusa per tornare c’è, anzi stesso il gestore mi invita a ritornare in inverno per la sua mostarda! Ora però è tardi, pago e vado a prendere il treno per tornare. I prezzi nel complesso non sono bassi ma onesti. Da considerare che siamo comunque in pieno centro. Probabilmente mi attendono altri 50 minuti di ritardo in treno o forse no. Qualcuno un giorno ha detto che Trenord è come una scatola di cioccolatini.

Paolino De Lucia

 

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