Il Miglior Pastel de Nata del 2013 e la pasticceria Portoghese

A Napoli i Babà e le Sfogliatelle, in Sicilia i Cannoli e la Cassata… e a Lisbona???

Da Siciliano devo dire che fare un confronto tra la mia idea di dolci e quello che trovo qui a Lisbona è un po’ difficile, diciamo che sono due culture e modi di interpretare l’argomento completamente differenti (penso di essere stato super diplomatico).

Però da amante dei dolci, quale io sono, il Portogallo rispetto ad altri paesi Europei non se la cava male anzi ci sono tantissimi dolci che meritano fiducia e che possono darci grandi soddisfazioni.

Secchi o cremosi, da pasticceria come accompagnamento ad un buon caffè o più sostanziosi per una buona merenda, quasi tutti i dolci portoghesi hanno un denominatore unico e ingrediente comune, l’UOVO!

Rosso d’uovo e quintali di zucchero vengono utilizzati tantissimo nella pasticceria locale per la creazione di vere e proprie bombe caloriche ma che agli appassionati del genere regalano tanti piccoli momenti di puro piacere.

Come al solito mi perdo nei meandri dei miei collegamenti, ritorno ad un punto certo altrimenti rischio di non concludere mai, proviamo a fare qualche nome e cercare di dare qualche indicazione.

E’ possibile fare una piccola divisione per grandi aree, per tipi di dolci.

Uun primo grande gruppo potrebbe essere quello delle queijadas, dei piccoli tortini (solitamente rotondi), con una base di crema di latte e formaggio (da cui il nome). Le queijadas si trovano in tutte le pasticcerie e i bar portoghesi e sono diverse tra loro, ci sono quelle semplici, all’arancia, alla mandorla o di cocco e tante altre varietà.

Il posto per antonomasia dove mangiare queijadas è Sintra, quindi se vi trovate da quelle parti, fermatevi in uno dei bar del centro e provate.

Un altro grande blocco può essere raggruppato sotto quella che viene definita doçaria conventual.

I dolci conventuali (credo sia la traduzione migliore) vengono così chiamati in quanto, in molti conventi Portoghesi, nel XV Secolo, i conventi producevano dolci. C’è chi nel nord Europa faceva la birra e chi invece…

La maggior parte dei dolci conventuali…anzi…tutti i dolci conventuali sono fatti con uova e zucchero, anche se in origine lo zucchero non veniva usato ma il tutto si faceva utilizzando il miele.

I conventuali vengono prodotti ancora ora dal Nord al Sud del Portogallo e ogni regione ha le proprie specialità, fios de ovos, arroz doce, toucinho do cèu sono solo alcuni nomi tra i più famosi.

Restano fuori da queste due grandi famiglie tutti i dolci secchi e altre varianti come Bola di Berlim (un bombolone ricoperto di zucchero e ripieno di crema all’uovo) o il Gesuita, un triangolo di sfoglia con crema d’uovo e cannella e mandorle tostate sopra.

Ma se venite a Lisbona, il dolce dei dolci, il Re dei Re è decisamente il Pastel de Nata!

Un tortino rotondo, di pasta sfoglia, ripieno di crema pasticciera, caramellato e bruciato sopra, spettacolare!

Senza ombra di dubbio il Pastel de Nata è il dolce di Lisbona, quello più famoso, si trova ovunque e in tutti questi anni non ne ho mai trovato uno non buono, insomma è quasi sempre una garanzia ma da qualche anno, per dare un po’ più di sapore alla cosa, c’è un concorso tra le pasticcerie Lisboete per chi realizza il miglior Pastel de Nata della città.

Nel 2009 il concorso è stato vinto dalla Pastelaria Cristal, nel 2010 dalla Pastelaria Suíça, nell’edizione del 2011 Chique de Belém, dopodichè la pasticceria Aloma si è aggiudicata la palma d’oro nelle ultime due edizioni, quindi sembra ombra di dubbio il miglior Pastel de Nata di Lisbona, vinto e confermato!

E la superfamosa, famigerata, conosciuta, pasticceria di Belém?

Diciamo che la pasticceria più conosciuta della città è un mondo a parte, per storia, per tradizione, per fama e soprattutto per nome, la pasticceria di Belém non produce Pastel de Nata, la pasticceria di Belém produce Pastel di Belèm, è come se avessero un marchio registrato (cosa assolutamente possibile), come dicevo un mondo a parte.

La pasticceria di Belém è ormai un colosso, una fabbrica in continua produzione, durante i feriali vengono prodotti e venduti mediamente 15.000 Pastel al giorno, nei finesettimana la produzione sale a 50.000, al giorno chiaramente!!!

Se siete a Lisbona, di sicuro farete un salto a Belém e se siete a Belém non potete andare via senza provare un paio di Pastel…di Belém. E’ come andare a Parigi e non vedere al Tour Eiffel, insomma una cosa che si deve proprio fare!

La pasticceria è indicata su tutte le guide del mondo, quindi aspettatevi un po’ di fila soprattutto nel fine settimana, se volete recuperare tempo, non fate la coda per strada (come fanno tutti), entrate dentro la pasticceria e nella sala gigante accomodatevi ad un tavolo, verrete serviti velocemente.

Posso darvi un sono consiglio, non siate timidi e ordinate un solo Pastel!

9 Risposte a “Il Miglior Pastel de Nata del 2013 e la pasticceria Portoghese”

  1. Ciao Fabio!
    Un piacere incontrare i tuoi post questa sera … i Pastel de Nata!!! Giusto l’altra sera un amico portoghese di passaggio qui da Bergamo mi ha parlato di questa delizia! Posso chiederti se mi sia possibile contattarti in privato per poterti porre qualche domanda in merito alla voglia di tirare finalmente fuor un mio grande sogno dal cassetto?!?! Grazie mille!

  2. Ciao Fabio ,da “alfacinha” trapiantata in Italia da 14 anni,ti ringrazio la deliziosa prospettiva che hai saputo ben descrivere sui dolci portoghesi che quando mi mancano,li preparo in casa,e proprio i pasteis de nata fanno la delizia di tanti amici miei.Grazie ancora,golosone siciliano che ti dico dall’Italia mi piaciono solo i dolci della tua isola.Un abbraccio!

    1. Ohhh che bello! Un commento di una Portoghese, grazie 😀

      Sono contento che ti sia pisciuto il post, come potrai immaginare il blog è seguito praticamente solo da Italiani, quindi è strano ricevere un commento diverso.

      Un abbraccio!

      Fabio

  3. Ciao Fabio…sono a Lisbona per un mese, ed il tuo blog e’ una fonte di informazioni inesauribile!
    ho seguito molti i consigli scritti nei tuoi post, in molti casi ne sono stata felice, in questo un po’ meno.
    lavorando non ho molto tempo per girare, ma grazie ai tuoi post mi sono fatta una serie di tappe di breve durata. Come questa mattina, esco alle 8, prendo il bus sotto casa che mi lascia proprio di fronte la “pastelaria Aloma” (era troppo perfetto per essere vero) faccio colazione, 2 pasteis e caffè….. bhè devo dire che non valgolo la fama che hanno, premetto, ne ho mangiati in 4 o 5 posti diversi, quelli di Belem insuperabili, ma come hai specificato sono altra cosa… Questi da Aloma, confrontati con tutti gli altri che ho mangiato nel centro di Lisbona, erano bruciati, con olio che colava da tutte le parti….insomma, ho buttato la tappa mattutina per nulla.
    Ci tenevo a specificarlo, ai posteri l’ardua sentenza!

    1. Ciao
      beh..per prima cosa ti ringrazio per i complimenti che, come dico sempre, fanno piacere in ogni caso.

      In merito alla tua “disavventura”, hai fatto bene a segnalarlo, magari per i prossimi che leggono il post può essere un buon consiglio. Io quel post lo scrissi riportando una notizia, c’era un concorso e quelli erano i vincitori, la pastelaria Aloma io non la conosco, non ci sono mai stato…e forse ho fatto bene a non andare 😉

      Ciaoooooo

      Fab

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