Musica senza crisi

I Portoghesi sono famosi per essere un popolo di silenziosi, di gente pacata e riflessiva, opposta rispetto ai fracassoni vicini spagnoli. Un popolo che ascolta il fado nelle balere alla luce delle candele invece che buttarsi in strada a fare fiesta.

Mi piacciono i luoghi comuni perché spesso hanno un fondo di verità, ma a volte la realtà (quella vera) è opposta e quindi stupisce.

Succede che nel pacato Portogallo e in particolare nella lucente Lisbona, un gruppo di autonomi cittadini, sganciati da partiti politici, comincia ad organizzare attività, incontri e manifestazioni contro la situazione economica, politica e sociale che sta attraversando il paese.

A differenza dell’Italia, il Portogallo, ha una struttura economica più fragile. Ci sono poche imprese, il turismo è molto localizzato e le esportazioni non hanno una grossa incidenza. Inoltre il Portogallo è un paese piccolo, 10 milioni di abitanti, l’Italia ne ha 60 e, tanto per capirci, la Sicilia ne ha 5, possiamo dire che il Portogallo è solo il doppio della Sicilia.

Questi e molti altri fattori non permettono al Governo portoghese di poter attuare delle politiche socio economiche tali, da bloccare o rallentare il peso di questa ormai famosa crisi internazionale. Negli ultimi anni, la pressione fiscale si è più che duplicata, il costo della vita continua ad aumentare così come la disoccupazione, candidando il Portogallo ad essere il prossimo paese sull’orlo del collasso economico.

Molto probabilmente lo scenario fino qui raccontato non è diverso da quello Italiano.

Torno al luogo comune.

Con mio grande stupore (e gioia) il Portogallo in qualche modo si sta muovendo, la gente sta cercando di reagire, almeno sta cercando di farsi sentire.

Da qualche mese periodicamente ci sono manifestazioni  spontanee, organizzate su facebook, dove migliaia di portoghesi scendono in strada, magari senza una proposta concreta ma con un messaggio chiaro, “la situazione comincia a diventare insostenibile”.

Domani è il giorno della musica, “que se lixe a troika” (http://queselixeatroika15setembro.blogspot.pt/) è uno dei gruppi che si muove nell’organizzazione di queste attività facendosi collettore tra le idee e la gente.

Sabato dalle 15.00 in avanti, a Praca de Espanha (linea blu della metro), si esibiranno alcuni tra i maggiori gruppi Portoghesi, chiaramente il concerto è gratuito.

Sotto trovate il cartellone, dell’evento, da non perdere Dead Combo, Deolinda e Homens da Luta anche se in realtà i gruppi in programma sono tutti conosciuti, sembra come un concerto del Primo Maggio portoghese.

E’ difficile da immaginare, ma quello che sta succedendo in questo momento in Portogallo nasce davvero dalla gente. Sicuramente ci saranno persone tesserate a qualche partito, questo è naturale, ma il movimento, le manifestazioni, hanno la faccia della gente. Moltissimi ragazzi ma anche persone più grandi, anziani, pensionati, scendono in strada con una scritta fatta male su un pezzo di cartone e pacificamente cercano di dire la loro o almeno di farsi sentire.

In qualche modo ho sempre partecipato in Italia alle manifestazioni di protesta, prima a scuola contro il Ministro dell’Istruzione di turno dopo contro il Governo di turno, ma l’impressione è sempre stata di sterilità. Megamanifestazione a Roma, un milione di persone in piazza e poi tutto a casa, timbrato il cartellino.

Quello che invece, sembra, stia accadendo adesso qui, ha un aspetto diverso, c’è una costanza, domani c’è questo evento grosso ed è già prevista una manifestazione per giorno 15 davanti al parlamento, sembra che davvero tra la gente ci sia voglia di cambiare, che sia arrivato il momento dell’altro mondo possibile?

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