Una delle immagini più significative che ci arriva dal Sol Levante è la puntualità dei suoi treni, e ne passano davvero tanti, infatti la rete ferroviaria giapponese è tra le più fitte al mondo. A Tokyo vi sono tante di quelle linee ferroviarie, considerando sia le metropolitane che le linee di superficie, che quasi non si vede lo sfondo bianco della mappa che le riporta. Può sembrare assurdo ma non è per nulla difficile imparare a muoversi con i mezzi pubblici considerato com’è spiegato bene il sistema di trasporti.
I treni devono essere in perfetto orario non solo per una questione di etica o di buon senso ma anche perché, se così non fosse, nelle stazioni si accumulerebbero così tante persone da creare seri disagi! Tutto è quindi calcolato nei minimi dettagli e il personale è perfettamente addestrato: tutta questa precisione talvolta fa quasi paura. Di rado succede che il treno abbia qualche minuto di ritardo, in queste occasioni una signorina all’altoparlante si scusa dicendo “Siamo spiacenti per i 2 minuti e 37 secondi di ritardo”! Proprio come in Italia vero?? Naturalmente se il treno tarda ad arrivare la colpa non è del macchinista o di chi ci lavora ma è spesso per cause di forza maggiore: una sera, mentre aspettavo la metro per andare a Shibuya, sullo schermo degli annunci ho letto che si sarebbe dovuto aspettare qualche minuto perché dovevano togliere la testa di uno che si era buttato sotto e che era rimasta incastrata nei binari.
Come fanno quindi a gestire la folla di persone dell’ora di punta che si ammucchia all’impazzata per accaparrarsi un posto in treno (così numerosa da rendere anche arduo il far chiudere le porte scorrevoli) con l’estrema puntualità delle corse? GRAZIE ALLA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ “OMINO BUTTA DENTRO”: addetti in guanti bianchi che spingono e pressano i passeggeri nei vagoni consentendo ai treni di chiudere le porte e quindi di rispettare perfettamente gli orari di marcia. Il tutto con la totale complicità e approvazione dei passeggeri. È uno spettacolo esilarante: i giapponesi che si fanno schiacciare dentro la metro si aggrappano alle porte e stanno in silenzio, non ridono, non si scompongono! Gli uomini con i guanti bianchi invece fanno dei versi buffissimi mentre spingono tipo “Yosh, Whooo, Aaahhhh”!! È sconcertante!
e se uno soffre di claustrofobia?
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