Berlino segreta: l’ Invalidenfriedhof

Non è forse la prima cosa che viene in mente ad un turista che visita una città nuova, ma cercare di capire la realtà locale partendo da un cimitero non è una cosa così anormale. Basti pensare a cimiteri monumentali come il Pere Lachaise di Parigi o quello del Verano al Roma per capire come una visita ad un cimitero possa essere interessante. Nei miei molti viaggi su e giù per l’Europa mi sono trovato in una situazione simile solo un paio di volte. Prima ad Oslo, alla ricerca della tomba di Munch e poi a Norimberga, alla ricerca della tomba di Johann Pachelbel, che non sono riuscito a trovare.

A photo posted by Kundry (@kundry1882) on

A Berlino molti cimiteri del’700-‘800 sono diventati parchi cittadini. A Neukölln, lungo la Hermannstrasse se ne trovano quattro nell’arco di un chilometro. Oggi però vi porto nel cuore di Berlino, a Mitte. Siamo passati di qui già quando vi ho parlato del bar Am Ende der Welt. Il cimitero che citavo – dove sono ancora visibili i segni della guerra – è l’Invalidenfriedhof , di cui mi accingo a parlarvi. Il cimitero fu pensato nel 1748 dal Re Federico II come riposo per gli invalidi di Guerra (da qui il nome) e nel corso degli anni l’idea di essere sepolti qui rappresentava un onore per i militari prussiani. Per questo nel 1835 il luogo viene ripensato come cimitero monumentale.

A photo posted by Sascha Unger (@sascha_unger) on

Durante la Seconda Guerra Mondiale l’ Invalidenfriedhof fu anch’esso luogo dei combattimenti porta a porta che portarono alla definitiva capitolazione della Berlino nazista. I segni di quelle battaglie sono ancora ben visibili su alcuni monumenti funerari. Immaginare il fischio dei proiettili in un luogo di pace come questo fa davvero impressione.

A photo posted by Einhard (@einhard) on

Con l’avvento della divisione di Berlino in due blocchi l’ Invalidenfriedhof viene a trovarsi proprio sul percorso del famigerato Muro. I settori E, F e G rientrano giusti giusti nella striscia della morte. Migliaia di pietre tombali e monumenti funerari vengono rimossi. Del cimitero del passato non resta che ben poco: le circa 200 lapidi che possiamo vedere ancora oggi.

L’ Invalidenfriedhof nel maggio del 1962 fu luogo di un tentativo di fuga dalla DDR, purtroppo fallito. Un giovane studente di 15 anni cercò la via dell’Ovest attraverso la striscia della morte / lo Spandauer Schifffahrtskanal. Come andò a finire potete immaginarlo da voi.

A photo posted by Kundry (@kundry1882) on

Il cimitero è aperto al pubblico. Gratuitamente. Dal primo ottobre al 15 marzo dalle 7 alle 18,30. Dal 16 marzo al 30 settembre dalle 7 alle 21,30.

Invalidenfriedhof
Scharnhornstraße 33
10115 Berlin (Mitte)

NON PERDERTI GLI ALTRI ARTICOLI DELLA SERIE “BERLINO SEGRETA”

Per rimanere aggiornati su Berlino Caput Mundi, potete cliccare “mi piace” qui, ovvero sulla pagina Facebook ufficiale di Berlino Caput Mundi

Vuoi che le tue foto vengano utilizzate nei nostri articoli? Tagga le tue foto di Instagram con il tag#berlinocaputmundi e potrai essere protagonista sulle nostre pagine!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.