La tempesta Herwart, Facebook e il sarcasmo dei tedeschi

La tempesta Herwart si è abbattuta nel fine settimana sull’Europa centrale, portando con sé pioggia, vento forte e disagi in tutto il nord della Germania. Non è il primo temporale importante che si abbatte questo autunno sulla Germania settentrionale; già lo scorso 5 ottobre Xavier ha dato lavoro extra ai vigili del fuoco e alle autorità tedesche. Rami spezzati, alberi divelti, automobili danneggiate, tratte ferroviarie interrotte, Sbahn non funzionanti, quanto successo due settimane fa ha fatto temere il peggio.

Ma almeno a Berlino la tempesta Herwart non ha causato danni come il suo predecessore. Sono caduti un paio di impalcature a Pankow e Schöneberg a causa del forte vento, ma almeno nella capitale danni importanti non ce ne sono stati. Vento forte, temperature scese improvvisamente intorno ai 5 gradi, ma a parte questo nessun disagio. La tempesta Herwart ha colpito maggiormente la Bassa Sassonia, Amburgo ed il Meclenburgo. Quello che però è accaduto ieri sera, ha dell’inusuale.


Sedevo sul divano scorrendo i post di Facebook in attesa del ragazzo che mi portasse la pizza a domicilio, quando inizio a leggere notifiche di amici che confermano di trovarsi in salvo durante il forte temporale in Germania. Penso ad uno scherzo. Esco in balcone e no, nessun temporale. Un po’ di vento sì, ma niente a che vedere con le scene apocalittiche di Xavier il 5 ottobre o gli allagamenti seguiti al temporale del 22 luglio. Chiedo ai miei contatti cosa stia accadendo a Berlino e mi sento dire “leggi le news”. Io, giornalista e abbonato del Berliner Zeitung, malato di news e telegiornale, devo leggere le news? Cosa mi sono perso? Assolutamente nulla.

“La tempesta Herwart ha colpito il nord della Germania e nelle prime ore del mattino ha raggiunto anche Berlino. Nel primo pomeriggio la situazione si è tranquillizzata ed è tornato a splendere il sole su Berlino” recita il Morgenpost. Dunque? Succede quindi l’inverosimile. I tedeschi tirano fuori il loro sarcasmo e riversano post grotteschi, ironici e – fors’anche – fuori luogo sulla pagina di Facebook attivata per il temporale.

In occasione di attentati o di calamità Facebook attiva il security check, dove si può indicare ai propri amici/familiari dove ci si trova, se si è in salvo o se si ha bisogno di qualcosa. Inoltre, i cittadini possono offrire il proprio supporto offrendo posti letto, pasti caldi o altre opere “di volontariato” per chi si trova in difficoltà. Ieri sera la situazione è però sfuggita di mano, rendendo il tutto grottesco, ma a suo modo divertente. Per chi ama il black humor ovviamente.

“Cerco urgentemente aiuto per deporre Angela Merkel” scrive qualcuno taggandosi davanti il Reichstag. “Offro le mie capacità di DJ (musicali e sessuali) nel caso la tempesta abbia procurato dei danni alle lineup dei club di Berlino” scrive Maximilian davanti il Berghain. “Gradiremmo due kebab, siamo chiusi in cantina! Salsa bianca, salsa rossa con tutto. E piccanti!” scrivono da Giesen, Sassonia. Un fotografo di Rostock ne approfitta per farsi pubblicità: “Se avete bisogno di farvi una foto per un regalo di Natale o magari volete farvi delle foto nudi, io vi sono vicino in queste ore difficili. Però contattatemi in un alto modo. Con tutti questi “io-sono-al-sicuro” non riuscirei ad ascoltare le vostre grida di aiuto”.

Non tutti han preso bene l’ironia di questi post, commentando con risentimento. Resta il fatto che il safety check di Facebook attivato per la tempesta Herwart non è stato ben preso dai tedeschi. Se è vero che ci son stati due morti, è innegabile che non c’era di certo bisogno di alimentare l’ego dei malati di social mettendo a disposizione uno strumento utile solo a farsi notare.

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