Questi luoghi non vedranno il nuovo anno

Berlino è una città in eterna, continua trasformazione. Tant’è che mentre in altri posti del mondo il 31 dicembre si tirano le somme dell’anno appena passato e si fanno i nuovi propositi per il nuovo anno, a Berlino si fa la conta di quali pub, club, ristoranti e luoghi tipici spariranno dalla mappa cittadina. Ogni anno questo inno doloroso torna a ripetersi e quest’anno non è da meno. Vittime eccellenti ci hanno abbandonato o stanno per farlo, lasciando un vuoto incolmabile tra chi questi luoghi li ha frequentati, ma soprattutto amati.

La defezione più eccellente è sicuramente il Café Rizz di Kreuzberg, un’istituzione cittadina da ben 35 anni che da qualche giorno ha chiuso definitivamente i battenti, per non tornare più. Il locale a pochi passi dal Landwehrkannal e da Kottbusser Tor era il luogo di ritrovo di numerosi abitanti del quartiere, ma era famoso anche al di fuori dei confini del quartiere: per anni questo bar è stato l’unico dove noi italiani potevamo vedere la serie A a Berlino, ad esempio!

Un’altra istituzione berlinese a lasciarci definitivamente nel 2016 è il Currywurst Museum. Ammetto di non esserci mai andato, ma questo museo molto singolare era una delle tappe fisse dei molti turisti che ogni giorno visitano la città. Per lo meno il currywurst non viene ancora bandito dai ristoranti e dai chioschi di Berlino! Anzi, se ne volete mangiare uno buono, leggete la nostra guida.

Continua una tradizione negativa tutta berlinese: gli affitti salgono, i quartieri cambiano il volto ed i negozi/locali tipici devono chiudere le proprie porte e sparire, a volte per sempre. Un’altra vittima della gentrification è il Rosi’s, club di Revaler Strasse (Friedrichshain). Dopo 16 anni di attività sparisce uno degli indirizzi più apprezzati della vita notturna berlinese. Insieme a lui se ne vanno il Bassy Club con le sue serate burlesque, il Syndicat, il pub gay Hafen. A Schöneberg chiude il centro giovanile alternativo Punkhaus Potse, ritrovo della scena punk berlinese dal 1972! Un’istituzione della scena musicale cittadina che si vede costretta a cambiare indirizzo: la superficie del locale diventa la metà e non sarà più possibile attaccare le chitarre agli amplificatori per dar vita ai leggendari concerti che han reso il centro famoso negli ultimi 40 e più anni.

Berlino cambia faccia ancora una volta e si affaccia nel 2019 senza alcuni dei luoghi che l’han resa speciale. Un mantra triste che si ripete ogni anno, sempre peggio.

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Foto di copertina ad opera di Markus Spiske

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