Fontegreca

Fontegreca
Fontegreca

Cenni storici:

  • Fontegreca, anticamente chiamata “Fussaceca” (fossa nascosta), era abitata da popoli provenienti dalla Grecia, ai quali si aggiunsero gruppi di Sanniti e di Pentri.
    Molto probabilmente fu fondata prima dell’anno 1000 da gruppi di pastori di Gallo e che d’inverno scendevano a valle per pascolare i loro greggi. Non ci sono documenti in merito, certo è che fu un villaggio molto antico, che si formò in vichi attorno alla chiesa di S. M dei Cipressi e di San Rocco.
    Il primo documento che ricorda Fontegreca è quello tratto dalla “Cronaca Volturnense” in cui viene riportato da un certo monaco Giovanni che, nell’anno 881, il monaco Sabatino, fattore dei beni ubicati in “Sanctae Mariae” di Fossaceca, inviò ai Frati del Monastero di San Vincenzo al Volturno 119 tomoli di grano e 40 maiali.
    Durante la dominazione dei Longobardi e dei Normanni la popolazione si trasferì più a nord attorno al Castello e alla cinta muraria del Casale di Fossaceca. Nel 1269, Fossaceca, fu del feudatario Guglielmo Stendardo e, insieme a Capriati al Volturno, Ciorlano e Pratella fece parte della Baronia di Prata.
    A partire dal 1664 Fossaceca si espande notevolmente con costruzioni di caseggiati e della chiesa parrochiale. Dopo l’Unità d’Italia, il Consiglio Municipale di Fossaceca cambiò il nome del paese in Fontegreca.
Cipresseta
Cipresseta

Cosa fare:

  • Lasciarsi affascinare dal piccolo centro storico e dai notevoli palazzi del 600/700. Visitare la chiesa di S. Stefano e la chiesa della Madonna dei Cipressi (XVII secolo) che conserva delle belle maioliche di Vietri, risalenti alla fine dell’Ottocento, nei suoi sotterranei conserva notevoli reperti archeologici. Di particolare interesse naturalistico e scientifico è la “Cipresseta”, riportata già nel ‘600 dal Ciarlanti nelle sue Memorie del Sannio e studiata dalla Accademia dei Georgofili. La Cipresseta, è un parco di cipressi meta di turisti e di ricercatori (Cnr) per la rarità del tipo di cipresso, il più filogeneticamente puro d’Europa.
  • Ricercare e acquistare i prodotti gastronomici locali: i prodotti da forno ( pane “casareccio”, frese, e taralli all’olio di oliva), rinomati in tutto il circondario, olio d’oliva, ortaggi, cipolle e agli. Siete intenditori, o semplicemente golosi, di funghi? Sappiate, allora, che qui è possibile trovare squisiti porcini, ovuli, superbi gallinacci, preziose mazze di tamburo e il semplice e ottimo chiodino. Cercate qui nei mesi di luglio ed agosto. Cercate, gustate e tornate!
    Assaggiare e deliziarvi con piatti ispirati alla tradizione locale (tagliatelle ai funghi porcini) pranzando all’agriturismo Colle Bralle
  • Fare delle escursioni sulle vicine montagne del Matese, oppure a monte Scoltrone attraversando la Cipresseta e ammirando le particolari rocce della val di Conche (è consigliabile una guida). Visitare un antico molino ad acqua mosso dalle fresche acque del fiume Lete – l’unico funzionante nell’area matesina – e far colazione al sacco nelle immediate vicinanze.
  • Praticare sport d’acqua o fare un’escursione in barca sul lago di Gallo Matese (6 km). Infatti, il 5 agosto 2002 è stato aperto al pubblico il lago di Gallo Matese, e realizzato un nuovo pontile per avviare attività nautiche e turistiche.
    Vivere la notte lontano dal frastuono della città rilassandosi e rigenerando le proprie energie all’aria fresca del Matese.
  • Andare a pesca o a caccia. Il fiume Lete, il Sava, il Volturno, i laghi delle Corree, di Vairano o del Matese permettono di praticare sia la pesca sportiva (trote, lucci, carpe, cavedani) sia semplicemente di trascorrere delle ore a contatto con la natura e in piena tranquillità. Gli amanti della caccia, nei periodi stabiliti dalla legge, possono cacciare il cinghiale, la volpe, la lepre e tante varietà di uccelli (folaghe, germani reali, ochette, ecc.). Il primo maggio la Proloco organizza una gara di pesca nel vicino fiume Sava. Durante la premiazione, presso la Cappella della Madonna dei Cipressi, si possono degustare i prodotti tradizionali locali.
  • Soggiornare a Fontegreca da maggio a settembre. Durante la festa di Santo Stefano (3 agosto), oltre alle funzioni religiose, si svolgono concerti musicali e gare di liscio. Inoltre, viene organizzata un sfilata di mezzi agricoli ed un’esposizione di prodotti agricoli locali. La festa più grande che si svolte a Fontegreca è quella della Natività della Vergine Maria (8 settembre).

Come arrivare a Fontegreca:

  • Autostrada A1 Milano Napoli: uscita casello di Caianello. Prendere la Via Venafrana (SS. 85), direzione Venafro, e dopo circa 2 km il bivio per Ailano-Fontegreca.
  • Da Benevento: superstrada Telesina, uscita Vairano P. Prendere la Via Venafrana (SS:85), direzione Venafro, e dopo circa 2 km il bivio per Ailano-Fontegreca.

Scheda rapida:

  • Abitanti: 919
  • Densità: 96 per kmq
  • Superficie: Kmq 9,56
  • Altezza s.l.m.: 325
  • Distanza da Caserta: 65 km
  • Festa patronale: S. Stefano
  • Fiere e mercati: 19 marzo Fiera, 5/6 settembre Fiera, 31 ottobre Fiera
  • Info Comune: Via Roma, 74 (0823944104
  • C.a.p.:81010
  • Sito web: www.comune.fontegreca.ce.it/

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Cipresseta
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Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli