Gioia Sannitica

Gioia Sannitica
Gioia Sannitica

Cenni storici:

  • Gioia, un tempo chiamata Terra Jani, deriva il suo nome dal Dio Giano, adorato dagli antichi abitanti di queste terre.
    Secondo quanto riferisce lo storico Giuseppe Mennone, Gioia fu fondata dai superstiti di una località chiamata Ercolaneo distrutta dalle guerre Sannitiche.
    Gioia subì le scorrerie e le invasioni dei barbari; per difendersi dai saccheggi fu costruito, intorno all’anno 1000, il castello, che nel periodo normanno divenne baronia.
    Nel 1532 il castello di Gioia, fu donato ad Ugo Villalumo, cavaliere spagnolo, da Carlo V come ricompensa per il valore dimostrato nella battaglia di Pavia. In questo periodo una grave pestilenza portò all’abbandono del castello.
    Nel 1534 il castello fu venduto, per 5000 Ducati, da Ugo Villalumo al duca Gabriele Barone, successivamente, dagli eredi di questi, ai duchi Gaetani d’Aragona.
    Il 12 Ottobre 1862, il re Vittorio Emanuele II aggiunse “Sannitica” al nome Gioia.
Borgo e Castello di Gioia Sanntica
Borgo e Castello di Gioia Sannitica

Cosa fare:

  • Visitare gli antichi resti del Ponte degli Anici (epoca romana), in località Torre del Duca e Compostella si possono visitare delle antiche tombe e un villaggio, nella frazione Caselle il vecchio castello medievale, nella frazione Calvisi il Santuario di S. Liberato, nella frazione Curti la Chiesa della Madonna del Bagno e la grotta di San Michele.
  • Fare delle escursioni a piedi, in mountain-bike a cavallo sulle vicine montagne del Matese, o al vecchio castello, al Monte Monaco (anche trial e fuoristrada), o alla grotta di San Michele. E’ consigliabile una guida.
  • Assaggiare e deliziarvi con piatti ispirati alla tradizione locale pranzando al Ristorante … , o cenando …Ricercare e acquistare i prodotti gastronomici locali: insaccati suini e bufalini, vini, formaggi pecorini, latte, olio miele, funghi porcini, prodotti del sottobosco. Cercate, gustate e tornate! Vivere un po’ lontano dal frastuono di città e rilassarsi con lunghe passeggiate conoscendo la gente del luogo e gli usi e costumi locali.
  • Andare a pesca o a caccia. Il fiume Lete, il Volturno, i laghi del Matese o i più distanti laghi delle Corre e di Vairano, permettono di praticare sia la pesca sportiva (trote, lucci, carpe, cavedani) sia semplicemente di trascorrere delle ore a contatto con la natura e in piena tranquillità. Gli amanti della caccia, nei periodi stabiliti dalla legge, possono cacciare il cinghiale, la volpe, la lepre e tante varietà di uccelli (folaghe, germani reali, ochette, beccacce,… ecc.).
  • Soggiornare a Gioia Sannitica, da maggio a settembre. Dal 13 al 17 agosto, nella splendida cornice della Piazzetta San Pietro, sotto pioppi secolari, si svolge una sagra “d’altri tempi”; i primi piatti di pasta fatta in casa con i funghi porcini del Matese, gli gnocchi e lo spezzatino al sugo di castrato, gli arrosti misti (tra cui i famosi abbuoni), bruschette ai porcini, pizze fritte, peperoni imbottiti, porchetta e tanto altro annaffiato con falanghina, Coda di Volpe e Piedirosso.

Come arrivare a Gioia Sannitica:

 

Scheda rapida:

  • Abitanti: 3729
  • Densità: 69 per kmq
  • Superficie: Kmq 54
  • Altezza s.l.m.: 275
  • Distanza da Caserta: 51 km
  • Frazioni: Auduni, Calvisi, Curti, Criscia Caselle, Carattano
  • Festa patronale: San Michele
  • Fiere e mercati: ogni sabato
  • Info Comune: Piazza Municipio, 1 – 0823915021
  • C.a.p.: 81010
  • Sito web: www.comunegioiasannitica.it

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Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli