Il Frattacchio di Mastrati è un particolare tipo di polenta di farina di mais che veniva prodotto dall’Azienda Agricoa dei Principi Ferrara Pignatelli di Strongoli, a Mastrati, frazione del Comune di Pratella. La frazione Mastrati ospitava i coloni e le famiglie, i cui ritmi, anche alimentari, seguivano lo scorrere della produzione locale.
E tra questi il Frattacchio, appunto, piatto tipicamente invernale. La polenta, lasciata raffreddare e quindi tagliata con filo di canapa a sottili strati, condita, poi, come fosse una lasagna e messa la forno, si caratterizzava dall’essere, la farina utilizzata, non sempre della stessa tipologia, proprio perché la produzione era decisa e diretta dal proprietario dell’Azienda, e non dalle singole famiglie. Ancora, il sugo accompagnato e arricchito con “carne saucicchiara”, ovvero con carne di maiale tagliata a pezzetti come quella per fare le salsicce, sostituita, quando la famiglia era particolarmente povera, con i pomodori, coltivati nei propri orti ed essiccati.
E’ da circa trenta anni che la popolazione di Mastrati ha deciso, a memoria e onore del vissuto e del duro lavoro dei coloni e delle loro famiglie, di farne il prodotto principale della Sagra della Pannocchia, che si tiene a Mastrati nelle giornate del 21 e 22 agosto.
Ricetta del Frattacchio di Mastrati
– Per la polenta:
- 1 kg di farina di mais;
- 1 cucchiaio di sale;
- 2,5 litri di acqua.
– Per il sugo:
- 0,5 kg di “carne sausicchiara”;
- 1 litro di conserva di pomodoro fatta in casa;
- 1 bicchierino da caffè di olio o di lardo sciolto;
- formaggio grattuggiato quanto basta (nei tempi passati pecorino e bovino prodotti in Azienda);
- peperoncino quanta basta (solitamente come condimento della carne).
Testo e foto a cura di: ANSPI, Associazione di Sant’Anna di Mastrati – Video della Sagra della Pannocchia