La focaccina di Castelpoggio

Nell’immaginario collettivo locale, Castelpoggio, è fortemente legato al pane.
Chi non è mai passato dal paese senza poter resistere alla tentazione di fermarsi e gustare un pezzo della famosa “focaccina”? Oppure senza comprare un caratteristico filone di pane da portare a casa?
L’antico forno a legna è una fermata obbligata per chiunque transiti da Castelpoggio, per lavoro, per una gita in montagna o prima di iniziare una passeggiata lungo le antiche mulattiere. Ancor oggi il pane viene prodotto secondo le più antiche tradizioni e cotto rigorosamente nel forno alimentato a legna.

Il lavoro del fornaio per produrre il pane di domani comincia già oggi con la preparazione delle pasta usando come lievito il “loam”, lievito madre che a sua volta è stato preparato il giorno prima. Poi si alza alle prime ore dell’alba per accendere il fuoco dentro al forno, il quale deve essere ancora caldo dal giorno precedente. Poi impasta ancora, condisce e modella il pane a la focaccia, sempre continuando ad alimentare il fuoco per far raggiungere al forno la temperatura ideale. Mentre che i preparati subiscono l’ultima lievitazione collocati su un lenzuolo caldo, il fornaio toglie la brace e pulisce il pavimento interno al forno poi comincia ad infornare i pani uno ad uno con velocità e scaltrezza. Una volta chiuso il forno, mentre che aspetta che la cottura sia ultimata, modella la seconda infornata e cosi via.

La “focaccina di Castelpoggio” si può gustare in mille modi ma consigliamo:

  • la focaccina con i fichi (e/o fioroni): non è una novità nella zona ma il sapore della focaccia di Castelpoggio crea con i fichi un contrasto dolce salato unico
  • La focaccina con la “mundiola”: La mondiola è un salume che si sposa a meraviglia con la focaccina di Castelpoggio.
  • Focaccina con la nutella

Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli