Il cavaliere spagnolo s’innamorò presto di una bellissima fanciulla di Gioia di nome Erbanina. La fanciulla, che in realtà era una terribile janara, preparava filtri e pozioni magiche e di notte volava per il feudo ungendosi di grasso di cadavere ed entrando così in ogni casa e in ogni luogo. Ben presto il cavaliere s’insospettì, anche dietro il mormorio popolare, e cercando conferma di quanto il popolo diceva sorprese la janara mentre si ungeva di grasso.
Allora in nobiluomo invocò subito San Michele e questi fece precipitare la janara Erbanina dalla torre del castello.
Il suo ululato si sentì per tutto il feudo per oltre un mese per poi scomparire per sempre.