L’antica conserva di pomodoro di Caianello Vecchio

In questa pagina vi proponiamo un antico metodo di preparazione della conserva di pomodoro, ancora in uso fino ai primi anni del dopoguerra a Caianello Vecchio

Preparazione
I pomodori dopo essere stati lavati, venivano messi in tegami grandi “i tiani”, quindi messi a cuocere nell’antico forno a legna.
Il forno veniva riscaldato, quindi venivano inseriti i tegami e poi chiuso, in genere questo veniva fatto la sera.
La mattina i tegami venivano tolti e i pomodori messi in un particolare recipiente detto “matrella”, di forma rettangolare con pareti di legno e che presentava alla base un setaccio di metallo; qui i pomodori venivano lavorati a mano, fino a separare i semi e la scorza dalla polpa.
Poi si raccoglieva questo sugo concentrato in vari recipienti di coccio, si salava e si metteva al sole, dove rimaneva per diversi giorni finchè non si seccava.
A questo punto la conserva era pronta, si raccoglieva il tutto in un unico grande recipiente detto “cotturo” che veniva prima unto con un po’ d’olio d’oliva e coperto poi con foglie di gelso.
Quando si cucinava si prendevano uno o due cucchiai ( due cucchiai erano sufficienti per preparare un pranzo per 5 o 6 persone) di conserva che veniva aggiunta al soffritto di olio cipolle e prezzemolo, in seguito si aggiungeva dell’acqua per diluire, “stemperà”, la conserva.
Così si preparava il sugo. E quando si preparava, in genere la domenica, il profumo era così buono che si faceva a gara a spalmarlo su un pezzo di pane e a gustarlo avidamente.

*Si ringraziano le signore Gilda Ruizzo e Maria Grazia Russo per la gentile collaborazione. Testo di Russo Maria Grazia

Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli