San Pietro Infine

San Pietro Infine
San Pietro Infine

CENNI STORICI:

  • i primi abitanti dell’odierna San Pietro Infine furono gli Osci, poi i Sanniti (dal VI al III secolo a.C.), come dimostrano le cinte fortificate di Sant’Eustachio e di Colle Marena-Falascossa sul monte Sambucaro. Dopo la III Guerra Sannitica queste terre vennero conquistata e colonizzata dai Romani, i quali prolungarono la Via Latina fino all’antico Ad Flexum, ove, si diramava verso Venafro e verso l’antica Casilinum (Capua).
    Intorno all’antico Ad Flexum, corrispondente all’odierna località Santa Maria del Piano, si sviluppò, negli anni, piccolo villaggio, che, nel Medioevo, venne spostato sui monti per sfuggire ai saccheggi e alle violenze dei barbari.
    Le prime notizie di questo nuovo insediamento arroccato sui moniti, con il nome di Oppidum Sancti Petri in Flea, risalgono al 1047, quando Pandolfo IV, per riconquistare Capua, si accampò nelle vicinanze dell’oppidum.
    Nel 1139, durante la guerra tra Innocenzo II e Ruggero II, l’oppidum venne incendiato e devastato; successivamente, nel 1199, venne saccheggiato e incendiato da Marcualdo d’Anweiler, che agiva per conto di Federico II di Svevia.
    Nel 1250 fu di nuovo incendiato e distrutto durante la lotta tra Svevi e Angioini per il possesso del regno, e nel 1349 vi fu un terribile terremoto. Dal XVI al XVIII secolo non ci sono pervenute notizie di rilevante importanza.
    Secondo alcuni storici, nel 1815 la valle di San Pietro Infine fu teatro dello scontro tra le truppe di Murat e gli Austriaci, in seguito al quale avvenne il ritorno a Napoli di Ferdinando IV.
    Dopo l’Unità d’Italia si sviluppò il fenomeno del Brigantaggio attorno alla figura del capo brigante Domenico Fuoco.
    Durante la Seconda Guerra Mondiale San Pietro Infine fu assediato dagli Americani che cercavano di vincere la resistenza tedesca.
    Il 17 dicembre 1943 le truppe alleate entrarono nel paese e il regista Huston filmò il momento in cui le prime pattuglie americane entravano nel paese distrutto.

COSA FARE:

  • Lasciarsi affascinare dalla magia del vecchio centro storico; passeggiare  attraverso viuzze suggestive e stradine gradonate: scoprire una pietra che porta scolpito un gioco romano, oppure un prezioso arco medievale … o, semplicemente, dei panorami bellissimi e incontaminati.
  • Visitare: la chiesa trecentesca di S. Michele Arcangelo con un bellissimo portale in pietra viva (‘500), la Chiesa di S. Sebastiano (‘200); la fontana e la cappella di Maria SS. Dell’Acqua, immersa tra giganteschi platani; palazzo Comparelli, che conserva uno stupendo portale in pietra viva, e palazzo Brunetti, che fu sede nella Seconda Guerra Mondiale del comando tedesco; i resti di cinte megalitiche sanniticche (Colle Eustachio e Colle Marena-Falascosa).
  • Udire, si fa per dire, i passi dei soldati romani che percorrono la via Latina e le strade dell’abitato romano Flexum (riportato sulla antica carta stradale Tabula Peutingeriana).
  • Assistere alla caratteristica “Corsa delle Carrozzelle”. Una gara tra contrade a bordo di piccole vetture con ruote ricavate dai cuscinetti a sfera e mosse solo per l’effetto della gravità.
  • Andare sulle orme di registi famosi come John Houston e Mario Monicelli: J. Houston documentò dal vivo le fasi della conquista del paese (1943) da parte degli alleati; mentre Mario Monicelli girò a S. Pietro Infine una scena del film “La grande Guerra”, con Vittorio Gassman ed Alberto Sordi. http://www.parcodellamemoriastorica.com/web/
  • Ricercare e acquistare i prodotti gastronomici locali: olio di oliva.
  • Fare un peccato di gola mangiando al ristorante Il Borgo Antico
  • Immergervi nella natura del monte Cesima (Area Wilderness), del monte Sambucaro o sul vulcano spento di Roccamonfina con escursioni alla scoperta di luoghi d’incomparabile bellezza naturalistica sul colle Pecorino e sul monte Castello. E’ consigliabile una guida.
  • Vivere un po’ lontano dal frastuono di città e rilassarsi con lunghe passeggiate conoscendo la gente del luogo e gli usi e costumi locali.
  • Andare a pesca o a caccia. Il fiume Peccia, il Volturno, i laghi delle Corree, di Vairano o i più distanti laghi del Matese permettono di praticare sia la pesca sportiva (trote, lucci, carpe, cavedani) sia semplicemente di trascorrere delle ore a contatto con la natura e in piena tranquillità.
  • Gli amanti della caccia, nei periodi stabiliti dalla legge, possono cacciare il cinghiale, la volpe, la lepre e tante varietà di uccelli (folaghe, germani reali, ochette, beccacce,… ecc.).
  • Soggiornare a San Pietro Infine, da maggio a settembre.

COME ARRIVARE:

  • Autostrada A1 Milano Napoli: uscita casello di San Vittore. Prendere la Via Casilina direzione Cassino, dopo 10 km si arriva a San Pietro Infine
  • Da Benevento: superstrada Telesina, uscita Vairano P. Prendere la Via Casilina direzione Cassino, e dopo circa 25 km si arriva a San Pietro Infine.

SCHEDA RAPIDA:

  • Provincia, Regione: Caserta, Campania
  • Abitanti:1060
  • Densità:75 per kmq
  • Superficie:Kmq –
  •  Altezza s.l.m.: 134
  • Distanza da Caserta: 65 km
  • Frazioni
  • Festa patronale: Maria SS. dell’Acqua
  • Fiere e mercati
  • Info Comune: Piazza Risorgimento (Tel 0823900319 )
  • C.a.p.: 81050
  • WEB: http://www.comune.sanpietroinfine.ce.it

Pubblicato da borghicastelli

Giulio D. Broccoli