Il Cilento per immagini: Mari del Sud di casa nostra.

Il Cilento e il suo Mare: è questo un binomio inscindibile, da sempre.

La costa di questo territorio splendido merita da sola un viaggio, per le sue meraviglie naturali, per le sue acque trasparenti, per il fiorire di miti e di leggende antichissime, che da secoli si intrecciano alla storia “ufficiale”: per questo, la Costa del Cilento è chiamata La Costa del Mito.

E’ impossibile esaurire in un post la descrizione di tutte le bellezze che quest’area offre: come spiegato in un precedente post, le acque cristalline del Cilento sono Riserva Marina Mondiale di Biosfera, 9000 ettari di mare protetto, premiati ogni anno con i riconoscimenti più prestigiosi: Bandiere Blu, 5 Vele Legambiente, riconoscimenti per le spiagge più belle d’Italia praticamente ogni anno.

Il “viaggio” comincia allora dalla perla assoluta del Cilento: Palinuro.

Questo nome è indissolubilmente legato all’Eneide di Virgilio, ma oltre a questo racconto tanto antico ve ne è un altro più “recente”, che vuole legare tra di loro, in maniera poetica, alcuni dei luoghi più rappresentativi del Cilento.

Questa leggenda narra che Palinuro, nocchiero di Enea, si fosse innamorato della ninfa Kamaratòn, tanto bella quanto crudele. Il giovane, disperato per il suo amore non ricambiato, inseguì l’immagine riflessa dell’amata fino in fondo al mare, dove annegò.

Allora Venere, dea dell’amore e della bellezza, offesa per l’affronto perpetrato dalla ninfa malvagia che aveva rifiutato amore tanto puro, decise che il contrappasso che avrebbe punito tanta cattiveria sarebbe stato per analogia: se duro come la pietra era stato il cuore della ninfa, dura come la pietra sarebbe diventata la ninfa stessa.

La trasformò perciò in roccia, ed è su quella roccia che sorge Camerota.

Questa poetica storia nasce intorno alla seconda metà del 1500 grazie al marchese e letterato Bernardino Rota, signore di Trentinara e di Giungano, in Delle Rime del S. Bernardino Rota, un poema pubblicato nel 1572, i cui versi sono dedicati al marchese Placido Sangro di Camerota.

Lasciando la leggenda ed entrando nella geologia, lo sperone calcareo che costituisce Capo Palinuro presenta fenomeni di erosione e di carsismo praticamente ovunque: le grotte che vi si aprono sono tra le più suggestive d’Italia.

Tanta bellezza rende superflua qualsiasi parola: è il caso, allora, di far parlare le immagini… Anche perché questo è solo il primo di una serie di posts per immagini, assolutamente non esaustivo!

Grotta dei Monaci, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Grotta dei Monaci, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Grotta dei Monaci, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Grotta dei Monaci, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Grotta del Sangue, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Grotta del Sangue, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)

Tra le grotte di Palinuro, importantissima per le sue tracce preistoriche (come spiegato qui) è la Grotta delle Ossa:

Grotta delle Ossa, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Grotta delle Ossa, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)

Indimenticabile è poi la Grotta Azzurra: è almeno il doppio più grande della ben più famosa Grotta Azzurra di Capri… e senza campanilismo alcuno, è anche il doppio più bella.

Grotta Azzurra, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Grotta Azzurra, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)

Tra le spiagge di Palinuro, impossibile non citare la Baia del Buondormire, costantemente inserita nelle classifiche delle Spiagge più belle d’Italia:

Baia del Buondormire, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)
Baia del Buondormire, Palinuro (fotografia di Gisella Forte)

…Quale immagine migliore per chiudere la prima carrellata di immagini dedicate al mare di Cilento?

Pubblicato da cilentofortravellers

Dietro questo blog si nasconde la penna di Gisella Forte, scrittrice freelance, blogger per passione, "viaggiatrice d'occidente" con casa, amici e piante su varie sponde del Mediterraneo, cilentana doc innamorata ovunque delle sue radici e dei tramonti sul suo mare. Parlare di Cilento è atto dettato dalla volontà di divulgare, far conoscere, far fruire un territorio bellissimo e ancora quasi "sconosciuto".

2 Risposte a “Il Cilento per immagini: Mari del Sud di casa nostra.”

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