Storia, Arte, Mito: da millenni, Cilento.

“Immagina una continua distesa di monti rotta soltanto da una valle ombrosa … ne loderesti la temperatura. Ma che ne diresti, se vedessi i pruni portare in abbondanza corniole belle rosse e querce e lecci elargire al bestiame ghiande abbondanti e molta ombra a me padrone: si direbbe che qui ci sia Palinuro con i suoi boschi e il suo mare. Questo luogo appartato mi è tanto caro e, lo puoi ben credere, bello…” (Virgilio).

Tramonto su Capo Palinuro (fotografia di Gisella Forte)

 

 

Ci sono angoli del mondo che sono autentici tesori, scrigni magici in cui, come per incanto, Uomo, Natura, Cultura, Storia, Gusto, Bellezza, diventano un tutt’uno. Visitarli vuol dire regalarsi un’esperienza di straordinario impatto, emotivo e sensoriale, vuol dire darsi la possibilità di vivere qualcosa che difficilmente si dimenticherà.

Il mondo ne è ricco, e non necessariamente bisogna attraversarlo tutto per trovarli: a volte, sono proprio lì, a portata di mano… solo, sono fuori dai soliti itinerari. Nascosti, come ogni tesoro che si rispetti.

Prendete il Cilento, terra dal respiro antico come quello delle pietre che da millenni parlano agli incantati visitatori, dai paesaggi magnifici di colline coltivate ad ulivi secolari, terra di gariga mediterranea, e terra dalle rocce aspre e scoscese che si tuffano in un mare di ogni possibile gradazione di blu.

Perdetevi in esso, nel senso più profondo e intimo che si può dare alla parola perdersi: rinunciare a immagini preconfezionate e concetti stereotipati, lasciar parlare il vento e ascoltare quello che dirà…

…Parlerà di leggende antiche: del timoniere di Enea che nel Cilento trova la morte e lega il proprio nome a quello di queste coste, Capo Palinuro. O parlerà di Eracle che, come racconta la Biblioteca Storica di Diodoro Siculo, attraversa la regione e tocca un promontorio abitato da popolazioni dedite al culto di Artemide. Ma parlerà anche delle popolazioni primitive che, nella Preistoria e Protostoria, hanno abitato le future colonie greche, dell’Homo Erectus appena giunto in Europa dalla sua “culla” in Africa orientale, e giù per secoli e millenni racconterà di come il Cilento fu cerniera di tutti i popoli che arrivavano dai quattro nodi della bussola, lì, nel bel mezzo del Mare Nostrum

E se ascoltate attentamente il vento, risuonerà ancora la voce di Virgilio che, dal libro quarto dell’Eneide, preannuncia: “Avrà quel luogo eternamente il nome di Palinuro”…

Pubblicato da cilentofortravellers

Dietro questo blog si nasconde la penna di Gisella Forte, scrittrice freelance, blogger per passione, "viaggiatrice d'occidente" con casa, amici e piante su varie sponde del Mediterraneo, cilentana doc innamorata ovunque delle sue radici e dei tramonti sul suo mare. Parlare di Cilento è atto dettato dalla volontà di divulgare, far conoscere, far fruire un territorio bellissimo e ancora quasi "sconosciuto".

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