Si tratta di un articolo scritto con una certa “leggerezza”, quasi per gioco, spero sappiate coglierne il senso.
Quello che mi manca dell’Italia
- Mi mancano i dolci e succulenti cocomeri dell’estate italiana, che nel pieno della stagione si trovano a poche decine di centesimi al kg. A Tenerife il cocomero si trova nei supermercati durante tutto l’anno, ma spesso non sono molto buoni, o comunque non come quelli italiani. E poi costano di più: di solito tra 1,30€ e 1,80€ al kg.
- Mi mancano i supermercati italiani, con certi prodotti e marche specifiche che qui non si trovano, oppure si trovano ma a caro prezzo, diventando un piccolo lusso da concedersi ogni tanto. Parlo dello stracchino, della robiola, il Provolone piccante, e le saporite salsicce stile italiano, tanto per citarne alcuni.
- Mi mancano le spiagge italiane dove il livello dell’acqua resta basso anche a qualche metro dalla riva e in estate si riscalda come una sorgente termale. Essendo toscano, penso a Vada (LI) e Follonica (GR). A Tenerife, spiagge così non esistono.
- Mi mancano i luoghi dove ho trascorso la mia infanzia e i miei primi trent’anni di vita. Quei posti dove sono cresciuto e che conservo nel cuore, con ricordi che probabilmente resteranno per sempre nella mia memoria.
- Mi mancano i miei familiari e quei pochi vecchi amici con cui ho condiviso tante esperienze, viaggi, serate, confidenze. Per fortuna, con strumenti come WhatsApp è più facile restare in contatto, ma non è certo la stessa cosa…
- Mi manca la varietà di locali da ballo in Italia, specialmente d’estate, con musica dance, house ed elettronica. A Tenerife, la movida si concentra a Las Veronicas, frequentata per lo più da giovani inglesi e turisti un po’ alticci, mentre nelle due discoteche più famose domina la musica latina o comunque spagnoleggiante, che personalmente non apprezzo molto in discoteca.
- Mi mancano il pesce e i frutti di mare delle pescherie italiane, molto più saporiti di quello che trovo a Tenerife. Il pesce del Mar Mediterraneo è indubbiamente più buono di quello dell’oceano. Spigole e orate qui si trovano a buon prezzo nei supermercati, ma sono pesci di allevamento e non hanno il sapore di quelli delle pescherie italiane.
- Mi manca la possibilità di andare, una o due volte a stagione, allo stadio a vedere una bella partita della mia squadra del cuore in Serie A. Qui a Tenerife, la squadra locale milita nella Seconda Divisione spagnola (Serie B), quindi non ci sono grandi eventi calcistici, e comunque per un italiano non è la stessa cosa.
- Mi mancano gli eventi culturali di buon livello che si trovano in Italia. Tenerife offre molte feste paesane, religiose, musicali e altre ricorrenze. C’è uno dei carnevali più belli del mondo che dura oltre un mese e molto intrattenimento, ma l’offerta culturale è senza dubbio limitata.
- Mi mancano i luna park italiani, dove portare i bambini a divertirsi. Sono più variegati e costano meno. A Tenerife ci sono poche attrazioni, sempre le stesse che vengono spostate da una località all’altra dell’isola, e sono pure carissime. Un giro in giostra costa 3 euro!
Quello che NON mi manca dell’Italia
- Non mi mancano le strade italiane, piene di buche, avvallamenti, dossi e toppe mal fatte. Le strade delle Canarie sono sempre perfette e ben curate, anche nelle zone periferiche.
- Non mi manca la cucina italiana, visto che ovunque a Tenerife si trovano pizzerie e ristoranti italiani gestiti da persone provenienti da tutte le regioni. Nel sud di Tenerife, nel giro di pochi chilometri, è possibile trovare praticamente tutte le cucine regionali, forse anche a prezzi persino inferiori a quelli praticati abitualmente in Italia.
- Non mi mancano le autostrade italiane, che come se non bastasse la benzina tra le più care in Europa, ripuliscono le tasche degli automobilisti con tariffe assurde e sproporzionate. Per non parlare poi degli Autogrill dove le rustichelle vengono vendute a peso d’oro come se fossero chissà quale specialità! Ma andate a…
- Non mi mancano i distributori di benzina italiani, che pretendono che l’automobilista lavori per loro mettendo da solo la benzina ed entrando nel negozio per pagare. Oppure scegli il “Servito” e ti ricaricano sopra decine di centesimi… una assurdità. Alle Canarie non solo la benzina costa molto meno, ma tutti i distributori offrono il servizio “Servito” senza alcuna maggiorazione dei prezzi.
- Non mi mancano i bar che ti costringono a consumare in piedi, sgomitando sul bancone, perché se ti siedi tutto costa il doppio. Altra assurdità tutta italiana: in Spagna il servizio è offerto a tutti i clienti senza pretendere balzelli aggiuntivi. Forse sarà per questo che sempre più turisti stanno girando le spalle all’ex Belpaese per recarsi in Spagna, Grecia, Croazia ed in molte altre località europee?
- Non mi manca la maleducazione dilagante in Italia, dove nessuno si ferma per fare passare i pedoni sulle strisce pedonali, non viene rispettata la distanza di sicurezza, e sorpassare anche quando la linea di mezzadria è continua sembra essere la regola. Certo, qualche incivile c’è anche a Tenerife, ma molto, molto meno. Sarà per questo che avvengono meno incidenti stradali e le polizze assicurative costano sensibilmente meno?
- Non mi manca la burocrazia italiana, notoriamente da mal di testa, e gli uffici pubblici, certamente meno efficienti di quelli canari, nonostante anche questi siano notevolmente migliorabili.
- Non mi manca il Fisco italiano, che è uno dei più opprimenti al mondo, ed i numerosi balzelli con i quali si spillano soldi ai cittadini.
- Non mi mancano i numerosi parcheggi a pagamento delle città italiane, che diventano una vera e propria tassa con cui spremere soldi ai cittadini anche solo per andare a fare una passeggiata. A Tenerife ci sono parcheggi a pagamento sotterranei, ma non esistono le “strisce blu”. Si parcheggia gratis ovunque, anche nelle zone più turistiche e vicino alle principali spiagge.
- Non mi mancano i Vigili Urbani, gli autovelox, gli infrared, i numerosi “varchi” e le mille diavolerie che gli amministratori si inventano per spillare soldi alla gente. A Tenerife la polizia locale si occupa della sicurezza cittadina, e non solo di fare multe. Gli autovelox fissi sono pochissimi, credo 5-6 in tutta l’isola, mentre nella sola Firenze ce ne sono decine! E nonostante tutto questo, il traffico di Tenerife è enormemente più ordinato, perché questi dispositivi servono solo per fare cassa, non per la sicurezza stradale.
- Non mi mancano i rigidi inverni italiani, quando alle cinque del pomeriggio fa buio e tutti si rintanano in casa a smanettare sui social o su Netflix. Il buon clima di Tenerife permette di stare all’aria aperta tutto l’anno, e il sole tramonta più tardi che in Italia.
Seguici sulla pagina Facebook su Instagram per restare aggiornato!
Noleggia uno scooter e vivi Tenerife in libertà e senza traffico e problemi di parcheggio
Overbooking, cancellazioni e ritardi: ecco quando abbiamo diritto ad un indennizzo economico