Negli ultimi anni migliaia di connazionali si sono trasferiti a Tenerife e nelle altre Isole dell’Arcipelago. Molti pensionati, ma anche famiglie con figli, giovani coppie e single di tutti i livelli sociali. C’è chi si è trasferito con un “tesoretto” da investire, chi ha aperto un’attività commerciale e chi invece lavora come dipendente. Il clima di Tenerife, lo stile di vita tranquillo e sicuro, il costo della vita conveniente attraggono persone di tutti i tipi. Ma chi rischia maggiormente è chi si trasferisce per investire e aprire un’attività autonoma. Per ogni attività commerciale aperta da italiani che ha riscosso grande successo ce ne sono almeno tre che chiudono dopo alcuni mesi, e altrettante che sopravvivono, ma senza realizzare ottimi guadagni. Con questo articolo cercheremo di dare dei buoni consigli a chi ha intenzione di aprire un’attività commerciale a Tenerife.
Non abbiate fretta!
Molte persone sbarcano sull’isola e hanno fretta di concretizzare la loro attività e iniziare a lavorare. Non vogliono perdere tempo con le mani in mano, vogliono iniziare a guadagnare, ma in questo ambito la fretta è cattivissima consigliera. E’ decisamente opportuno prendersi qualche mese per studiare l’isola, osservare come funziona il mercato e poi muoversi. Investire senza nemmeno una minima conoscenza della realtà locale decuplica il rischio di fare pessimi affari!
Ricordatevi che il venditore… vuole vendere!
Sia che vi rivolgiate al venditore in prima persona che ad agenzie immobiliari che gestiscono compravendite, ricordatevi che costoro hanno tutto l’interesse a vendere l’attività. Le agenzie infatti generalmente guadagnano una percentuale sull’affare e pertanto hanno interesse nel concluderlo prima delle altre agenzie che gestiscono la vendita dello stesso locale. Personalmente ho visto dei locali chiudere e riaprire più volte nel giro di pochi mesi, e ogni volta le agenzie trovano qualcuno a cui piazzarlo. Difficilmente vi diranno come stanno le cose, bensì vi diranno che ci sono grosse potenzialità, che il vostro progetto è buono e promettente etc. etc per spingervi a firmare. Questo dovrebbe essere ovvio, ma troppe persone si fidano e si affidano alle agenzie come se questi fossero loro consiglieri fidati. Non è così. Non affidatevi a occhi chiusi a nessuno!
Analizzate il mercato
Qualsiasi tipo di attività vogliate aprire, studiate la concorrenza, visitando i locali di chi gestisce attività simili alla vostra, e magari fermandovi ad osservare il volume di clienti che riesce ad avere, anche in funzione della zona.
Valutate bene la zona
Prima di affittare o comprare un locale commerciale, valutate se la zona è quella giusta. Ci sono strade affollate e ampiamente transitate e altre vicine a queste che sono deserte. Valutate se ci sono già attività simili a quella che intendete aprire e quanto lavorano. Un’attività che nel fulcro di Las Americas fa affari d’oro non è detto che funzioni altrettanto bene a San Isidro.
Frequentate il locale
Se intendete rilevare un’attività già avviata, frequentatela per un periodo, a tutte le ore e tutti i giorni della settimana. Valutate con i vostri occhi quanto lavora ed il flusso di persone che gli passano davanti. Non pensate di essere “i migliori del mondo” che riusciranno a fare lavorare bene un locale che oggi fa scarsi affari perché difficilmente accade questo. Specie se non avete una ampia esperienza e la possibilità di stare aperti senza guadagnare per mesi in attesa di farvi conoscere.
Dovete farvi conoscere
Molte attività, specialmente nel settore della ristorazione ma non solo, pur sfornando ottimi prodotti non decollano immediatamente. E’ necessario farsi conoscere, avere una reputazione e buone recensioni su trip advisor e attendere che si attivi il ‘passaparola’. Non aspettatevi grandi guadagni immediati, mettete in conto che i primi mesi o il primo anno i guadagni potrebbero essere magri. Se non siete in grado di andare avanti pur guadagnando poco per un periodo, meglio non azzardare l’investimento. Il rischio è quello di non avere soldi per affrontare le spese e indebitarsi ed infine chiudere, perdendo molti soldini.