Le Canarie vogliono frenare la crescita demografica e l’acquisto di case da parte di stranieri
A cura di Alessandro Raffa, caporedattore di Tenerife Notizie e collaboratore di Diario Tenerife
Lo scorso 20 aprile a Tenerife e nelle altre isole dell’Arcipelago migliaia di persone – complessivamente circa 60mila – sono scese in piazza per chiedere al governo canario di porre un freno al turismo di massa, alla costante crescita demografica e all’esponenziale aumento delle case tolte dal mercato degli affitti residenziali per essere affittate ai turisti Questi fattori hanno generato una cronica carenza abitativa, causando un notevole aumento dei prezzi degli affitti.
La situazione attuale ha portato notevoli profitti alla parte più abbiente della popolazione canaria: proprietari di edifici, case, locali commerciali e terreni hanno visto i valori di mercato raddoppiare, in alcuni casi triplicare, negli ultimi dieci anni. Allo stesso tempo, le rendite degli affitti sono aumentate considerevolmente. Tuttavia, questa prosperità ha reso la vita insostenibile per gli strati più vulnerabili della società, soprattutto considerando che gli stipendi alle Canarie sono tra i più bassi di tutta la Spagna.
I motivi delle proteste riassunti in un video
Stipendi bassi e affitti alle stelle
Purtroppo, per pagare l’affitto di una modesta casa con due camere da letto, è necessario uno stipendio. Questa situazione mette a dura prova molte famiglie, mentre per i lavoratori singoli diventa praticamente impossibile permettersi una casa e devono accontentarsi, nel migliore dei casi, di una stanza in una casa condivisa. Centinaia di persone si trovano costrette a dormire in auto, camper, roulotte o persino all’aperto, in tende da campeggio, nonostante abbiano un lavoro. È una situazione insostenibile che sta generando un profondo senso di esasperazione in un numero crescente di persone.
L’impressione è che il governo canario abbia esagerato nel perseguire la “crescita” economica, senza tener conto delle esigenze della popolazione più vulnerabile. Solo qualche mese fa, su queste pagine, abbiamo sottolineato come, nonostante l’emergenza abitativa a Tenerife, il Cabildo continuasse a investire per attrarre nuovi nomadi digitali.
L’atmosfera di esasperazione sta alimentando un clima di crescente intolleranza, tanto che sono comparse scritte sui muri contro il turismo e sono state vandalizzate alcune auto a noleggio utilizzate da stranieri. Un numero sempre maggiore di canari si stanno stancando di quello che percepiscono come un’ “invasione” di stranieri.
Il governo alle prese con l’esasperazione crescente
Ora il governo Canario prende atto della rabbia di ampie porzioni di popolazione, e sta agendo per affrontare la situazione. Sono oggetto di valutazione diverse misure per limitare legalmente la crescita demografica e l’acquisto di proprietà da parte degli stranieri. Prendendo spunto da altre regioni europee che hanno già adottato iniziative simili, il governo delle Canarie sta considerando varie soluzioni.
Una delle proposte in discussione è quella di permettere agli stranieri di acquistare immobili solo se risiedono stabilmente nelle isole da almeno cinque anni. Questa misura mira a non permettere l’acquisto di immobili a quegli stranieri che acquistano proprietà principalmente come investimento, senza viverci stabilmente. Molte di queste case vengono utilizzate dai proprietari solo per alcune settimane all’anno, mentre il resto del tempo vengono affittate come case vacanze per i turisti.
Limitazioni in arrivo
La possibilità di trasferirsi alle Canarie potrebbe effettivamente diventare più complessa in futuro, con l’ipotesi di introdurre requisiti più stringenti per stabilirsi nell’arcipelago. Tuttavia, implementare limitazioni potrebbe rivelarsi difficile, considerando che le Canarie fanno parte dell’Unione Europea e quindi i cittadini dell’UE hanno diritto alla libera circolazione e al libero insediamento all’interno dell’Unione.
Tuttavia, se si dovesse passare il concetto che le isole abbiano raggiunto una capacità massima di accoglienza per i nuovi residenti, il dibattito potrebbe prendere una svolta diversa. Infatti, frenare l’arrivo di nuovi residenti è una delle richieste avanzate dai manifestanti del 20 aprile.
Per chi già risiede alle Canarie, e per coloro che hanno già acquistato immobili non ci saranno problemi. Ci troviamo in un paese europeo, dove le garanzie democratiche sono solide. Ma questo clima di incertezza sta comunque suscitando una certa preoccupazione.
La questione ‘Vivienda Vacacional’
Oltre alle problematiche precedentemente discusse, il governo delle Canarie sta attualmente lavorando alla redazione di una nuova legge per regolare gli affitti turistici. In questo contesto, è molto probabile che vengano introdotte restrizioni e limitazioni rispetto alla situazione attuale.
Nelle ultime settimane sono state presentate proposte e bozze della nuova legge, ma tutto è ancora in fase di valutazione. Anche alla luce della pressione esercitata dai manifestanti del 20 aprile, è necessario attendere l’approvazione di un testo definitivo, che sarà partorito entro qualche mese, per capire la direzione che prenderà il settore.
Cautela se volete investire nelle case vacanze!
In un contesto come questo, chi ha intenzione di investire nell’acquisto di appartamenti da affittare ai turisti dovrebbe avere la massima cautela. Come operatore del settore immobiliare, a chi mi chiede un parere, consiglio di aspettare la nuova legge prima di mettere mano al portafoglio, in modo da capire quali paletti entreranno in vigore. Per esempio una bozza della nuova legge prevede di escludere dall’affitto turistico le unità immobiliari di dimensione inferiore ai 50 metri quadri. Si tratta di una bozza, dunque c’è da vedere se alla fine sarà adottata questa regola, ma in caso affermativo, molti monolocali saranno esclusi dal mercato turistico.
Gli operatori del settore immobiliare che in questo momento continuano a proporre sul mercato monolocali dichiarando che sono “ideali come Vivienda Vacacional” stanno giocando con il capitale del malcapitato di turno, e dimostrano scarsa serietà. Ovviamente la nuova legge non riguarda solo i monolocali, ma l’intero settore delle case vacanza.
Gli interventi a Radio Calima
Questi temi li ho affrontati, almeno in parte, anche durante gli ultimi collegamenti settimanali con Radio Calima. Di seguito i video dei collegamenti.
Il punto di vista di Pieraldo Cusimano
Di seguito vi propongo anche un interessante intervento pubblicato da Pieraldo Cusimano circa la situazione che si è venuta a creare e le prospettive per il futuro. Pieraldo, oltre ad essere un collaboratore di Radio Calima è uno stimato professionista del settore immobiliare nella vicina isola di Gran Canaria.
Se volete approfondire le situazioni e le questioni menzionate, vi consiglio la lettura dei seguenti articoli di Tenerife Notizie:
- “Canarias tiene un limite”, il 20 aprile la manifestazione per chiedere un cambio di modello turistico
- Il governo delle Canarie commissiona uno studio legale sulla limitazione dell’acquisto di case da parte di stranieri
- Le Canarie cercano alleati nell’UE per limitare l’accesso degli stranieri alla casa
- Il governo canario ed i Cabildi cercheranno soluzioni alla crescita demografica
- I promotori del 20A chiedono una moratoria totale sugli alberghi e sulle case vacanze
L’intolleranza verso turisti e stranieri in una fotogallery
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A cura di Alessandro Raffa, caporedattore di Tenerife Notizie e collaboratore di Diario Tenerife