Combattimenti tra galli, alle Canarie sono legali

La notizia del toro che si è presumibilmente suicidato a Foios (Comunità Valenciana) durante una festa popolare, dopo che gli avevano dato alle fiamme le corna ha suscitato grande clamore, in Spagna e nel resto d’Europa, dove la notizia ha ottenuto discreto risalto. (Guarda il VIDEO)

Gli animalisti sono insorti chiedendo la proibizione delle corride e delle altre manifestazioni popolari dove sono utilizzati tori. In alcuni eventi non è prevista la morte dell’animale, ma comunque si tratta di forme di maltrattamento.

Nelle isole Canarie le corride sono proibite dal 1991, si tratta della prima Comunità spagnola ad aver messo al bando quella che ancora oggi in molti considerano una “tradizione”. Tuttavia nelle isole sono ancora oggi consentite le “peleas de gallos”, combattimenti tra galli dove si affrontano in un sanguinolento combattimento che termina con la morte di uno dei due contendenti.


Il documentario di Vice

Recentemente la versione in lingua spagnola di Vice ha realizzato un interessante servizio per documentare questa realtà, che comunque nelle isole è assolutamente marginale. I combattimenti tra galli interessano ad una esigua minoranza della popolazione, anche se pare che questi muovano un discreto giro di soldi, dovuto in primis alle scommesse. Inoltre i galli da combattimento valgono migliaia di euro, cifre importanti se pensiamo che la vita di questi spesso non va oltre qualche incontro.

I combattimenti tra galli sono ancora oggi molto seguiti e diffusi in alcune nazioni del centro e del sud America, mentre in Europa sono consentiti unicamente in alcune località francesi e spagnole. Si tratta comunque – almeno nelle nostre latitudini – di qualcosa destinato a sparire nel giro (si spera) di pochi anni.

Diario di Tenerife