Intervista a Carlo e Nadia, coppia di pensionati che si è trasferita a Tenerife

Buonasera Carlo e Nadia. Innanzitutto grazie per la disponibilità a farvi intervistare per i lettori di Diario di Tenerife. Come avete maturato la decisione di trasferirvi all’estero e nello specifico a Tenerife?

Carlo: tutto il gran parlare che è stato fatto su Tenerife negli scorsi anni ha attirato la nostra attenzione. Abbiamo iniziato a informarci, e in seguito abbiamo deciso senza esitazione di provare a trasferirci. Inizialmente avevamo lasciato intatta la nostra casa di Rovigo per ogni evenienza in caso volessimo tornare. Come un periodo di prova diciamo. Ma l’anno seguente siamo tornati in Italia per sgomberare la casa e metterla in affitto.

Quando vi siete trasferiti?

Carlo: nel Giugno del 2016

Come vi trovate a vivere sull’Isola?

Nadia: molto molto bene. Ci mancano figli e nipoti ma ogni anno vengono a trovarci nei periodi delle vacanze scolastiche e noi andiamo in Italia almeno due volte. Qui si vive molto meglio che in Italia, il mare ed il clima da soli per me valgono la scelta che abbiamo fatto. Se poi aggiungi che le nostre pensioni con la fiscalità vantaggiosa di Tenerife sono cresciute di circa 500 euro (tra tutte e due, ndr) ho detto tutto.

Carlo: mi trovo discretamente. E’ stato un cambio radicale rispetto alla vita che facevamo su, dopo qualche mese qui c’è stato un periodo che ho sofferto un po’ il cambio, anche perché eravamo soli e soffrivamo la solitudine, ma poi mi sono abituato all’isola e sto bene qui. A tornare nemmeno ci penso. Inizialmente non si conosceva nessuno, non avevamo amici, ma l’ambiente dell’isola è favorevole per fare nuove conoscenze. Basta frequentare locali gestiti o frequentati da altri italiani e le cose vengono da sole. Ormai abbiamo le nostre comitive per andare al mare, a cena fuori, a passeggiare. Questo aspetto è molto importante perché se non fai nuove conoscenze finisci per annoiarti e soffrire la solitudine.

Cosa ritenete che sia meglio e cosa peggio rispetto al nostro paese?

Carlo: ovviamente il clima più bello del mondo. In questi giorni che in Italia sono sottozero noi ad Adeje abbiamo 23 gradi di giorno e 16 la notte. A Tenerife si respira aria di perenne vacanza e la gente è più tranquilla e rilassata, poi ci sono molti eventi e feste e intrattenimento. In questi giorni c’è il carnevale con una serie di eventi molto belli. Annoiarsi è impossibile qui.

Nadia: di meglio c’è di sicuro il clima, le minori trattenute sulla pensione, il costo più bassp della vita che permette di vivere meglio e togliersi più soddisfazioni, e anche la sicurezza. Anche di notte se passeggi sul lungomare o in zone un po’ isolate e poco frequentate sei sempre tranquillo, mentre ormai purtroppo in Italia si vive nella paura. Di peggio non mi viene niente a mente, ci troviamo davvero molto molto bene.

Che reddito ci vuole per vivere bene a Tenerife?

Carlo: Dipende molto da come si è abituati anche in Italia, se uno vuole la casa vicino al mare oppure va bene anche in un paese dell’entroterra, dipende da cosa sei abituato a mangiare e spendere, io credo che con 1.000 euro a testa una coppia vive bene, certo molto meglio che in Italia. Anche se uno ha delle ristrettezze, per esempio uno stipendio in due, certo non ti puoi permettere lussi cene e molte spese, ma sempre meglio che in Italia con gli stessi soldi ci stai. Meglio a Tenerife con 1.000 euro che in Italia con 1.300.

Cosa vi manca maggiormente dell’Italia?

Carlo: mi mancano le persone, mi mancano alcuni locali e luoghi che ho frequentato per tutta la mia vita, i familiari ma nulla più. A livello alimentare le nostre abitudini non sono cambiate molto, qui ci sono molti ristoranti italiani e al supermercato si trova tutto.

Nadia: i miei figli ed i miei nipoti che alcune volte non vediamo per due o tre mesi, a parte questo non mi manca nulla.

Pensate di tornare in Italia prima o poi?

Carlo: no non ci penso minimamente!

Nadia: si quando moriremo vogliamo tornare. Vogliamo farci seppellire a Rovigo.

Quali consigli date a chi vuole trasferirsi a Tenerife?

Carlo: di non dare ascolto a nessuno, ne a quelli che decantano Tenerife come il paradiso in terra, e tanto meno a chi invece cerca di tenere lontana la gente dall’isola. Consiglio di fare il biglietto, prenotare un hotel per un paio di settimane, noleggiare una macchina e fare tutto da soli, stando alla larga da agenzie, commercialisti italiani e altri personaggi che vogliono solo guadagnare alle vostre spalle. Rivolgetevi direttamente alla polizia nazionale e al comune e vi daranno tutte le informazioni che vi servono in modo gratuito. Trasferirsi è alla portata di tutti, lo hanno fatto migliaia di italiani, inglesi, tedeschi e potete farlo anche voi.

 

Diario di Tenerife