Uno dei fattori che ha reso popolari le Canarie come destinazione turistica invernale e luogo di residenza ambito è senza dubbio il clima di perenne primavera che le contraddistingue. In particolare Tenerife e Gran Canaria sono rinomate per offrire uno dei climi migliori al mondo, caratterizzandosi per un’elevata quantità di giornate soleggiate. Nel sud di queste isole, le piogge sono rare, tanto che possono trascorrere dei mesi senza una singola goccia d’acqua che cada dal cielo.
La fastidiosa calima
Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per un fastidioso fenomeno che i residenti e gli assidui frequentatori dell’arcipelago conoscono, loro malgrado, molto bene. Stiamo parlando della Calima, un fenomeno comune nelle regioni tropicali e subtropicali che si verifica quando una massa di aria calda carica di polveri sottili e sabbia proveniente dall’Africa raggiunge l’arcipelago trasportate dal vento.
Questa polvere in sospensione può essere trasportata su lunghe distanze, tanto che in alcuni casi ha raggiunto persino Spagna, Italia e altre parti d’Europa. Ma mentre quest’ultima eventualità è molto rara, alle Canarie la presenza di calima è piuttosto frequente, e negli ultimi anni il fenomeno si è intensificato rispetto al passato.
L’intensità della calima
I problemi di salute che può provocare
La calima sempre più frequente
La buona notizia è che la concentrazione del materiale radioattivo trasportato dalla calima è fortunatamente molto bassa. Tuttavia, la cattiva notizia è che la calima sta diventando sempre più frequente. Mentre fino a qualche anno fa il fenomeno si verificava solo in pochi episodi all’anno, ultimamente la presenza di polvere in sospensione è diventata costante. . Nei mesi scorsi la calima non ha dato tregua. Di certo non fa piacere apprendere che, seppure a dosi limitatissime, respiriamo isotopi radioattivi.