La VERA emergenza migranti, che nessuno sembra vedere

In Italia è in corso una vera emergenza migranti, ma nessuno sembra vederla, nessuno ne parla. E’ quella dei 100mila italiani che ogni anno lasciano l’ex Belpaese per trasferirsi altrove, e tra questi moltissimi sono giovani laureati, che in Italia non vedono prospettive e decidono di cercare fortuna altrove. Secondo i dati ufficiali nel solo 2018 sono stati 28mila i laureati italiani che hanno fatto le valigie. Tra loro ci sono sicuramente bravi ricercatori, che all’estero otterranno quel successo che meritano e che il loro paese non gli avrebbe mai offerto. Capita con una certa frequenza che i nostri ragazzi si affermino altrove, finendo nelle prime pagine dei giornali per meriti.

Un tweet sulla questione degli expat italiani

Sapete quanto costa allo Stato un laureato?

Calcoli alla mano, ciascuno studente universitario costa all’erario la bellezza di 30mila euro all’anno, che considerando 5 anni di frequentazione (escludendo quindi i numerosi fuoricorso) fanno la bellezza di 150mila euro. Soldi che – quando i giovani laureati se ne vanno – abbiamo speso per formare una persona che si renderà utile ad un altro paese. Una perdita dunque economica, oltre che umana. Della questione degli espatriati italiani ce ne eravamo già occupati con un articolo di quattro anni fa, all’epoca si parlava di 700mila italiani espatriati negli ultimi 7 anni. Oggi la cifra ha superato il milione, in 11 anni. Ed il trend è in aumento: sono sempre di più le persone che decidono di emigrare altrove.

Non solo laureati

Se ne vanno i giovani laureati, ma non solo. Se ne stanno andando sempre più anche i pensionati, moltissimi dei quali si trasferiscono proprio alle Canarie, che offrono un livello di vita migliore a fronte di un costo della vita inferiore e una tassazione più bassa sulla pensione. Ma tra le mete dei pensionati c’è anche il Portogallo e talvolta paesi del nordafrica o dell’America latina. I nonni italiani anziché dedicarsi ai nipoti e godersi il meritato riposo nel proprio paese sono costretti ad andarsene. Molti in Italia arrancano per arrivare alla fine del mese, e l’unica soluzione per vivere meglio è prendere l’aereo.

Perdiamo laureati e importiamo bassa manovalanza

L’Italia negli ultimi anni ha imbarcato centinaia di migliaia di migranti arrivati dal terzo mondo, persone che mediamente cercano impieghi di manovalanza, mentre ha esportato centinaia di migliaia di giovani laureati. A parte le difficoltà economiche dell’ex Belpaese, viene da chiedersi quale futuro abbia un paese che perde le sue migliori risorse, importando bassa manovalanza dal sud del mondo, senza contare il fatto che numerosi migranti che giungono in Italia in una situazione di illegalità non hanno possibilità lavorative se non quelle offerte dalle mafie, come lo spaccio della droga.

Gli spacciatori di colore che vediamo nelle piazze nei servizi di Brumotti su “Striscia la Notizia” infatti non sono certo “trafficanti“, bensì sono l’ultimo anello della catena. Persone disposte a rischiare l’arresto spacciando nelle piazze pur di sbarcare il lunario. Persone che lavorano alle dipendenze di chi smista veramente i chili di droga, guadagnando cifre incredibili, ma che non rischia nulla, standosene tranquillo sul divano di casa mentre i disperati vendono per lui.

Diario di Tenerife