Lavorare sulle navi da crociera: come funziona

Lavorare sulle navi da crociera, girare il mondo, ottimo stipendio, e magari tante “avventure” con i vacanzieri di turno… Nell’immaginario collettivo lavorare a bordo delle navi è sempre stato affascinante: e forse un tempo qualcosa di vero c’era. Oggi è solo un incubo. Volete fare questa esperienza? Ecco cosa vi aspetta!

Di Diario di Tenerife

Lavorare sulle navi da crociera, tra crisi e falsi miti. Mollare tutto ed imbarcarsi per lavorare su una nave da crociera, e girare il mondo con un lauto stipendio era una delle fantasie più diffuse, fino ad una ventina di anni fa. Poi anche questo settore ha ridimensionato molto la propria capacità attrattiva, di pari passo alle condizioni di lavoro sempre peggiori.

Lavorare sulle navi da crociera: quali figure cercano

Le numerose navi da crociera operanti, impiegano alcune decine di migliaia di lavoratori, di svariate categorie. Oltre al personale impegnato nella conduzione e nella manutenzione della nave – che non sono pochi – ci sono gli animatori e gli addetti all’intrattenimento (cantanti, cabarettisti), commessi, baristi, addetti alle pulizie, il personale di sala e di cucina dei ristoranti e dei bar.

Noi italiani “ovviamente” avevamo, ed in tono minore abbiamo ancora oggi, una tradizione nel lavoro in cucina, ed i nostri cuochi con un minimo di curriculum venivano assunti volentieri da tutte le più importanti compagnie di navigazione. Avere cuochi italiani è positivo per l’immagine della compagnia, una sorta di “garanzia di qualità”, in quanto nell’immaginario collettivo i migliori chef sono italiani. Una fama che a dirla tutta, ci meritiamo ampiamente.

I cuochi italiani erano i più ambiti

Vent’anni fa un cuoco italiano che decideva di imbarcarsi, ci riusciva senza problemi, si trattava di spedire il proprio curriculum alle varie compagnie, e al più tardi dopo qualche mese riceveva una proposta di lavoro. Oggi è più difficile, ma certo non impossibile. Le condizioni di lavoro però, a meno che non siate uno chef titolato, sono peggiorate. Ed il fascino esercitato dal cuoco italiano, è minore rispetto al passato. Le compagnie ci guardano meno.

Lavorare sulle navi da crociera: le buste paga

Le buste paga dei cuochi delle navi da crociera erano sensibilmente più alte di quelle percepite in un ristorante di livello popolare in Italia. Un cuoco di mia conoscenza una volta imbarcato, nel 1995, percepiva 3.500.000 di “vecchie lire” al mese, che all’epoca era all’incirca il doppio dello stipendio migliore che aveva percepito nei ristoranti. E anche uno chef “stellato” se si imbarcava guadagnava il doppio di quanto percepiva a terra. Questo differenziale negli anni si è assottigliato sempre di più: sia perché le navi hanno aperto le porte a lavoratori provenienti da tutto il mondo, esattamente come è avvenuto nelle fabbriche, sia a causa della crisi, che ha reso appetibile anche un posto di lavoro in nave pagato poco più che in città.

Manovalanza dal terzo mondo

Nelle navi da crociera odierne, molti lavori di manovalanza, dai marinai di basso grado, agli aiuto cucina ed i lavapiatti, fino al personale delle pulizie della nave, proviene dai paesi poveri: lavoratori disposti ad accettare condizioni lavorative pesanti e di sfruttamento. Molte compagnie prediligono i filippini per questo tipo di lavori, essendo propensi ad accettare di buon grado paghe da fame, e ritenuti generalmente affidabili lavoratori.

La busta paga dei lavoratori più umili ormai è diventata poco superiore a quella che percepisce chi fa lo stesso lavoro sulla terra ferma, fatto salvo che chi lavora in nave ottiene anche vitto e alloggio, sempre se una modesta cuccetta ricavata negli angoli più inaccessibili e inospitali della nave può essere ritenuto tale. Le condizioni di sfruttamento sono le stesse, all’incirca, sia sulle navi che a terra.

La concorrenza per i posti di barista-cameriere e ancora di più nel settore dell’animazione è sempre più agguerrita e qualificata: e chi non parla almeno tre lingue non viene nemmeno preso in considerazione dalla maggioranza delle compagnie di navigazione. Anche in questo settore gli stipendi non sono più quelli di vent’anni fa, anzi spesso le condizioni di lavoro rispecchiano pienamente lo sfruttamento dei lavoratori stagionali esattamente come sulla terra ferma.

Servizio Pubblico alcuni anni fa ha documentato, con una telecamera nascosta, le condizioni di lavoro e di vita di una cameriera che per 900 euro al mese lavora 11 ore al giorno, 7 giorni su 7, su una nave da crociera: un breve documentario che permette di capire come di “romantico” ci sia ben poco ormai, nel lavoro a bordo delle navi da crociera. 

Gli unici posti di lavoro che si “salvano” sono quelli più qualificati e difficilmente accessibili: gli operatori dei Casino’ di bordo, il personale medico, chi ricopre ruoli di responsabilità e gestione, ai quali solitamente si arriva dopo anni di gavetta.

Lavorare sulle navi, al giorno d’oggi, non corrisponde certamente più a quella visione romantica secondo cui i marinai guadagnavano molto bene, giravano il mondo, e magari avevano pure un elevato numero di avvenenti partner tra i vacanzieri di turno.

Come cercare lavoro sulle navi da crociera

Se tuttavia siete intenzionati a fare questa esperienza di vita e di lavoro, che sopratutto per un periodo di tempo limitato, sopratutto per un giovane, può essere comunque affascinante, per prima cosa dovete iscrivervi agli elenchi della “gente di mare”. Potete fare l’iscrizione presso la Capitaneria di Porto competente per la vostra zona: sul sito guardiacostiera.it potete scaricare gli appositi moduli. Potete effettuare l’iscrizione anche dopo aver trovato un impiego.

Per ricoprire alcuni ruoli a bordo di una nave da crociera, sarà necessario effettuare dei corsi di formazione; generalmente saranno le compagnie a curare questi aspetti. Ovviamente è probabile che chi sia già in possesso di certe qualifiche goda di maggiore considerazione.

I siti delle compagnie:

Infine, spulciate i siti delle compagnie di navigazione per vedere se ci sono posizioni aperte per la ricerca di personale, e per inviare agli uffici delle risorse umane la Vostra candidatura, che potrebbe essere presa in esame quando l’azienda si troverà nelle condizioni di dover assumere.

Costa Crociere 
MSC Crociere  
Carnival Cruises
Holland America Line
Cunard Line
V.Ships
Norwegian Cruise Line 

Disney Cruise Line 
Oceania Cruises 
Viking Recruitment
Regent Seven Seas Cruise
Princess Cruises 
Silversea Cruise 
 

Le agenzie di reclutamento

Per aumentare le possibilità di essere assunti, rivolgetevi anche alle agenzie di reclutamento, a cui alcune compagnie si rivolgono per ottenere profili di candidati interessati a lavorare nell’ambiente. Ce ne sono molte, basta effettuare delle ricerche su google, rigorosamente in inglese. Alcune molto note sono Sea-job.comThe Cruise Employment DatabankSeaPeople. Ce ne sono alcune specifiche per alcune posizioni lavorative, dai cuochi (vedi Sea Chefs Crewing Agency) agli animatori.

Diario di Tenerife

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