Testimonianze di italiani che vivono alle Canarie: di seguito vi raccontiamo la storia di Marianna, una ragazza italiana che si è trasferita a Tenerife, dove ha dato vita ad una splendida famiglia e vive felice. Quella felicità che, ultimamente, troppo spesso è negata alle famiglie italiane.
Ringraziamo sentitamente Marianna per il suo racconto, che sicuramente potrà essere di ispirazione ad altre persone!
Ciao mi chiamo Marianna ho 36 anni sono napoletana e vivo da sette anni a Tenerife. La mia storia e’ stata piu’ una casualita’ del destino che una scelta maturata da me. Da premettere che ho uno zio che vive qui da piu’ di dieci anni quindi ho passato molte vacanza qui prima di trasferirmi. In realta’ fu il mio ex fidanzato che voleva vivere qui, io no, pero’ visto che avevamo gia’ tanti problema provai quest’esperienza come ultima spiaggia. Scherzo del destino o fatalia’ il caso vuole che mi innamorai di quello che e’ attualmente mio marito, lasciai il mio ex, lui torno’ in Italia ed io sono rimasta qui. Sinceramente il posto mi piace da moriré, la vita e’ tranquilla e meno cara, i servizi pubblici funzionano perfettamente a parte la lentezza burocratica che e’ assurada. Di meglio ho travato tutto meno il mangiare, ill clima, il posto, i servizi, la sanita’, prezzi di assicurazione bassi. La vita qui e’ piu’ facile, attualmente io non lavoro perche ho un bimbo piccolo, lavora solo mio marito e arriviamo a fine mese cosa che in Italia con un solo stipendio e’ molto difficile. I vantaggi di vivere qui per me sono tanti anche se lavorativamente non ho avuto grandi soddisfazioni, sono laureata con 110 e lode e ho lavorato come cameriera in ristoranti italiani e questo mi ha permesso di essere indipendente. La cosa peggiore per me e’ la lontananza dalla familia e dagli amici di tutta una vita, ora che ho un figlio mi fa male non crecerlo con la mia familia, i miei zii e i miei cugini, e’ davvero triste questa solitidine. Torno in Italia almeno una volta all’anno se posso anjche due perche ne ho bisogno, arriba un momento che mi manca l’aria devo tornare.Per non parlare dei primi tempi quando uno non sa parlare la lingua, non poter comunicare e’ una cosa orribile e frustrante. A distanza di anni mi chiedo se rifarei le stesse scelte, bhe, guardando mio marito e mio figlio direi di si pero’ in realta’ il prezzo da pagare e’ molto alto, almeno per me che sono morbosamente legata alla mia familia. Cosa posso dire ai miei connazionali che stanno pensando di espatriare???? Se uno pensa di andaré via per cercare fortuna non e’ piu’ come prima, anche qui e’ arrivata la crisi non e’ tutto facile anzi….credo che non bisogna partire tentanto la fortuna ma avere dei progetti ben chiari se no si ritorna a casa con la coda tra le gambe. Per esempio per fittare una casa e’ difficile senza un contratto di lavoro e spesso chiedono vari mesi di affitto anticipati, io avendo mio zio mi ha aiutato facendo da garante se no non ce l’avrei fatta sola.In fondo i pro sono piu dei contro. In tutti i modi credo che scelte del genere dipendano molto dal carattere di ognuno e da cosa cerchiamo in realta’.Ora ho una familia sono appagata non posso desiderare di piu’ anche se spero che un giorno possa avere un lavoro decente che mi permetta di fare la mamma.
Tenerife mi ha regalato un sogno. Un figlio stupendo e un marito da favola. Solo per questo un pezzo di me appartiene a quest’isola.
Marianna De Gregorio – in esclusiva per Diario di Tenerife
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