Multe, le differenze tra l’Italia e Tenerife

Le multe del Codice della Strada in Italia non vengono considerate uno strumento per garantire ordine e sicurezza sulle strade, bensì uno modo per fare rimpinguare le casse dei comuni e dello Stato, tanto che talvolta per sanare i bilanci in rosso viene deciso di farne di più.

Le multe a Tenerife

Nonostante in numerose zone dell’isola trovare parcheggio non sia facile, è molto difficile vedere auto parcheggiate in divieto di sosta. Perché se passa una pattuglia e ne vede una, si ferma e la multa, con poche eccezioni. Se poi l’auto parcheggiata male disturba il traffico viene anche rimossa con il carro attrezzi, con un ovvio aggravio delle spese. Stesso discorso per quanto riguarda le altre infrazioni: le forze dell’ordine difficilmente “perdonano”.

Le probabilità di essere multati per chi parcheggia male sono molto alte, specialmente se la sosta è prolungata, e dunque nessuno rischia. Il risultato è che le città da questo punto di vista sono molto ordinate. I cittadini sono “costretti” a rispettare le regole e dunque prendono poche multe, nonostante la severità degli agenti.

Le contravvenzioni in Italia

In Italia sembra che lascino correre, in molte città – ad iniziare dalla Capitale – la sosta selvaggia è la regola, ovunque ci sono auto parcheggiate male: sui marciapiedi, in prossimità di incroci, ovunque. Compreso sugli stalli dei disabili. Le possibilità di essere multate non sono poi così alte, e la gente si espone regolarmente al rischio, e magari dopo una dozzina di volte prende una multa.

Quando una persona cerca parcheggio e vede che in ogni dove ci sono auto in divieto di sosta è portato a fare lo stesso. Perché rispettare le regole, quando non le rispetta nessuno? E le città si trasformano nel caos. Un caos che è ottimo per fare cassa. Anche se sembra che ci sia “tolleranza“, in realtà ogni giorno vengono fatte numerose multe, colpendo una zona diversa. Dopo che hanno elevato qualche decina di contravvenzioni, il giorno dopo tutto tornerà come prima in quel luogo, ed i vigili andranno a multare in un altro posto, per poi tornare a multare in quel luogo dopo qualche settimana.

La “tolleranza” per fare cassa

Laddove le regole vengono fatte rispettare, come a Tenerife, diventa difficile fare multe, perché quasi nessuno commette infrazioni. La polizia locale deve girare ore per trovare una situazione da multare. Invece in Italia quando i vigili iniziano il servizio decidono in quale zona andare a fare dozzine di multe. Un esempio tipico sono le zone di mare, dove spesso ci sono viali vicini alle spiagge dove la sosta è vietata ma tutti parcheggiano abitualmente. Poi un bel giorno arrivano i vigili e nel giro di un paio d’ore fanno un centinaio di contravvenzioni.

Quando le multe sono usate come strumento per fare cassa, devono essere fatte lasciando però agli automobilisti l’idea che difficilmente saranno multati. E così dopo avere colpito una zona per uno o due giorni consecutivi, per settimane viene lasciata stare. Si dedicano ad altre zone. Il caos è una pacchia per fare le multe, in quanto anziché dovere girare ore per farne una, i vigili possono farle a raffica. In poche ore ne elevano decine, portando belle somme nelle casse.

Multe ai turisti

Lo sport nazionale di molti comuni è quello di multare il turista. Anziché mettersi contro i propri cittadini è preferibile multare il disgraziato che visita una località la domenica per andare al mare, oppure a farsi qualche giorno di ferie. E così un giorno al mare viene pagato a caro prezzo. Ovviamente facendo in questo modo perdono turisti, ma nell’immediato riempono comunque le casse.

Concludendo

Dopo avere visto come funzionano le cose a Tenerife, posso dire che laddove le autorità sono inflessibili le città sono ordinate, non c’è sosta selvaggia ed i cittadini non prendono multe. Paradossalmente la severità non fa prendere più multe, come siamo portati a pensare superficialmente, bensì ne fa prendere meno perché costringe al rispetto delle regole. In più di 4 anni a Tenerife non ho preso una singola multa per divieto di sosta, mentre quando vivevo a Roma se in un anno ne avevo prese solo 2-3 dovevo ritenermi fortunato.

In Italia (o almeno in molte zone d’Italia) la falsa tolleranza della sosta selvaggia ci fa vivere nel caos e ogni anno ci spillano pure diversi centoni in multe. A Roma la situazione della sosta selvaggia è davvero pesante, tanto che uscire con un bambino in passeggino, o peggio ancora in sedia a rotelle è complicato e stressante.

Gli autovelox

Oltre alla sosta selvaggia le amministrazioni italiane hanno un altro giochino a disposizione per fare cassa. Gli autovelox. Anche questi utilizzati per fare soldi e non certo per la prevenzione e la sicurezza di pedoni e automobilisti.

Diario di Tenerife