Pensionati a Tenerife nel 2023: quello che c’è da sapere per trasferirsi

L’articolo “Addio Canarie: Pensionati in fuga dall’Italia, quali sono le nuove destinazioni” che abbiamo pubblicato la scorsa settimana ha suscitato notevole interesse, scatenando centinaia di commenti, tanto sulla nostra pagina Facebook quanto nei gruppi dedicati alle Canarie dove è stato postato. Torniamo sull’argomento per fornire maggiori informazioni e precisazioni.

Il contenuto è stato apprezzato in particolare da quei connazionali che vivono nell’arcipelago, o che comunque conoscono bene la realtà locale, e sono stufi di vedere contenuti che descrivono una realtà idilliaca non corrispondente alla attuale realtà. Talvolta infatti chi vende servizi a quanti si trasferiscono, tende ad esaltare gli aspetti positivi, esagerandoli, ed a nascondere quelli negativi. Di seguito riportiamo il commento all’articolo di Clay, moderatore del gruppo “ITALIANI NELLE CANARIE”, che con oltre 53mila iscritti è uno dei più grandi e seguiti.

Il post sul gruppo lo trovi QUI

Chi emigra perché non arriva a fine mese ora sceglie altre destinazioni

L’articolo non afferma che i pensionati italiani abbiano smesso “tout court” di trasferirsi alle Canarie, bensì che coloro che  abbandonano l’Italia per cercare un costo della vita inferiore, oggi si orientano sempre più spesso verso altre destinazioni divenute più convenienti, come Tunisia e Portogallo. E’ quanto emerge dalle statistiche ufficiali, che risultano attendibili, in quanto il pensionato che vive all’estero chiede di percepire la pensione laddove si trasferisce, e in questo modo viene censito. Diverso il caso delle altre categorie di expat,  che se non si iscrivono all’Aire, per lo stato italiano continuano a risultare residenti in Italia.

Mentre in passato – diciamo fino a cinque anni fa – chi si trasferiva a Tenerife beneficiava, rispetto all’Italia, di un costo della vita sensibilmente inferiore, attualmente questo aspetto si è ridotto notevolmente. Su diversi capitoli di spesa si risparmia ancora oggi, ma non in misura tale da giustificare un trasferimento internazionale.

La defiscalizzazione della pensione

Il pensionato italiano che trasferisce la propria pensione alle Canarie beneficia di trattenute più basse di quelle italiane, ma non quanto quelle proposte da Portogallo e Tunisia, che hanno previsto forti defiscalizzazioni con la precisa volontà  di attrarre i pensionati di altre nazioni europee. La tassazione in Spagna e alle Canarie è inferiore a quella italiana, ma non si tratta di agevolazioni concepite specificamente per attirare questo genere di espatriati.

Le agevolazioni sono previste per le aziende

Il governo delle Canarie ha istituito importanti agevolazioni non rivolte ai pensionati, ma alle aziende, che se aderiscono alla ZEC (Zona Especial Canaria) sono soggette ad una pressione fiscale bassissima. Per aderire alla ZEC una azienda deve soddisfare diversi requisiti e sottostare ad alcuni vincoli. Ma anche le aziende che non aderiscono a questo regime fiscale sono sottoposte ad una tassazione molto inferiore a quella italiana.

Affitti alle stelle, ma non solo

A fare aumentare il costo della vita alle Canarie ha contribuito in modo sostanziale l’aumento del costo degli affitti, che come evidenzia l’articolo precedente, nel giro di pochi anni sono raddoppiati. Ma ad essere aumentati sono anche altri capitoli di spesa, che per evitare di dilungarci troppo approfondiremo nell’ambito di altri articoli. (affronteremo la questione nelle prossime settimane: se ti interessa la questione iscriviti alla nostra pagina Facebook)

Concludendo: Tenerife e le altre isole Canarie attualmente non sono più indicate per chi in Italia stenta ad arrivare alla fine del mese, e cerca una realtà dove la vita costa meno. 

Trasferirsi alle Canarie? Si, ma per il clima e la migliore qualità della vita

Oggi giorno dunque il pensionato che si trasferisce alle Canarie effettuando una scelta consapevole e ben informata (senza farsi condizionare dai venditori di fumo) lo fa perché gli piace la vita che offrono le isole. Il clima primaverile che caratterizza anche il periodo invernalequando in Italia ed in Europa le temperature si avvicinano allo zero – è uno dei motivi più gettonati. Nei mesi “freddi” è possibile andare in spiaggia, fare piacevoli passeggiate lungomare e tutte quelle attività che in Italia sono possibili solo nel periodo che va da maggio a ottobre. I soldi che in Italia si in riscaldamento domestico, qui possono essere “investiti” in ristoranti, bar, vita sociale.

Ovviamente il clima e la vita sociale non sono gli unici buoni motivi per trasferirsi qui. Le motivazioni sono tante, e ognuno ha le sue, in base ai propri gusti e sensibilità, ed in base alla regione di origine. I ritmi di vita più rilassati, la maggiore sicurezza e l’assenza di barriere architettoniche di alcune zone sono altri aspetti che piacciono molto ai pensionati.

Le temperature invernali di Tenerife

Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, martedì 31 gennaio 2023 alle ore 16:00, a Los Cristianos ci sono 18 gradi (slide sopra) mentre per fare un paragone, a Bologna la temperatura risulta essere di 9 gradi (slide sotto). Durante la notte a Tenerife sud la temperatura minima non scenderà al di sotto dei 16 gradi, mentre a Bologna la colonnina di mercurio si avvicinerà  allo zero. 

Bar e locali all’aperto a Tenerife lavorano tutto l’anno, e questo consente una migliore vita sociale. I pensionati qui fanno amicizia e si radunano in luoghi pubblici in un clima di vacanza permanente. La qualità della vita risulta notevolmente migliore, rispetto a quelle realtà italiane dove in inverno la gente si rintana in casa ed in giro non c’è nessuno.

Diario di Tenerife