La protesta dei canari residenti in Spagna. I canari che risiedono fuori dall’Arcipelago, chiedono al governo di poter beneficiare degli sconti sulle tariffe aree e marittime per tornare a casa, anche quando non risiedono più alle Canarie.
Lo sconto per la continuità territoriale degli isolani
Come noto, tutti coloro che risiedono nelle Canarie, compresi gli stranieri, beneficiano del 50% di sconto sulla tariffa dei biglietti aerei o marittimi da e per gli altri territori della Spagna, un beneficio di godono anche coloro che vivono nelle isole Baleari (che comunque sono molto più vicine alla penisola delle Canarie) e nelle enclavi Ceuta e Melilla. Un istituto simile a quello previsto per gli “isolani” italiani, che godono di sconti per garantire la “continuità territoriale”.
Ma se un cittadino canario si trasferisce fuori dall’arcipelago, perde questo diritto. E tornare a fare visita alla famiglia, diventa una spesa insostenibile, sopratutto per le famiglie, spesso costrette a tornare nella terra natia solo raramente, e nei periodi di bassa stagione, quando i prezzi sono un po’ più bassi.
La protesta dei canari per chiedere l’estensione delle agevolazioni
Un mese fa, Fernando Cabrera, canario residente ad El Casar, piccolo centro a nord di Madrid, provincia di Guadalajara, facente parte della Comunidad autónoma de Castilla-La Mancha, ha lanciato una petizione, che ha superato, attualmente, le 14.700 adesioni, e continua a crescere di ora in ora, per chiedere al governo di consentire ai cittadini canari residenti in altre località della Spagna, di beneficiare dello “sconto residenti” anche quando non sono più residenti calle Canarie.
Di seguito riporto alcuni stralci, tradotti, della petizione:
“Io che sono padre di tre figli, per poter tornare nelle isole con la mia famiglia in date significative o per motivi familiari o personali, devo sborsare tra i 1.000 ed i 1.500 euro solo per l’aereo. Costi che una famiglia media non può sopportare”
L’autore fa evidenzia inoltre come rispetto agli altri cittadini spagnoli residenti in una provincia diversa da quella di origine, i canari siano svantaggiati, sia economicamente che logisticamente, e hanno a disposizione meno mezzi e opzioni, per tornare a casa, rispetto a chi, provenendo da altre provincie spagnole, può utilizzare la propria auto, oppure treni e bus.
“Anche i peninsulari residenti nelle Canarie hanno godono degli sconti, per poter tornare nella loro terra, ogni tanto. Mi rallegro per loro, per voglio lo stesso trattamento per noi: i canari residenti fuori dalle Canarie.”
“Di fatto, anche i cittadini degli altri paesi europei che risiedono in Spagna, isole comprese, spendono meno per viaggiare in qualunque paese europeo che per volare alle Canarie”
“Le isole Canarie non sono solamente una fantastica meta turistica, per molti sono le proprie radici. Chiediamo al Ministero che garantisca sconti anche per i canari che risiedono fuori dall’arcipelago, affinché si possa tornare alle nostre case senza dover sopportare un impatto economico terribile”.
Lo stesso problema degli italiani residenti alla Canarie
Anche se gli italiani residenti alle Canarie possono beneficiare dello “sconto residenti” (vedi il papel de viaje) per recarsi nelle altre isole dell’Arcipelago, o in qualsiasi altro territorio spagnolo, lo sconto ovviamente non è valido per tornare in Italia. E ultimamente, i prezzi dei collegamenti tra l’Italia e Tenerife sono notevolmente aumentati. Gli italiani pertanto, molti dei quali sono costretti a tornare in patria solo raramente, capiscono molto bene la situazione.
Solidarità italiana con i canari residenti in penisola
Noi che viviamo sulla nostra pelle la stessa situazione dei canari che vivono in penisola (quando ci siamo trasferiti qua, ne eravamo ben consapevoli) dovremmo esprimere la nostra solidarietà ai canari che vivono in penisola, supportando la petizione e specificando, al momento della firma della stessa, di essere italiani residenti nelle isole e porgendo la nostra solidarietà.
Canarie: arrivano stranieri, partono i giovani canari
Mentre ogni giorno sbarcano alle canarie cittadini provenienti da tutta l’Europa e da tutto il mondo, per stabilirsi a Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura o le altre isole dell’Arcipelago, è aumentato il numero dei giovani canari che si trasferiscono altrove, spesso in penisola, ma anche nel resto d’Europa o altrove nel mondo. Del fenomeno, ne parla anche il giovane rapper canario Pitu nelle sue canzoni.
Ai Canari residenti in penisola va la nostra comprensione e solidarietà.